Cos’è e da dove viene Dogecoin? La storia che ha reso gli investitori milionari

Marcello Bonti
| 5 min read

Dogecoin, la criptovaluta nata per scherzo, è diventata una valuta digitale molto popolare negli ultimi anni.

Creata nel 2013 dagli ingegneri informatici Billy Markus e Jackson Palmer, Dogecoin doveva essere inizialmente un’alternativa spensierata a Bitcoin. Tuttavia, si è rapidamente guadagnata un seguito e da allora è diventata un attore significativo nel mondo delle criptovalute.

In questo articolo analizzeremo da vicino la storia di Dogecoin, dalle sue origini al suo attuale status di valuta digitale molto popolare e tra le più scambiate.

La nascita di Dogecoin e le fasi iniziali


Dogecoin, una memecoin che si è ritagliata una notevole attenzione negli ultimi anni, è nata come uno scherzo e senza troppe ambizioni di scalare le classifiche di market cap.

Il token si ispira a un popolare meme di Internet con protagonista un cane Shiba Inu. Il meme “Doge” era noto per la versatilità e la comicità dei vari riadattamenti in base al contesto umoristico. Nato per scherzo, ha centrato davvero l’attenzione di un vasto pubblico e la prima memecoin ha visto crescere la community che ha sostenuto lo sviluppo di Dogecoin.

Markus e Palmer hanno utilizzato il codice open-source di Bitcoin, la prima criptovaluta in assoluto, per strutturare Dogecoin. Il codice è stato poi modificato per creare una criptovaluta unica che avrebbe poi attirato l’attenzione di milioni di persone. Il processo di creazione è stato rapido e ha richiesto solo poche ore.

Nonostante il rapido sviluppo e la crescente popolarità, sia Markus che Palmer si allontanarono presto dal progetto Dogecoin. Markus, in particolare, nel 2015 ha venduto il proprio patrimonio di Dogecoin, che all’epoca valeva all’incirca quanto una Honda Civic usata.

La community era cresciuta abbastanza da non soffrire l’allontanamento dei fondatori. Presto Dogecoin ha continuato a evolversi e a guadagnare trazione, gettando le basi per il suo futuro nel settore delle criptovalute.

La notorietà di Dogecoin, dalla community alla beneficienza


Si può tranquillamente affermare che la community sia stato il vero motore che ha favorito la crescita di popolarità di Dogecoin. I temi cari alla comunità di persone che segue il progetto in un primo tempo sono simili a quelli che animano i sostenitori di Bitcoin, quindi grande spazio per la beneficienza, l’eccentricità e anche l’umorismo.

A differenza di altre criptovalute, spesso viste come strumenti finanziari seri, Dogecoin ha mantenuto un’immagine spensierata e divertente. Aspetti, questi, che hanno giocato un ruolo chiave nel raggiungere una popolarità sorprendente.

Il token ha subito trovato un utilizzo concreto. Visto il prezzo estremamente basso rispetto ad altre crypto, è stata tra le prime a essere impiegata come mancia per premiare contenuti di qualità e come dimostrazione di gentilezza sul web.

Dare mance in Dogecoin ha contribuito a far crescere il senso di appartenenza, aumentando ulteriormente il suo fascino.

La beneficienza è stato un altro elemento che ha permesso la rapida crescita di notorietà del progetto. In particolare, Dogecoin è stato usato per finanziare la partecipazione della squadra giamaicana di bob alle Olimpiadi invernali di Sochi del 2014. Questo atto di generosità ha ricevuto un’ampia copertura mediatica, aumentando ulteriormente la reputazione e la popolarità di Dogecoin.

Caratteristiche e tecnologia uniche della blockchain di Dogecoin


Le caratteristiche e la tecnologia uniche di Dogecoin, in particolare della sua blockchain, hanno giocato un ruolo cruciale nel suo successo e nella sua popolarità.

A differenza di Bitcoin, che ha un’offerta massima di 21 milioni di monete ed è spesso visto come un bene di valore, la fornitura di Dogecoin non è prefissata. Questo significa che ogni giorno possono essere estratti 14 milioni di Dogecoin, con un conseguente effetto inflazionistico sul valore dell’asset.

Un altro aspetto chiave della tecnologia Dogecoin è la velocità delle transazioni. I blocchi sulla blockchain di Dogecoin richiedono solo un minuto per la convalida, un tempo notevolmente più veloce rispetto ai 10 minuti di Bitcoin. Questo aspetto rende Dogecoin un’opzione valida come asset transazionale, soprattutto per le piccole transazioni quotidiane.

Vale la pena notare, tuttavia, che se da un lato la composizione tecnica di Dogecoin le conferisce alcuni vantaggi, dall’altro significa che l’asset potrebbe potenzialmente incontrare problemi legati alla scalabilità e alla sicurezza in futuro.

Performance e adozione di Dogecoin nel corso degli anni


Nel corso degli anni, Dogecoin ha dimostrato il potere delle community e della cultura di Internet, mostrando performance e tassi d’adozione impressionanti nonostante le sue origini umili.

I primi anni sono stati caratterizzati da un incremento di valore costante ma modesto. In genere il token veniva scambiata a meno di 0,01$.

Il 2021 ha segnato un punto di svolta per Dogecoin.

In quel periodo il prezzo di Dogecoin è salito alle stelle, raggiungendo un picco di poco inferiore a 0,74$. Questa violenta impennata dei prezzi è stata in gran parte determinata dall’entusiasmo della community e dall’attenzione dei media. Infatti sul piano tecnologico e d’utilizzo mancavano, come oggi, degli sviluppi significativi.

Impossibile non citare l’influenza del CEO di Tesla, Elon Musk che ha spesso alimentato l’hype nei confronti del token facendone aumentare la visibilità e il tasso di adozione.

Nel 2021 il token aveva anche trovato interessanti casi d’uso. G grazie al supporto di Mark Cuban il token è stato accettato come mezzo di pagamento per comprare il merchandising e i biglietti delle partite dei Dallas Mavericks della National Basketball Association (NBA).

Questo legame stretto con le celebrità però non si è rivelato un grande affare per Dogecoin. Infatti, da quando Musk è apparso al Saturday Night Live come “Dogefather” il prezzo ha continuato a scendere fin sotto la soglia di 0,20$.

Wall Street Memes replicherà il successo di DOGE?


Un’altra memecoin con una forte trazione da parte della sua community è Wall Street Memes (WSM), un nuova meme coin ERC-20, che ha raccolto oltre 25 milioni di dollari nella sua prevendita e sui social conta oltre 1 milione di follower.

WSM

Fonte: Wall Street Memes

Il progetto è nato dal movimento dei meme stocks, che ha dato il via ai rally di GameStop e AMC del 2021, un grande vantaggio rispetto ad altre memecoin.

L’account Twitter conta più di 268.000 follower, e questo spiega il motivo di tanto successo per la prevendita.

WSM è una memecoin abbastanza decentralizzata, il 50% dei suoi 2 milioni di fornitura massima è destinato alla prevendita e il 30% alle ricompense della community.

Questa distribuzione eviterà i rischi legati all’uscita dall’investimento da parte dei grossi detentori dei token. D’altra parte la presenza di ricompense contribuirà a motivare un maggiore impegno della community nei confronti del token, cosa che dovrebbe sostenere il suo prezzo nel lungo periodo.

Anche se mancano solo tre settimane prima del lancio su exchange è ancora possibile acquistare il token direttamente sul sito ufficiale di Wall Street Memes. Qui trovi la nostra guida passo passo, adatta anche ai meno esperti, per capire di più.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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