Voyager ottiene l’approvazione per l’acquisto da parte di Binance da 1 miliardo di dollari

Sauro Arceri
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Fonte: REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazioni

Il lender di criptovalute Voyager Digital ha ricevuto martedì una prima approvazione da parte del tribunale circa la proposta di vendita delle sue attività a Binance.US per la cifra di 1 miliardo di dollari, e ha dichiarato che cercherà di accelerare la revisione da parte della sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Il giudice fallimentare Michael Wiles di New York ha permesso a Voyager di stipulare un accordo di acquisto di asset con Binance.US e di sollecitare i voti dei creditori sulla vendita, che diventerà definitiva solo in una prossima udienza.

L’avvocato di Voyager, Joshua Sussberg, durante l’udienza di martedì ha dichiarato che Voyager stava rispondendo alle preoccupazioni sollevate durante le vacanze dal comitato statunitense per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS), un organismo interagenzie che esamina gli investimenti stranieri nelle società statunitensi al fine di verificare e individuare potenziali rischi per la sicurezza nazionale. Inoltre ha aggiunto che Voyager intende affrontare tutti i problemi che potrebbero indurre il CFIUS a opporsi alla transazione.

“Ci stiamo coordinando con Binance e i suoi avvocati non solo per affrontare questa indagine, ma anche per presentare volontariamente una domanda per far avanzare il processo”, ha dichiarato Sussberg.

Il CFIUS ha dichiarato in un documento del 30 dicembre che la sua revisione “potrebbe influenzare la capacità delle parti di completare le transazioni, i tempi di completamento o i termini rilevanti”.

Sussberg ha a sua volta dichiarato che la transazione con Binance comprende un pagamento in contanti di 20 milioni di dollari e un accordo per trasferire i clienti di Voyager all’exchange di criptovalute di Binance.US. I clienti potranno quindi effettuare prelievi per la prima volta a partire da luglio. Secondo le stime di Voyager, la vendita consentirà ai clienti di recuperare il 51% del valore dei loro depositi al momento della dichiarazione di fallimento di Voyager.

Se il CFIUS dovesse bloccare la transazione, Voyager sarà costretta a rimborsare i clienti con le criptovalute che ha a disposizione e questo, ha dichiarato Sussberg, comporterebbe una diminuzione nell’ammontare dei rimborsi ai clienti di Voyager.

Washington ha utilizzato sempre più spesso la CFIUS per ostacolare gli investimenti cinesi negli Stati Uniti. La nota agenzia di exchange Binance è di proprietà di Changpeng Zhao, nato in Cina ma in possesso di cittadinanza canadese, e non ha una sede permanente. La società è stata oggetto di un’indagine per riciclaggio di denaro da parte dei procuratori statunitensi. Binance.US, con sede a Palo Alto, California, ha dichiarato che l’exchange statunitense è separato e “completamente indipendente” dalla piattaforma principale di Binance.

Oltre che dal CFIUS, la proposta di vendita di Voyager è stata osteggiata anche dalla Securities Exchange Commission statunitense e dalle autorità di regolamentazione dei titoli statali. Glenn ha permesso a Voyager di procedere nonostante queste obiezioni, affermando che le autorità di regolamentazione dei titoli potranno opporsi all’approvazione finale della vendita in futuro.

Voyager ha presentato istanza di fallimento a luglio, mesi dopo che il crollo delle principali criptovalute TerraUSD e Luna aveva provocato scosse in tutto il settore degli asset digitali.

Inizialmente Voyager aveva pianificato di vendere i suoi asset a FTX Trading, ma l’affare è imploso quando FTX è fallita a novembre, in mezzo a una frenesia di prelievi di clienti e accuse di frode che hanno portato all’arresto del fondatore Sam Bankman-Fried.

 

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