La SEC se la prende anche con la nuova stablecoin di Ripple (XRP)

Christian Boscolo
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Non c’è pace per Ripple, una delle criptovalute storiche, da tempo in causa con la SEC, l’ente statunitense che controlla il mercato azionario (l’equivalente della nostra Consob), che accusa la società di aver venduto titoli non registrati (ovvero la criptovaluta Ripple, che la SEC paragona a un titolo azionario, ndr) sul mercato.

La querelle va avanti da diversi anni e interessa non solo Ripple ma anche la maggior parte delle altcoin, che la SEC considera al pari di titoli azionari.

Al momento solo Bitcoin è escluso (la SEC lo ritiene una commodities, ovvero una materia prima al pari dell’oro, ndr) e ci sono incertezze perfino per Ethereum.

Secondo le ultime notizie che arrivano dagli USA, La Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense avrebbe preso di mira anche la nuova stablecoin proposta da Ripple.

In una comunicazione del  7 maggio, la SEC ha descritto il token in arrivo da Ripple come un “asset crittografico non registrato“.

In realtà, l’autorità di regolamentazione non ha menzionato esplicitamente la “stablecoin” ma ha fatto riferimento al comunicato stampa di Ripple del 4 aprile, che annunciava l’emissione di un asset digitale con valore nominale in dollari.

Ripple ha rivelato l’intenzione di emettere una stablecoin in aprile, ma da allora non ha fornito ulteriori dettagli sul token. Ecco il testo del comunicato:

Il mercato delle stablecoin è in piena espansione – circa 150 miliardi di dollari oggi, e si prevede che supererà i 2,8 miliardi di dollari entro il 2028. C’è una chiara domanda di fiducia, stabilità e utilità. Ecco perché nel corso dell’anno lanceremo una stablecoin peggata 1:1 all’USD sul Ledger XRP e su Ethereum.

Secondo i documenti questa proposta di stablecoin è un’ulteriore prova che Ripple continuerà a svolgere attività non regolamentate se non verrà concessa un’ingiunzione permanente.

Ripple prevede di emettere una nuova criptovaluta non registrata. Si veda il comunicato stampa del 4 aprile 2024 (Es. 1). E la Corte ha già stabilito che le vendite istituzionali ODL di Ripple fino al 2020 violano la legge.- Commissione per i Titoli e gli Scambi (SEC)

Le vendite di XRP nel mirino della SEC

La SEC ha insistito sul fatto che l’attività principale di Ripple è stata la vendita non registrata di XRP, e continuerà a farlo se non verrà concessa un’ingiunzione.

L’attività in corso di Ripple la pone in una posizione in cui “si possono prevedere violazioni. (…) L’attività principale di Ripple continua a essere, come dal 2013, la vendita non registrata di XRP. – Commissione per i Titoli e gli Scambi (SEC)

Secondo l’analisi di Finbold, che monitora e riporta le vendite mensili dell’azienda, queste seguono uno schema preciso e sono dati pubblicamente disponibili.

Ripple sblocca 1 miliardo di XRP dai depositi sotto il suo controllo il primo giorno di ogni mese. Successivamente, la tesoreria mette da parte circa il 20% dell’importo sbloccato per le vendite mensili in momenti strategici.

La SEC ha proposto una multa da 2 miliardi di dollari

La SEC ha anche insistito affinché la Corte imponga una pesante sanzione a Ripple per scoraggiare la società e altri imitatori. L’autorità di regolamentazione ha comminato a Ripple una multa di quasi 2 miliardi di dollari, ma la società sostiene che la Corte dovrebbe respingere questa richiesta, proponendo una sanzione civile non superiore ai 10 milioni di dollari.

Il responsabile legale di Ripple, Stuart Alderoty, ha criticato la richiesta della SEC definendola priva di fondamento, affermando che si tratta di un altro esempio di mancata applicazione della legge da parte dell’autorità di regolamentazione.

Alderoty ha anche sottolineato la mancanza di rispetto da parte della SEC per i quadri normativi sulle criptovalute in altre giurisdizioni, dove XRP non ha nessun tipo di problema.

La risposta dell’avvocato della SEC è stata però altrettanto sagace:

Sarebbe come dire che un ristorante di New York deve ottenere una licenza per i liquori perché ha già ottenuto una licenza di pesca in California: assurdo“.

Analisi del prezzo di XRP

nel momento in cui scriviamo, XRP è scambiato a 0,5166 dollari per token, in calo del 2,76% nelle ultime 24 ore secondo il grafico di CoinMarketCap.

Insomma, gli investitori di XRP e i sostenitori di Ripple attendevano con ansia la nuova stablecoin, che ora potrebbe essere rinviata visti gli attuali sviluppi.

Del resto quella tra la SEC e Ripple è una battaglia storica, anche perché Ripple è considerata una crypto poco decentralizzata e con obiettivi spiccatamente aziendali.

Al momento la battaglia legale, non solo quella per la nuova stable coin, è tuttora in atto. Se volessimo dare un punteggio alla vicenda, siamo nel bel mezzo di un pareggio.

Alla vittoria parziale di Ripple, quando il giudice aveva decretato che solo le vendite sul mercato primario (ovvero in prevendita o ICO) sarebbero da considerare fuorilegge, e non quelle sul mercato secondario (ovvero sugli exchange, che infatti hanno mantenuto XRP nei loro listini), un secondo giudice ha rimesso tutto in discussione, segnando un punto per la SEC.

Insomma, la palla è di nuovo al centro, non rimane che aspettare di vedere cosa  succederà nei prossimi mesi.

 

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