WazirX rilascia la sua Proof of Reserve. Il 20% dei suoi asset sono investiti in…

Massimo De Vincenti
| 2 min read
Fonte: Adobe/sdx15

L’exchange crypto indiano WazirX ha rilasciato la sua Proof of Reserve (PoR), condividendo gli indirizzi dei wallet e le disponibilità di asset digitali. Attualmente, Shiba Inu è la crypto con la percentuale più elevata sull’exchange, con oltre il 19% dei suoi asset costituiti dalla meme coin.

WazirX ha dichiarato, in un post sul suo blog, di aver rilasciato la sua verifica PoR nel tentativo di “favorire la piena trasparenza nell’ecosistema crypto indiano”. L’exchange ha utilizzato Coin Gabbar, una piattaforma di tracciamento di asset crypto di terze parti, per mostrare la sua Proof of Reserve.

L’analisi delle riserve dell’exchange da parte di Coin Gabbar mostra che oltre il 19% delle crypto di WazirX sono in Shiba Inu. La piattaforma possiede circa 6,09 trilioni di token SHIB, per un valore di oltre 54 milioni di dollari, al prezzo di 0,0000089 dollari. Al momento SHIB è scambiato a 0,0000088 dollari, in calo del 4% nell’ultimo giorno. 

Gli altri tre maggiori impieghi di WazirX sono Bitcoin, Ethereum e DogeCoin, ciascuno con una quota dell’8,32%, del 9,36% e dell’8,17%. L’exchange detiene in totale 301 crypto. 

Le riserve sono costituite anche dalla stablecoin Tether (USDT), nonostante WazirX abbia annunciato l’anno scorso che avrebbe cancellato diverse stablecoin importanti, tra cui Tether, e le avrebbe convertite in Binance USD (BUSD). 

La maggior parte dei fondi sono detenuti nei wallet di Binance

Intanto, circa 257,5 milioni di dollari del patrimonio totale degli utenti sono detenuti nei wallet di Binance, mentre 26,45 milioni di dollari sono custoditi in altri exchange. Rajagopal Menon, vicepresidente di WazirX, ha dichiarato:

“Rendendo disponibili al pubblico gli indirizzi dei nostri wallet, l’elenco degli exchange e il rapporto di Proof of Reserves, speriamo di fornire ai nostri utenti la fiducia e la sicurezza che meritano.”

WazirX ha sottolineato che il rapporto PoR rivela che non è solo il più grande exchange dell’India in termini di volume, ma anche per quanto riguarda le riserve.

L’anno scorso, il cofondatore di WazirX, Nischal Shetty,  e il CEO di Binance, Changpeng Zhao, conosciuto anche come CZ, hanno avuto un battibecco su Twitter riguardo a chi controllasse WazirX, dopo che le autorità di regolamentazione indiane avevano aperto un’indagine sull’exchange, a causa di sospette violazioni delle leggi sugli exchange. A quei tempi il Directorate of Enforcement (ED) indiano aveva anche congelato oltre 8 milioni di dollari di fondi di WazirX.

Diversi exchange hanno completato le loro verifiche PoR, come ad esempio Binance, Crypto.com, Kraken, Bitmex, Coinfloor, Gate.io, e HBTC, dato che dopo il crollo di FTX gli utenti avevano perso la fiducia per le piattaforme centralizzate. 

Tuttavia, molti analisti del settore crypto sostengono che la sola Proof of Reserve non sia sufficiente. Infatti, questa pratica non rivela il bilancio complessivo e le passività di una piattaforma, rendendo impossibile per gli utenti verificare la salute finanziaria di un’azienda.

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