Gli utenti non si fidano più di HTX: 258 milioni di dollari ritirati dall’exchange

Lucio Prosperi
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L’exchange di criptovalute HTX ha registrato un deflusso netto di 248 milioni di dollari da quando ha ripreso le operazioni, in seguito a una grave violazione della sicurezza nel mese di novembre 2023.

L’attacco hacker ha causato una perdita di crypto per un valore di oltre 30 milioni di dollari e ha portato HTX a interrompere temporaneamente prelievi e depositi.

Secondo i dati di DefiLlama, il consistente deflusso (ovvero che il totale delle uscite o dei prelievi di denaro da parte degli utenti è stato di $248 milioni in più rispetto alle entrate o ai depositi) è avvenuto tra il 25 novembre, giorno della ripartenza dell’exchange, e il 10 dicembre.

Questo sta a significare che diversi clienti, che avevano deciso di investire in criptovalute, non si sono sentiti tranquilli dopo l’incidente.

E tutto questo nonostante le rassicurazioni dell’advisor di HTX Justin Sun che è in atto un’indagine approfondita e l’impegno a ricompensare completamente le perdite, le preoccupazioni tra gli utenti persistono.

Che cos’è successo

L’exchange di criptovalute HTX e il protocollo blockchain Heco Chain sono stati vittime, nella giornata del 21 novembre 2023, di un attacco informatico che ha comportato il furto di token digitali per un valore di 97 milioni di dollari.

La società di sicurezza blockchain Cyver è stata la prima a segnalare questi trasferimenti sospetti, indicando che l’attacco è stato probabilmente il risultato di un furto di chiavi private. Questo avrebbe consentito agli hacker di accedere al collegamento tra Heco Chain ed Ethereum, agevolando il trasferimento di token tra le due piattaforme.

Ricordiamo che Heco Chain è stata creata da HTX, che ha continuato a svolgere un ruolo chiave nel suo mantenimento, sebbene le due società operino in modo completamente autonomo.

Questo incidente non è stato il primo subito da HTX, perché già nel mese di ottobre, un hacker aveva rubato 500 ether (del valore di circa 8 milioni di dollari) dall’exchange. Anche in quel caso la società aveva coperto tutte le perdite nei giorni successivi all’attacco.

Il 26 novembre, l’exchange ha rilasciato un comunicato nel quale confermava che i servizi erano stati ripristinati per alcune criptovalute tramite la blockchain ERC20, aggiungendo che molti altri servizi sarebbero ripresi a breve.

“Cari utenti di HTX, siamo lieti di annunciare che HTX ha ripreso i servizi di prelievo per alcune criptovalute tramite la blockchain ERC20, tra cui HOT, LINK, MANA, NEXO, PRO, LITH, FTT, LOOKS, SUSHI, FET, MATIC, SNX, MKR, AAVE, LINA…”

Poiché l’attacco ha scatenato grande preoccupazione, l’exchange ha sottolineato che le sue vaste riserve copriranno tutte le perdite e che continuerà a indagare e potenziare la sicurezza per evitare eventi simili in futuro.

“Dalla sua fondazione, HTX è rimasta fedele a una politica di riserve al 100%, garantendo la nostra capacità di soddisfare le esigenze di prelievo di tutti gli utenti”, si legge nel prosieguo del comunicato.

Justin Sun nell’occhio del ciclone


Nei giorni seguenti l’attacco degli hacker, l’advisor dell’exchange, Justin Sun, in una serie di post su X, ha rassicurato sul fatto che le principali criptovalute – tra cui BTC, ETH, TRX e USDT – fossero completamente funzionali sulla piattaforma, prevedendo il ripristino di tutte le altre entro i prossimi giorni.

“La maggior parte del lavoro è stata completata e miriamo a ripristinare gradualmente le valute rimanenti nei prossimi giorni, con l’obiettivo di terminare tutto il lavoro entro la prossima settimana.”

Figura chiave collegata a HTX, Sun è anche associato all’exchange Poloniex e a HECO Chain, entrambi vittime di attacchi nel mese di novembre, con un furto di circa 200 milioni di dollari in criptovalute.

Inoltre Sun è stato oggetto di attenzioni da parte del Governo degli Stati Uniti che l’ha accusato di frode nelle operazioni legate al lancio del token TRX della blockchain Tron (avvenuto nel 2017).

La Securities and Exchange Commission ha infatti presentato una causa legale a marzo 2023 accusando Sun e le sue società di manipolazione di mercato per gonfiare artificialmente l’attività di trading di TRX.

La situazione al momento


Un’analisi delle riserve di HTX, all’8 dicembre, mostra che il 33% circa è composto da Bitcoin e che il token $TRX rappresenta circa il 32%. La moneta di scambio di HTX, $HT, rappresenta circa il 14%, e un token sostenuto da Sun e chiamato stUSDT costituisce il 12% delle riserve.

La società di sicurezza BlockSec ha riferito che HTX ha recuperato con successo gli 8 milioni di dollari rubati a settembre. Ma che gli hacker mantengono ancora il controllo su 30 milioni di dollari presi nell’attacco di novembre.

HTX, precedentemente conosciuto come Huobi, si posiziona tra i primi 20 exchange di criptovalute al mondo, con un volume medio di trading di 1,6 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore, come riportato da CoinMarketCap.

Tuttavia, il recente deflusso evidenzia la crescente preoccupazione degli investitori in asset digitali alle questioni legate alla sicurezza, specialmente in seguito a collassi di exchange di alto profilo come quello che ha coinvolto la piattaforma FTX lo scorso anno.

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