Apple ci rinuncia? Il lancio delle auto elettriche posticipato al 2028

Laura Di Maria
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L’epopea di Apple nel mondo dell’automotive potrebbe essere arrivata a un punto morto. Questo è quanto emerge dall’analisi delle ultime dichiarazioni del colosso di Cupertino raccolte da Bloomberg.

Si vocifera dell’ingresso della mela morsicata nel comparto automobilistico dal 2015 e c’era chi allora era convinto che sarebbero bastati quattro anni per lanciare sul mercato il primo veicolo a guida totalmente autonoma.

Da allora sono successe molte cose, non tutte sono andate per il verso giusto e il consiglio di amministrazione ha dovuto ridimensionare le aspettative. Oggi si parla di un possibile lancio della prima auto elettrica a marchio Apple nel 2028. Non più a giuda completamente autonoma, ma di livello 2+ ovvero con un grado di assistenza migliorato.

Titan e T172 potrebbero raggiungere le strade USA nel 2028


Il progetto di un’auto senza pedali né volante è in cantiere da tempo ma ha subito continui slittamenti e ritardi. Ora, secondo le indiscrezioni raccolte da Bloomberg, il consiglio di amministrazione potrebbe trovarsi di fronte a un aut aut: lanciare il primo EV a marchio Apple nel 2028 oppure dichiarare la sconfitta e abbandonare il progetto.

Questa decisione sarebbe stata presa dopo vari incontri tra il capo del progetto Kevin Lynch e il CEO di Apple Tim Cook. Le proiezioni più recenti stimavano la data di uscita del veicolo elettrico a marchio Apple Car nel 2026, quindi le nuove stime posticipano di altri due anni l’atteso lancio.

Di fatto, dopo 10 anni, Apple punta a conquistare il mercato che finora è stato predominio di Tesla. Il progetto originario non prevedeva la produzione di veicoli elettrici di per sé, ma la realizzazione di veicoli senza conducente.

I progetti Titan e T172 sono stati concepiti per competere nel mercato degli ADAS di Livello 4, i veicoli a guida totalmente autonoma anche se solo su percorsi specifici. Senza volante e senza pedali, le auto di Apple avrebbero dovuto avere un impatto dirompente sul mercato come era stato per i primi smartphone.

Una lunga sequenza di ritardi e licenziamenti


Apple Car è uno dei progetti più pubblicizzati della storia dell’azienda. È probabile che, venendo meno le innovazioni tecnologiche, l’azienda farà leva sulla passione per il marchio per incentivare le vendite della prima auto a marchio Apple. Insomma, questo veicolo rischia persino di essere più pubblicizzato dello stesso iPhone all’epoca del primo lancio.

Fughe di notizie e fonti vicine alla compagnia, negli anni, hanno dipinto un quadro farraginoso fatto di obiettivi poco chiari, licenziamenti e ripensamenti da parte del CdA. Nel suo recente articolo, Bloomberg rimette insieme i pezzi più importanti nel corso di questi ultimi anni.

Dopo dieci anni di lavoro si contano i cocci: il progetto ha richiesto un enorme sforzo ingegneristico ed economico, sono stati ingaggiati e poi licenziati ingegneri e manager di alto calibro, compreso Doug Field che ora guida i progetti di auto elettriche di Ford. In più, negli anni, il progetto ha cambiato faccia tante volte, così i lanci previsti, il primo addirittura nel ’19, poi nel ’20 e infine nel ’26, si sono rivelati tutti irrealizzabili.

Oggi c’è chi sostiene che già in partenza in seno al CdA c’era chi considerava l’idea “fuori di testa”.

Sta di fatto che per anni Apple ha lavorato allo sviluppo di propulsori, hardware e software per la guida autonoma, interni ed esterni delle auto e altri componenti chiave. Però il veicolo non ha mai raggiunto la fase di prototipo.

Ridimensionare il progetto


Invece di ritardare il lancio di un veicolo a guida autonoma oltre il 2028, l’azienda opterà per la produzione di un veicolo elettrico. Pare, che la decisione di puntare su di un modello con funzionalità di guida assistita più semplici sia vista come una sorta di “ultima possibilità”. L’alternativa, se anche così non dovesse andare in porto, sarà abbandonare il progetto.

La nuova auto di Apple si accontenterebbe così di puntare su di un sistema di Livello 2+ che richiede che il conducente mantenga le mani sul volante e l’attenzione sulla strada. Il Livello 2+ offre funzioni come frenata autonoma, mantenimento della carreggiata, regolazione automatica della distanza dalle vetture che precedono, centrare autonomamente la corsia e controllare la velocità di crociera.

Nelle intenzioni, in caso di successo di un veicolo meno impegnativo, il team potrebbe lavorare allo sviluppo della guida autonoma di Livello 4.

Competere su un mercato già saturo


Il nodo della faccenda, ora, sta tutto nel posizionamento di questo nuovo veicolo, se mai sarà lanciato sul mercato. In un primo tempo, la nuova vettura di Apple Car avrebbe dovuto fare concorrenza ai progetti di Tesla sulla guida autonoma. Oggi, invece, Tesla sul mercato EV si vede incalzata da altri competitor più agguerriti, come il cinese BYD.

Inoltre, gli stessi dirigenti di case automobilistiche come il CEO di Ford, Jim Farley, e il CEO di Tesla, Elon Musk, hanno messo in dubbio la redditività e la sicurezza dei veicoli completamente autonomi.

Apple Car non è stata in grado di giocare d’anticipo rispetto alla concorrenza. Le vetture dotate di sistema di guida che non richiede intervento umano su buona parte delle autostrade americane sono già possibili grazie alle funzionalità offerte dai sistemi di guida di Super Cruise di General Motors o BlueCruise di Ford.

Il vantaggio sul timing è stato bruciato anche dalle altre compagnie tech che si sono lanciate nel mercato degli EV: producono già veicoli elettrici Amazon, Google, Huawei e Xiaomi.

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