Bitcoin: è finita l’era della speculazione. Ecco il nuovo futuro della più importante criptovaluta

Lucio Prosperi
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Sin dalla sua creazione nel 2009, Bitcoin ha introdotto una sorta di rivoluzione nel settore finanziario. Come precursore delle valute digitali decentralizzate, la criptovaluta ideata da Satoshi Nakamoto si è principalmente nutrita di speculazione per poter sopravvivere nel tempo.

Nel corso degli anni e con i vari cambiamenti che il mercato delle criptovalute ha subito, Bitcoin ha proseguito nel suo percorso di maturazione e adesso non è più solo “un altro asset speculativo” ma sta iniziando a essere “preso sul serio”, proprio come l’oro.

Ma cosa comporta questa evoluzione per la principale criptovaluta?

Si profila una nuova era per Bitcoin


Bitcoin non è più ambito dai geek o da alcuni investitori amanti del rischio. Anzi, la criptovaluta ha conquistato un pubblico molto più ampio e serio.

Negli ultimi 5 anni, anche diversi Paesi e istituzioni si sono interessati all’asset. Nel 2021, per esempio, El Salvador ha deciso di adottarlo come sua moneta legale. E, più di recente, il Liechtenstein lo hanno integrato come mezzo di pagamento per servizi amministrativi.

Le grandi società del settore finanziario tradizionale stanno “abbracciando” il mercato di Bitcoin, al punto da essere diventato il nono asset più capitalizzato al mondo, dopo l’argento.

Questa crescente adozione della criptovaluta la rende più sensibile ai diversi fattori macroeconomici. In altre parole, le tensioni geopolitiche, le politiche fiscali e i tassi di interesse hanno un impatto significativo sui movimenti del valore di Bitcoin.

Per esempio, all’inizio dell’escalation delle tensioni politiche in Medio Oriente lo scorso 13 aprile, il prezzo della criptovaluta ha fluttuato e, attualmente, registra una diminuzione dell’8% in una settimana. Allo stesso tempo, questo riconoscimento globale potrebbe limitare la sua volatilità.

In questa sua nuova era, dunque, Bitcoin è integrato in un ecosistema finanziario pieno di opportunità e sfide che ne influenzeranno il percorso.

Halving del 2024: una svolta per l’offerta e la domanda di BTC?


Bitcoin ha completato con successo il suo quarto halving. Si tratta di un evento programmato nel suo software durante il quale la ricompensa assegnata ai miner viene dimezzata. Si verifica ogni 4 anni od ogni 210.000 blocchi.

Serve principalmente a ridurre l’inflazione, limitando la sua offerta sul mercato. Precedentemente, la ricompensa assegnata ai miner era di 6,25 BTC. Ora è stata ridotta a 3,125 BTC.

I precedenti halving hanno sempre innescato una bull run spingendo BTC verso nuovi massimi nei mesi successivi. Con l’offerta ora ridotta sul mercato, infatti, la domanda aumenta e favorisce l’incremento dei prezzi. Va però tenuto in debita considerazione che l’impatto dell’halving non è immediato e dipende anche da alcuni elementi macroeconomici.

Per il 2024, sono state fatte diverse previsioni sul prezzo della criptovaluta, con molti esperti che ritengono che possa superare i $100.000. La situazione però appare diversa rispetto al passato, visto che già prima dell’attuale halving, BTC aveva superato il suo massimo storico del 2021, in virtù della crescente domanda da parte degli ETF Spot.

Secondo un recente rapporto di ByBit, se la domanda dei suoi prodotti finanziari rimane costante, dopo questo halving, l’approvvigionamento di BTC sugli exchange potrebbe esaurirsi nei prossimi 9 mesi!

In linea di principio, un’enorme pressione d’acquisto si concentra sul Bitcoin dopo l’halving. Tuttavia, con BTC che viene sempre più adottato, l’impatto dell’halving potrebbe diventare più prevedibile nel tempo.

Secondo gli analisti di JP Morgan, per esempio, la criptovaluta si trova attualmente in uno stato di ipercomprato e potrebbe diminuire nonostante l’halving. Quindi, poiché Bitcoin inizia a dipendere da diversi fattori economici, le passate performance esponenziali tanto attese potrebbero non verificarsi.

Bitcoin: da investimento rischioso a valore rifugio?


È innegabile che l’adozione degli ETF Spot su Bitcoin negli Stati Uniti sia stato uno dei fattori che ha favorito la maturazione di BTC. Questi prodotti, infatti, hanno aperto la porta a nuovi investitori informati che desiderano approfittare della volatilità e della potenziale crescita della criptovaluta, rimanendo all’interno di un contesto regolamentato.

L’impatto di questa nuova ondata di investitori è significativo. Porta una forma di stabilità al mercato, poiché quelli tramite ETF sono generalmente considerati investimenti a lungo termine.

In aggiunta, gli investitori istituzionali sono noti per condurre un’analisi dettagliata di un asset prima di includerlo nel proprio portafoglio. Questo comportamento rappresenta un segno di fiducia per la maggioranza dei loro clienti che sono interessati alle criptovalute.

Così gli ETF Spot su Bitcoin creano ora due tipi di investitori. I primi lo vedono come un asset ad alto rischio e altamente speculativo, mentre i secondi lo vedono come una riserva di valore simile all’oro digitale che può aiutare a proteggersi da alcune incertezze a livello macroeconomico.

Che cosa implica tutto questo per gli investitori?


Con tutti questi cambiamenti in atto, gli investitori devono rivedere le loro strategie di posizionamento sul mercato delle criptovalute.

Dato che il mercato di Bitcoin è in costante evoluzione, i modelli dei cicli passati potrebbero non ripetersi. Pertanto, le previsioni molto ottimistiche di alcuni esperti non devono essere considerate come un indicatore di un futuro esplosivo.

Certamente, la moneta continua a essere adottata ma ora, con la presenza degli istituzionali, le grandi fluttuazioni diventeranno gradualmente meno frequenti. Una situazione che potrebbe penalizzare coloro che sono interessati solo alla speculazione.

Questi investitori si rivolgeranno sempre più alle altcoin, come per esempio il token di 99Bitcoins ($99BTC), un progetto blockchain incentrato sul concetto di impara-per-guadagnare.

Essendo attualmente in fase di prevendita e offrendo sia utilità sia un meccanismo di staking, il suo inserimento sugli exchange potrebbe rivelarsi esplosivo a breve termine. Per la gioia di chi è in cerca di rendimenti immediati.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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