Chi risolve questo Bitcoin Puzzle potrebbe vincere fino a 16 BTC

Marcello Bonti
| 4 min read

Le origini dell’universo crypto sono per buona parte ancora avvolte nel mistero. In circolazione c’è anche un altro enigma che aspetta di essere risolto, e in cambio potrebbe fruttare una bella somma.

L’enigma, definito “Bitcoin Puzzle“, ha origine nel 2015 quando qualcuno ha creato 256 wallet Bitcoin a cui ha inviato dei fondi che saranno di chiunque troverà la chiave d’accesso.

Fatto un po’ per divertimento ma anche per sfida, l’enigma ha origine per dimostrare che le private key di Bitcoin sono inviolabili.

Le chiavi private sono generate per mezzo della frase seed, l’insieme di parole casuali associate al proprio wallet, le uniche che consentono di accedere ai propri fondi.

Ogni frase seed genera una chiave privata di 256 bit, una sequenza di 256 caratteri zero e uno. Indovinare una chiave privata è un po’ come vincere alla lotteria nove volte di seguito.

Un compito estremamente difficile come dimostra l’immagine qui sotto che illustra le possibilità di vincere alla lotteria americana (Powerball) e quelle per indovinare una chiave privata di BTC.

Le possibilità di vincere a PowerBall sono una su 292.000.000, mentre per indovinare una chiave provata di BTC il numero è talmente lungo che non vale nemmeno la pena scriverlo…

L’enigma di Bitcoin


Il mistero non circonda solo l’identità del famigerato inventore di Bitcoin, anche chi ha ideato questo Puzzle è anonimo.

L’enigma risale a gennaio 2015, quando è stata effettuata la prima transazione con cui sono stati trasferiti token BTC a 256 diversi indirizzi sulla blockchain.

Nel tempo sono avvenute alcune variazioni alle condizioni di partenza. A luglio 2017 dei fondi sono stati movimentati tra gli indirizzi, così gli indovinelli da risolvere sono scesi da 256 a 160.

A maggio 2019 chi ha inventato il rompicapo ha aggiunto un nuovo livello di complessità effettuando transazioni in uscita del valore di 1.000 satoshi, nell’ordine di milionesimi di BTC, verso alcuni indirizzi.

La transazione forse è servita per valutare la difficoltà nel trovare la chiave privata degli indirizzi che avevano già effettuato transazioni rispetto a quelli che non l’avevano effettuata.

Quindi, lo scorso aprile si è aggiunto un elemento al puzzle quando qualcuno, forse l’ideatore, ha aumentato di 10 volte le ricompense per gli enigmi insoluti.

Chi risolverà il Puzzle #66 otterrà 6,6 BTC, #67 vale 6,7 ​​BTC e così via, che diventano 16 BTC per il Puzzle #160.

La vicenda continua ad attirare l’attenzione degli appassionati di crittografia che negli anni hanno tentato l’impresa.

Come si risolve il puzzle di Bitcoin?


Ogni chiave privata è stata generata con una serie di zeri iniziali, il che significa che restano da indovinare “solo” i bit rimanenti.

Il primo puzzle era relativamente semplice, richiedeva solo di indovinare un singolo bit in una chiave che iniziava con:

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Ma questo è stato solo l’inizio, poi le cose si sono complicate ben più di così. Ogni chiave privata successiva ha un bit in più e i primi 65 sono già stati risolti.

Ora l’obiettivo più goloso è il Puzzle #160 che offre una ricompensa di 16 BTC ma richiede di indovinare 160 bit.

Metodi e probabilità


Per risolvere questa sfida il modo più efficiente è utilizzare un’unità di elaborazione grafica (GPU). Per esempio, un RTX3080 può risolvere 1,6 miliardi di chiavi al secondo con CuBitCrack, un progetto open source scritto nel linguaggio di programmazione Python.

Ma prima di intraprendere questa avventura, è essenziale comprenderne la portata.

Esistono 36.893.488.147.419.103.231 chiavi potenziali e se dividiamo quel numero per 1.600.000.000 di chiavi al secondo, occorrerebbero circa 2,3*10^10 secondi, o 731 anni, per indovinarle tutte.

Per gli appassionati dei grandi numeri, sono 36 quintilioni, 893 quadrilioni, 488 trilioni, 147 miliardi, 419 milioni, 103 mila, 231 possibilità.

Per indovinare l’1% di queste chiavi occorrerebbero 2.668 giorni e il consumo di circa 19.215 kWh di elettricità, ovvero una spesa di circa 12.681,9€ alla media del prezzo di 0,66 centesimi kWh, stando alle stime dei costi in Italia secondo la Banca d’Italia.

Al cambio attuale, 16 BTC valgono circa 544.366$. Ciò significa che avresti l’1% di possibilità di vincerli spendendo 12.681,9€, forse non ne vale la pena.

Altre occasioni per guadagnare Bitcoin con meno sforzo


Ci sono altri modi per guadagnare Bitcoin, ma con meno sforzo e risultati più garantiti. Uno di questi è il mining in cloud dei nuovi token.

Il settore del mining è saturo e occupato dai grossi player che dispongono di grosse batterie di miner, i potenti strumenti di calcolo per risolvere l’equazione che consente di minare i nuovi blocchi sulla blockchain di BTC. Ma all’interno di questo settore, quello del mining in cloud rappresenta un’alternativa alla portata dei piccoli investitori.

Si tratta di un sistema collaborativo che permette di partecipare in maniera collettiva allo sforzo necessario per minare un BTC e ottenere la propria quota di ricompensa.

Oggi, il nuovo progetto crypto Bitcoin Minetrix ($BTCMTX) ha sviluppato l’innovativo concetto di stake-to-mine. Grazie allo staking dei token gli investitori possono guadagnare crediti sul cloud mining di Bitcoin.

Rappresenta la soluzione perfetta per chi vuole dedicarsi al mining di Bitcoin ma senza dover superare le forti barriere all’ingresso e sopportare alti costi in entrata.

Bitcoin Minetrix si propone di rendere il cloud mining di Bitcoin più democratico, lo fa tokenizzando i crediti sul mining con $BTCMTX. Il token è sviluppato su Ethereum, uno strumento sostenibile e sicuro, per certificare le transazioni sulla blockchain senza rischio di incappare in truffe.

Il progetto è attualmente in prevendita e i token $BTCMTX sono disponibili sul sito ufficiale. Una volta acquistati, possono subito essere messi in staking dove iniziano a generare un interessante rendimento su base annua.

Attualmente è in corso la terza fase della prevendita e $BTCMTX ha un prezzo di 0,0113$ che aumenterà tra quattro giorni. Alla fine della prevendita il prezzo sarà di 0,029$. Finora sono stati raccolti oltre 2,644 milioni di dollari rispetto all’obiettivo fissato a 3.385.912$.

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