La Banca centrale turca effettua le prime transazioni con la lira digitale: altri Paesi seguiranno l’esempio?

Sead Fadilpašić
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Turchia
Fonte: AdobeStock / doganmesut

La Banca centrale della Repubblica di Turchia (CBRT) ha completato la prima sperimentazione della sua moneta digitale (CBDC), ovvero la Lira turca digitale. 

Il 29 dicembre la banca ha rilasciato un comunicato stampa in cui afferma:

“Nella prima fase di studi del Progetto Lira Turca Digitale, condotta sotto la guida della CBRT, sono state eseguite con successo le prime transazioni di pagamento sulla Rete della Lira Turca Digitale”. 

La Turchia non è l’unico Paese che sta cercando di lanciare la sua CBDC, infatti sempre più Paesi stanno puntando ad entrare nel settore della fiat digitale. La Cina, ad esempio, sembra essere in prima linea, e di recente ha aggiunto alcune città al suo progetto pilota sullo yuan digitale. Inoltre, Hong Kong e la Cina continentale stanno per lanciare il primo progetto pilota transfrontaliero dello yuan digitale.

Inoltre, a fine novembre, la Banca nazionale dell’Ucraina (NBU) ha presentato una bozza del concept per la sua CBDC, la hryvnia digitale o e-hryvnia. In quell’occasione la banca centrale indiana ha dichiarato che avrebbe intrapreso il primo progetto pilota per la valuta digitale il 1° dicembre, con la partecipazione di quattro banche locali e quattro grandi città. Inoltre, la banca centrale giapponese potrebbe iniziare a sperimentare lo yen digitale già nella primavera del 2023 e, secondo quanto riferito, avvierà una sperimentazione che coinvolgerà “consumatori e aziende del settore privato”. 

Detto questo, è probabile che altri Paesi entreranno presto a far parte del settore delle CBDC. 

Il 2023 sarà un anno importante per la Lira turca digitale

Il comunicato stampa suggerisce che ci saranno molti altri sviluppi per il progetto della CBDC durante il prossimo anno.

In primo luogo, la sperimentazione della moneta digitale continuerà per tutto il 2023. In particolare, la banca continuerà a condurre test pilota limitati e a circuito chiuso con gli stakeholder tecnologici nel primo trimestre del 2023.  In seguito condividerà i risultati ottenuti con il pubblico tramite “un rapporto di valutazione completo”.

Inoltre, si legge nel comunicato stampa: 

“La CBRT amplierà la piattaforma per rendere possibile la realizzazione con la Lira turca digitale in modo da coinvolgere banche e società di tecnologia finanziaria selezionate, e svelerà le fasi avanzate dello studio pilota che consentiranno di estendere ulteriormente la partecipazione.” 

Inoltre prevede di continuare a eseguire dei test, tra cui l’utilizzo di tecnologie “distributed ledger” nei sistemi di pagamento e l’integrazione di queste tecnologie con i sistemi di pagamento istantaneo.

Infine, nel comunicato si legge che sono stati condotti studi sugli aspetti legali di questa CBDC che dimostrano che “l’identificazione digitale” è fondamentale per il progetto.

“Gli studi sul quadro economico e legale della Lira Turca Digitale e sui suoi requisiti tecnologici saranno prioritari per tutto il 2023”.

Nel frattempo, come riferito, l’inflazione ha devastato l’economia turca. Secondo i dati ufficiali pubblicati a settembre, l’inflazione su base annua in Turchia si attesta all’80%, mentre secondo misure non ufficiali l’inflazione reale ha superato il 140% già ad aprile. Secondo quanto riferito da Reuters, l’inflazione ha raggiunto un picco dell’85,5%, un massimo in 24 anni, in ottobre, mentre si prevede che l’inflazione annuale del Paese scenderà bruscamente al 66,8% in dicembre a causa di un effetto favorevole, ma diminuirà solo al 43,2% entro la fine del 2023. 

Detto questo, molti cittadini turchi hanno trovato nelle crypto un modo per ridurre l’impatto dell’inflazione. Inoltre, la Turchia, secondo un rapporto di Coingecko, è uno dei 10 Paesi più colpiti dal crollo dell’exchange FTX, collocandosi al sesto posto.

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