Il nuovo rally di BTC inizierà solo se sarà capace di spezzare questi livelli di resistenza

Marcello Bonti
| 6 min read

Il prezzo di bitcoin si sta consolidando al di sotto dello strategico livello dei 23.000$. Tuttora registra un rialzo di quasi il 50% rispetto ai minimi del 21 novembre malgrado abbia perso l’1,5% nelle 24 ore andando a 22.600$.

Se la maggiore criptovaluta per capitalizzazione di mercato riuscirà a spezzare la resistenza tra 23.000$ e 25.000$, allora potrà anche sostenere la ripresa del trend rialzista. E c’è di più: potrebbe indicare anche la fine del mercato orso. Se e quando bitcoin riuscirà a lasciarsi alle spalle la resistenza tra i 23.000$ e i 25.000$, in automatico si farà strada verso i 30.000$.

C’è un però: 23.000$ è un’area di forte resistenza

Finora ci sono stati tre tentativi che BTC ha fallito cercando di lasciarsi alle spalle i 23.000$, tra luglio e agosto dello scorso anno (si vedano le annotazioni del grafico qui sotto).

Tentativi di superare la resistenza a 25.000$ - Fonte TradingView
Tentativi di BTC superare la resistenza a 25.000$ – Fonte TradingView

I tre tentativi andati a vuoto si conclusero poi con BTC che sprofondava a 20.000$ il 19 agosto.

Già altre volte, quindi, i tori si sono trovati di fronte a un passo troppo lungo per completare un assalto rapido ed efficace a questo importante livello di prezzo.

Bitcoin scalda i motori per tentare di nuovo la risalita

Va detto però che se BTC riuscirà a mantenere il più a lungo possibile questi livelli di prezzo, maggiori saranno le opportunità per i venditori di incassare e così riaccendere le speranze per un futuro rialzo. Insomma, Bitcoin sta scaldando i motori per tentare di nuovo la risalita.

Se ci concentriamo sul grafico a 1 ora, è evidente il contrasto tra gli angoli di salita e discesa del canale ascendente verde e dell’attuale canale discendente rosso.

Grafico a 1 ora BTC/USD - Fonte TradingView
Grafico a 1 ora BTC/USD – Fonte TradingView

Il primo canale si è formato sulla scia di un movimento quasi parabolico che, per definizione, a un certo punto diventa insostenibile. Niente cresce per sempre.

Al contrario, l’attuale leggero ritracciamento ha dato spazio ai venditori, una finestra che potrebbe terminare presto e che apre la strada al prossimo rialzo.

L’andamento della media mobile esponenziale (EMA) e la nuvola di Ichimoku sul grafico a 4 ore mostrano entrambi che Bitcoin sta cercando di costruire un supporto sull’attuale livello dei prezzi ma potrebbe trovare qualche ostacolo nel frattempo.

Per comprendere meglio l’andamento dell’EMA bisogna considerare che si estende dalla media mobile a 20 e 55 giorni, cioè da MA20 (giallo) a MA55 (marrone).

Forse la cosa più importante è che le candele nel frame di un’ora mostrano che il prezzo è sceso al di sotto dell’area dell’EMA e sta tagliando la nuvola di Ichimoku, il che al momento è un chiaro segnale ribassista.

Un eccesso di prudenza consiglia di valutare la possibilità di un ritracciamento a 21.000$ prima di un nuovo tentativo di superare i 23.000$.

L’influenza dei dati su consumi e inflazione USA sul prezzo di Bitcoin

Non c’è solo l’analisi tecnica, da settimane, meglio dire mesi, gli eventi macroeconomici influenzano direttamente l’andamento dei prezzi di BTC. In questo momento l’andamento dei prezzi è appeso al filo del destino dei dati economici USA, con in testa le prospettive di inflazione e recessione.

I dati sulla crescita del PIL statunitense saranno diffusi domani, giovedì 26, e saranno presi in considerazione per che direzione prenderà l’economia statunitense a breve.

Venerdì 27 verranno pubblicati i dati sull’inflazione sui quali la Fed, da sempre, fa maggiore affidamento, cioè la spesa per i consumi personali (PCE). A stretto giro verranno pubblicati anche altri dati molto attesi, cioè l’indice di fiducia dei consumatori del Michigan.

I dati dell’indice PCE saranno sotto la lente degli operatori crypto e non solo, infatti saranno in grado di confermare, o ribaltare, quanto emerso dai dati sulle vendite al dettaglio della scorsa settimana, ovvero che i consumatori stanno rinviando le decisioni di spesa più importanti e in generale tirano la cinghia.

I primi dati del Personal Consumption Expenditure avranno quindi il compito di convalidare le precedenti indicazioni offerte dai dati relativi ai prezzi al consumo e la conseguente diminuzione dell’inflazione USA.

Qual è la relazione tra prezzo di BTC e inflazione negli USA?

Tutti i dati a cui abbiamo accennato influenzano direttamente le scelte di politica monetaria da parte della Fed, la Banca Centrale USA.

E se davvero l’economia USA è in frenata, chiunque possieda asset di rischio come le crypto può iniziare a fregarsi le mani. C’è però un’altra faccia della medaglia: un calo dei consumi potrebbe essere associato a una profonda recessione. E in questo caso, miei cari, c’è ben poco da gioire.

Se aziende forti come Amazon e Microsoft licenziano migliaia di lavoratori, non è certo un buon segnale per il resto dell’economia. C’è chi potrebbe credere che questi licenziamenti siano il risultato di una campagna di assunzioni poco oculata durante la pandemia, ma pare più una scusa campata in aria.

Prima di fasciarci la testa, però, è bene considerare che i dati sull’economia USA in questo momento sono contrastanti e non è facile stabilire se stia andando verso una recessione. Da un lato, il settore manifatturiero e le vendite di immobili sono in piena contrazione, ma d’altra parte, cresce l’occupazione nelle fabbriche e nel settore edilizio. C’è da aspettare: bisognerà comprendere se questa discrepanza dipende da un ritardo nell’allineamento tra i settori produttivi.

Rimane un fatto: un indebolimento dell’economia, purché rimanga minimo, potrebbe dare nuova speranza ai tori sul mercato crypto. Un’economia indebolita porterebbe la Fed a rallentare la corsa dei rialzi aggressivi dei tassi di interesse. L’equilibrio è fragile, ma potrebbe dare l’impulso necessario a bitcoin per oltrepassare la barriera dei 23.000$ e puntare oltre il livello critico dei 25.000$ che abbiamo individuato prima.

Bitcoin potrebbe finalmente smarcarsi dall’andamento dei titoli azionari

Un altro importante risvolto della storia è il parziale e provvisorio smarcamento di Bitcoin dall’andamento dello S&P 500. Per buona parte, il rally di Bitcoin è stato svincolato dall’andamento dei titoli di Borsa come si vede nel grafico di sotto.

Per rappresentare l’andamento dello S&P 500 ci siamo serviti dell’andamento dell’ETF SPDR S&P 500 (SPY) collegato direttamente ma che rappresenta il modo più economico e liquido per ottenere un’esposizione all’indice.

Indici a confronto - Fonte TradingView
Indici a confronto – Fonte TradingView

Nel grafico abbiamo incluso a confronto anche l’oro (XAUUSD), l’indice del dollaro (DXY), che misura il valore del dollaro rispetto a un paniere composto dalle valute più scambiate.

C’è di più. Se bitcoin si dovesse rivelare un indicatore in grado di prevedere la tendenza a breve termine, allora anche da S&P 500 e Nasdaq ci si potrebbe aspettare un incremento importante.

Se davvero le cose stessero così, allora le premesse non lascerebbero dubbi sul potenziale rialzista del 2023 e dei vantaggi che a cascata deriverebbero per BTC e mercato crypto in generale.

Il 2024 sarà l’anno dell’halving, esultate tori

E per finire, allargando lo spettro a più lungo termine, e tenendo conto degli effetti delle attuali strategie di accumulo da parte di istituzioni e investitori retail, non dimentichiamo che il prossimo appuntamento con l’halving di bitcoin è previsto per marzo 2024.

Manca poco più di un anno all’evento fondamentale che non ha mai perso occasione di fare da catalizzatore positivo per il BTC.

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Prima di fare scorta di bitcoin, considera alcune alternative per arricchire il wallet

Un certo livello di esposizione a bitcoin non dovrebbe mancare nei portafogli di investimento crypto. L’attuale prezzo d’ingresso su BTC potrebbe non essere l’ideale per tutti, per questo vale la pena dare un’occhiata ad alcuni progetti crypto a bassa capitalizzazione e ad alto potenziale.

Ecco le 15 principali criptovalute per il 2023, analizzate dal team di CryptoNews Industry Talk.

L’elenco viene aggiornato ogni settimana con nuove altcoin e progetti in fase di ICO.

Disclaimer: La sezione Industry Talk presenta approfondimenti di operatori del settore crittografico e non fa parte dei contenuti editoriali di Cryptonews.com.

 

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