Amazon non resta indietro sull’IA e chiude il round da 4 miliardi in Anthropic

Aniello Raul Barone
| 3 min read

Amazon partecipa ad Anthropic AI

In un annuncio pubblicato di recente, il colosso dell’e-commerce e della tecnologia Amazon, ha rivelato di aver portato a 4 miliardi di dollari il suo investimento nella startup di intelligenza artificiale (AI) rivale di ChatGPT, Anthropic, consolidando così la sua partecipazione di minoranza nella società.

La società fondata da Bezos aveva effettuato un investimento iniziale di 1,25 miliardi di dollari a settembre, adesso ha stanziato altri 2,75 miliardi di dollari di capitali nella società Anthropic.

Fondata nel 2021 da ex membri di OpenAI, Anthropic, con il proprio chatbot AI chiamato Claude, è emersa quasi subito come un notevole concorrente di ChatGPT. L’azienda ha recentemente presentato la sua versione più avanzata, Claude 3, che oltre alle sue capacità di chat è anche in grado di analizzare le immagini.

Il rivale di ChatGPT Anthropic sceglie AWS come fornitore di cloud


Nell’ambito dell’operazione di investimento, Amazon ha reso noto che Anthropic ha scelto Amazon Web Services (AWS) come principale fornitore di cloud per i carichi di lavoro critici, tra cui la ricerca sulla sicurezza e lo sviluppo dei modelli futuri.

La società Anthropic utilizzerà i chip AWS Trainium e Inferentia per costruire, addestrare e distribuire i suoi prossimi modelli. Il vicepresidente di Data and AI di AWS, Swami Sivasubramanian, ha dichiarato:

“Abbiamo un percorso importante con Anthropic: insieme abbiamo aiutato organizzazioni di tutte le dimensioni in tutto il mondo a implementare applicazioni avanzate di intelligenza artificiale generativa nelle loro organizzazioni”.

Ha definito l’intelligenza artificiale generativa come “la tecnologia più trasformativa del nostro tempo”.

Oltre agli ingenti investimenti nell’AI, Amazon ha recentemente lanciato il proprio assistente AI, Amazon Q, pensato soprattutto per le aziende.

Amazon Q offre funzionalità di chatbot, capacità di risolvere problemi, nella creazione di contenuti e altro ancora.

Sebbene ChatGPT stia attualmente dominando il settore dell’AI in termini di popolarità, l’investimento di Amazon in Anthropic non è l’unico e, tra i giganti tecnologici, anche altre aziende hanno messo gli occhi sulla promettente startup di IA.

Infatti, nell’ottobre dello scorso anno Google ha annunciato un investimento di 500 milioni di dollari in Anthropic, con l’intenzione di aumentarlo a 2 miliardi di dollari.

Tuttavia, come molti importanti sviluppatori di chatbot di intelligenza artificiale, Anthropic ha dovuto affrontare controversie legali riguardanti il copyright e la violazione dei dati.

A gennaio l’azienda ha dovuto affrontare una causa intentata dalla Universal Music Group (UMG). La nota multinazionale musicale olandese-americana ha accusato Anthropic di aver utilizzato, copiato e diffuso “illegalmente”, durante l’addestramento dell’intelligenza artificiale, opere del suo catalogo protette da copyright.

Tre grandi aziende di AI Blockchain si fondono


Nel frattempo tre società di blockchain AI, SingularityNET, Fetch.ai e Ocean Protocol, stanno pianificando una fusione dei loro token crittografici per creare una piattaforma di AI decentralizzata e promuovere la collaborazione tra le tre aziende.

Le società stanno valutando la creazione del token ASI, che avrebbe una capitalizzazione di mercato completamente diluita di circa 7,5 miliardi di dollari.

I piani di fusione sono soggetti all’approvazione delle rispettive comunità, ma un annuncio ufficiale potrebbe essere atteso già per mercoledì prossimo.

In base ai termini dell’accordo proposto, le tre grandi società manterrebbero separate le loro attività ma lavorerebbero insieme sotto la guida di una singola entità di nuova costituzione, chiamata Superintelligence Collective.

Non tutti sono ottimisti riguardo alle criptovalute legate all’AI


Da una recente ricerca condotta da uno dei principale exchange di criptovalute, Coinbase, è emerso che l’impennata del mercato dei token AI potrebbe essere guidata più dal clamore che circonda questa tecnologia che dalla sua effettiva utilità.

Il rapporto, infatti, suggerisce che il potenziale di valore di molti token AI potrebbe essere sopravvalutato a causa dell’attenzione prevalente sull’industria dell’AI e che questi token potrebbero non avere un motore di domanda sostenibile nel breve e medio termine.

 

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