Bithumb deve pagare i danni a 190 clienti
Una corte d’appello sudcoreana ha stabilito che l’exchange di criptovalute Bithumb è responsabile dei danni nel caso di un gruppo di trader che ha perso i guadagni commerciali a causa di “errori del computer”.
Bithumb responsabile dei danni a 190 clienti
Secondo Newsis, il verdetto è stato emesso da un ramo dell’Alta Corte di Seoul. Il caso risale al 2017 e coinvolge un gruppo di 190 clienti Bithumb che hanno affermato di non essere stati in grado di effettuare scambi sulla piattaforma dell’exchange per quasi un giorno intero.
La corte ha sentito che quando i volumi di trading sono aumentati drasticamente su Bithumb dalle 22:00 dell’11 novembre, sulla piattaforma hanno iniziato a verificarsi una serie di errori. Entro le 15:00 del giorno successivo, oltre il 50% dei tentativi di azione dei clienti sulla piattaforma non è riuscito, con i clienti che ricevevano messaggi di errore quasi ogni volta che tentavano di eseguire una transazione. A questo punto, Bithumb ha annunciato che stava riscontrando “problemi con il computer” e ha sospeso tutte le negoziazioni, prima di riprendere le negoziazioni alle 17:31 dello stesso giorno.
I clienti in seguito si sono uniti per avviare una causa civile contro la piattaforma, sostenendo di essere stati lasciati fuori di tasca dopo aver fallito nel fare gli scambi che avevano tentato di fare. Poiché la colpa era dalla parte dell’exchange, hanno sostenuto, Bithumb avrebbe dovuto pagare un risarcimento.
Il gruppo di clienti è stato smentito al primo tentativo, con sentenza di primo grado a favore di Bithumb. Ma i clienti hanno deciso di impugnare il verdetto, sostenendo di aver subito danni finanziari ed emotivi e affermando che Bithumb non ha adempiuto al proprio obbligo di fornire servizi stabili.
La corte d’appello ha convenuto che non c’erano prove che suggerissero che Bithumb fosse stato negligente nei suoi tentativi di prevenire errori del server e “problemi relativi al computer”.
La corte d’appello ha stabilito che Bithumb aveva causato “ansia” e “frustrazione” per i clienti che non potevano eseguire operazioni e hanno subito uno “shock” quando i prezzi sono diminuiti mentre tentavano disperatamente di scambiare monete.
Il tribunale ha calcolato i danni su base individuale, assegnando risarcimenti che variavano da oltre 7.400 USD a soli 6 USD.
Entrambe le parti potrebbero ancora decidere di impugnare il verdetto in Cassazione, sebbene nessuno dei due gruppi di avvocati abbia ancora manifestato l’intenzione di ricorrere in appello.
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