Per il CEO Hoskinson i Capitali di Rischio Confluiranno su Cardano Entro il 2024

Sead Fadilpašić
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Charles Hoskinson. Fonte screenshot: Messari su YouTube

Charles Hoskinson, cofondatore di Ethereum (ETH) e cofondatore di Cardano (ADA), sostiene che i capitali di rischio arriveranno “naturalmente” una volta che le app decentralizzate (dApp) raggiungeranno quotazioni da milioni di dollari. 

Nel corso della conferenza Mainnet 2022 a New York, durante un’intervista moderata da Ryan Selkis, cofondatore e CEO di Messari, Hoskinson di fatto ha spiegato che ‘se le realizzi, arriveranno’.

Ha dichiarato che “i capitali di rischio arriveranno a Cardano e che si lasceranno coinvolgere in maniera naturale, dato che è nella loro natura essere avid” e che lo fanno nell’interesse dei loro azionisti, che si tratti di compagnie o singoli individui che investono il proprio denaro.”  

“Quindi li vedrai coinvolti una volta che gran parte delle dApp su Cardano avranno raggiunto quotazioni multimiliardarie. In quel momento ci sarà qualcosa su cui investire, qualcosa a cui restare agganciati. Probabilmente nel 2023, 2024.”

Il CEO ha inoltre evidenziato che Cardano ha il proprio ecosistema interno di venture capital, Catalyst, con un valore di 500 milioni di dollari in ADA e genera circa 60/70 milioni di dollari l’anno.

Quindi gli è stato chiesto se ritiene che i fondi d’investimento stiano ignorando l’ecosistema Cardano. Hoskinson ha risposto che “alcuni lo fanno, altri no” ma che questo dipende dalla posizione e dal tipo di compagnia. 

Tuttavia, Hoskinson sostiene che una le principali ragioni del disinteresse sia:

“Perché non abbiamo creato nessuna Ponzinomic per loro. Siamo onesti. Quello che attira la maggior parte dei VC (Venture Capitalist) è: la liquidità.”

Ha quindi spiegato che quello che interessa i venture capitalist è ottenere profitti nel breve periodo che si possono ottenere solo con distribuzioni non eque di token, in cui i primissimi investitori guadagnano sulle spalle degli amatori che finiscono col perdere tanti soldi dopo l’inevitabile crollo dei prezzi.

Il CEO di Cardano ha detto inoltre che per alcuni progetti Layer-1 la ridistribuzione interna di token spesso è superiore al 50%. Per quanto riguarda Cardano, c’è stata una distribuzione equa dei token “perciò non c’era nessuna distribuzione interna da rivendere”.

Di conseguenza, secondo il CEO, il vero problema del settore è il sistema di “quotazione anomalo ed esternalizzato”. Alcuni fondi d’investimento “solo perché gli piace il fondatore, attribuiscono valutazioni da miliardi di dollari” malgrado la stima pre-money ne valga molti meno. 

Questo non è sostenibile, ha detto, perché rende indispensabile una regolamentazione e in definitiva non è sostenibile. “Finirà per essere vietato”, ha concluso Hoskinson:

“Gli unici ecosistemi che potranno sopravvivere saranno quelli che hanno lavorato duro per creare valore, che hanno impiegato tempo per creare cose, costruire community e apportare un reale valore.”  

Tra questi progetti, secondo il CEO, ci sono Bitcoin ed Ethereum.

Cardano è riuscito a completare il tanto atteso hard fork Vasil. Questo significa che il network godrà di maggiore funzionalità, scalabilità e velocità.

Oggi, giovedì mattina, ADA è l’ottava crypto per capitalizzazione di mercato ed è scambiata a 0,432$. Piuttosto stabile nelle ultime 24 ore e con una perdita del 5,5% in una settimana.

Puoi vedere l’intervista completa a Hoskinson qui: