MiCA: c’è un problema con le stable coin!

Massimo De Vincenti
| 2 min read

La nuova legge dell’Unione Europea sui mercati degli asset crittografici (MiCA) ha suscitato lodi e preoccupazioni nel settore delle criptovalute.

Sebbene sia stata accolta come un quadro normativo innovativo per le criptovalute cresce la preoccupazione per un aspetto particolare: l’imposizione di un tetto massimo di transazioni giornaliere per le stable coin.

Fissato a 200 milioni di euro (219 milioni di dollari), questo limite ha scatenato discussioni e richieste di revisione della normativa  per evitare il  soffocamento dell’utilizzo delle stablecoin.

In un’intervista a Cointelegraph, l’avvocato Chander Agnihotri e la socia Rachel Cropper-Mawer dello studio legale globale Clyde and Co, hanno espresso il loro punto di vista sulla questione.

Secondo i due avvocati l’utilizzo di stablecoin per importi importanti potrebbe incontrare ostacoli e hanno suggerito alle autorità di regolamentazione di riconsiderare i limiti giornalieri associati a questi asset digitali.

Come rivedere la supervisione delle stablecoin


Le stablecoin sono state introdotte per mitigare la volatilità dei prezzi delle criptovalute. Il loro scopo è quello di rispecchiare il valore delle valute fiat e in particolare del dollaro statunitense.

Tuttavia, alcuni recenti incidenti, come il crollo di TerraUSD (UST) nel maggio 2022, e il temporaneo de-pegging di USDC in seguito al crollo della Silicon Valley Bank all’inizio del 2023, hanno spostato i riflettori sulla regolamentazione sulle stablecoin “private”.

Questi incidenti hanno evidenziato la necessità di una sorveglianza e di un controllo più severi per garantire la stabilità e proteggere gli investitori.

“A causa dei loro legami più forti con il sistema finanziario tradizionale – attraverso l’uso di riserve – le autorità di regolamentazione sono preoccupate del possibile impatto che potrebbe avere il fallimento di una stablecoin più grande”.

Alla luce di queste preoccupazioni, Agnihotri e Cropper-Mawer suggeriscono alle autorità di regolamentazione di rivalutare il quadro normativo che le circonda.

Ritengono che rivedere i limiti giornalieri imposti a questi asset digitali potrebbe essere un passo avanti per promuovere un ecosistema di stablecoin più sicuro e resiliente.

Approfondimenti sui regolamenti delle Stablecoin: Cap, limiti e implicazioni future


Secondo Cropper-Mawer, il tetto di 200 milioni di euro non equivale a un divieto. Se la soglia viene superata, gli emittenti devono interrompere le attività di emissione e collaborare con le autorità di regolamentazione per far rientrare le transazioni nel limite massimo.

Sebbene le stablecoin private stiano guadagnando popolarità, si prevede che alcune stablecoin più grandi dovranno affrontare limitazioni, ma Cropper-Mawer ritiene che i legislatori rivedranno presto la questione.

Considerando il potenziale effetto frenante sull’uso delle stablecoin dovuto alle attuali normative  è ragionevole aspettarsi che le valute digitali delle banche centrali (CBDC) possano registrare una crescita accelerata.

Tuttavia, Cropper-Mawer riconosce che i legislatori del MiCA sono consapevoli dei potenziali impatti negativi di queste normative, in particolare rispetto ad altre giurisdizioni in cui l’uso delle stablecoin è meno limitato.

Nonostante le critiche ricevute, Agnihotri afferma che la maggior parte dei feedback sul MiCA sono stati positivi.

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