WeMade ha perso la battaglia legale per difendere il suo token WEMIX

Tim Alper
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Fonte: Koshiro/Adobe

La società sudcoreana di sviluppatori di videogiochi WeMade ha perso la battaglia legale contro il maggiore gestore di exchange crypto nazionale che aveva deciso di rimuovere dai propri listini il suo token WEMIX.

WEMIX aveva ricevuto un “avviso di investimento” lo scorso ottobre da parte della Digital Asset Exchange Association (DAXA). DAXA è un gruppo che comprende i quattro maggiori exchange crypto del paese, e cioè Upbit, Bithumb, Coinone e Korbit. WeMade si era quindi rivolta a un ramo della Corte Civile di Seoul, ma la richiesta è stata respinta l’8 dicembre, come ha riportato la testata locale Yonhap.

WEMIX andamento del prezzo nelle 24 ore. Fonte: CoinMarketCap

Questo significa che gli exchange hanno il via libera per rimuovere il token dai listini e inizieranno a farlo alla fine del mese e terminando entro l’inizio di gennaio, secondo quanto prevede il piano.

La decisione ha determinato un calo del valore di WEMIX di circa il 50% su Upbit nella mattina dell’8 dicembre, ora locale. Per CoinGecko la perdita ammonta a circa il 75% nel corso delle 24 ore. Sempre CoinGecko mostra che in questo arco temporale su Upbit sono transati WEMIX per un valore di circa 189 milioni di dollari.

Il gruppo DAXA si è costituito l’indomani del crollo di Terra lo scorso maggio, dopo le accuse da parte delle forze politiche rivolte agli exchange, a loro dire colpevoli di non aver preso una decisione all’unisono al momento di delistare i token Terra Luna Classic (LUNC). WeMade aveva riposto grandi speranze su questo token che alimenta gran parte delle operazioni sui propri giochi su blockchain. Ma gli exchange hanno manifestato le proprie preoccupazioni riguardo il numero complessivo di token creati.

A gennaio, WeMade aveva dichiarato che il circolante sarebbe stato composto da 245.966.797 token entro la fine di ottobre di quest’anno. Tuttavia, il 25 ottobre i token WEMIX erano 318.421.502, cioè 72.454.705 coin erano state aggiunte alla fornitura complessiva. WeMade si era scusata avanzando come giustificazione un errore nel riportare i dati. Ma a quanto pare, DAXA non si è ritenuta soddisfatta e ha preso la decisione di rimuovere il token dai propri listini. Il quotidiano nazionale Yonhap ha evidenziato che, malgrado la presenza di WEMIX su altri listini stranieri come Gate.io, il 90% del trading del token WEMIX si svolge sugli exchange del gruppo DEXA.

Proteste in strada a Seoul contro la decisione di delistare WEMIX


La scelta di delistare il token ha provocato un moto di protesta che ha invaso le strade del paese. Un gruppo di manifestanti che si definisce Consiglio delle Vittime della Crisi di Wemix e composto dagli investitori di WEMIX, si è radunato di fronte alla sede principale di Upbit, nel distretto Gangnam della capitale all’inizio del mese.

Un portavoce ha dichiarato

“Gli investitori di WEMIX che hanno subito le enormi perdite dovute alla improvvisa decisione di delistare, stanno soffrendo pene peggiori della morte.”

Le proteste dei manifestanti che chiedono a DAXA di ritirare la decisione di delistare il token hanno attirato l’attenzione delle autorità competenti.

La testata locale ha citato le parole di Lee Bok-hyun, a capo del Servizio di Supervisione Finanziaria, che ha dichiarato:

“Sarà necessario verificare se DAXA abbia preso questa decisione in linea con gli standard procedurali interni ed esterni alla compagnia per valutarne la correttezza.”

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