Diventa un NFT la prima demo di Michael Jackson a 8 anni

Laura Di Maria
| 3 min read

Nel 1967 Michael Jackson, che aveva 8 anni, registra insieme ai suoi fratelli la prima demo dei Jackson 5. Ora, 56 anni dopo, il brano inedito è pronto per essere condiviso con i fan in forma di NFT, come “Vinile digitale” disponibile sulla piattaforma blockchain anotherblock per un periodo limitato.

Diventa un NFT la prima demo dei Jackson 5


Adesso è possibile e solo per poche ore, scaricare la registrazione “Big Boy (One-Derful Version)”. Si tratta della prima demo del gruppo di Michael Jackson e dei suoi fratelli, che fanno così il loro debutto ufficiale nel mondo della discografia come Jackson 5. Insieme alla demo sono disponibili anche immagini esclusive in edizione limitata e altri brani inediti.

La versatilità del formato NFT consente di personalizzare la fruizione dell’inedito. Per esempio, si può decidere se ascoltare la sola voce di Michael oppure se accompagnarla al ritmo della batteria.

Brani dei Jackson 5 in edizione limitata


La piattaforma anotherblock, sviluppata sulla blockchain di Base, per 25$ consente l’acquisto del brano dei Jackson 5 insieme alle versioni aggiuntive. L’NFT comprende anche immagini del master e altre canzoni, “My Girl” e “Michael the Lover”.

Per 100$ invece è possibile ottenere anche una copia in edizione limitata di “Big Boy” e i brani dell’album “Steeltown Sessions”, che comprendono: “You’ve Changed”, “We Don’t Have to Be Over 21 (To Fall in Love)”, “Tracks of My Tears”, “Saturday Night at the Movies”, “Lonely Heart”, “Stormy Monday”, “Under the Boardwalk” e una “Steeltown version” di Big Boy.

Si tratta di una nuova modalità di fruire di contenuti che hanno fatto la storia della musica leggera in maniera innovativa. La tecnologia blockchain ed NFT sblocca vantaggi che consentono di tutelare l’eredità musicale della leggendaria band.

Cambia il modo di intendere la proprietà della musica


L’idea di divulgare un frammento importante della carriera di Michael Jackson per mezzo di anotherblock è nata dal proprietario della registrazione, Recordpool. L’etichetta musicale ha deciso di servirsi del potenziale del Web3 per offrire una nuova esperienza di fruizione per i fan e di espressione per gli artisti.

Altro aspetto interessante riguarda la capacità di fondere insieme il gusto vintage per i supporti fisici come i vinili, i CD e le cassette con il supporto del tutto digitale. Non a caso il formato ha il nome di “Digital Vinyls”.

La tecnologia blockchain che rende possibile la realizzazione di oggetti da collezione non fungibili e assicura che le canzoni contenute nell’NFT siano accessibili solo ai proprietari.

Come funziona l’etichetta blockchain anotherblock


L’idea di anotherblock è realizzare file musicali accessibili tramite una firma unica. Altri cantanti si sono prestati alla sperimentazione e hanno partecipato alla realizzazione dei vinili digitali. In catalogo ci sono brani di The Weeknd, Rihanna e Justin Bieber. I lori vinili digitali sono già andati sold out.

A differenza di semplici file, questi sono criptati e la proprietà è assicurata sulla blockchain tramite la firma unica del wallet con cui è stata effettuata la transazione, indispensabile per decrittare il contenuto del file.

L’obiettivo è duplice. Da una parte si garantisce l’accesso esclusivo al legittimo proprietario della musica, dall’altra si salvaguarda anche l’integrità dei brani.

La promozione che coinvolge il re del pop è in edizione limitata ma anche in una breve finestra di tempo. Le vendite, infatti, sono state aperte ieri 7 dicembre e solo per 48 ore.

Un nuovo modo di combinare musica e Web3


Anotherblock ha sede a Stoccolma e consente agli appassionati di musica di diventare comproprietari dei più grandi successi mondiali, sotto forma di royalties o oggetti da collezione digitali.

Nel caso del progetto dedicato a Justin Bieber, ciascuno dei circa 2.000 NFT venduti al prezzo di 0,17 ETH offriva anche una royalty dello 0,0005% sullo streaming della superstar canadese per un periodo limitato ad alcuni mesi.

Il progetto “Acquainted” di The Weeknd, era composto da una serie di 400 NFT che hanno offerto lo 0,0025% dei diritti sullo streaming del cantante americano per alcune settimane. Per Rihanna, invece sono state distribuite 300 unità della hit B*tch Better Have My Money tra gennaio e febbraio, anche questa soldout.

Il vinile digitale viene crittografato tramite il protocollo LIT e i dati archiviati in modo decentralizzato su Arweave.

Così la compagnia ha presentato l’iniziativa legata a MJ:

“La musica ha un valore intrinseco, gli artisti dovrebbero avere il controllo sulla sua distribuzione e gli acquirenti meritano la proprietà della musica che acquistano.”

Parte dei ricavati della vendita degli NFT di Michael Jackson saranno devoluti in beneficienza.

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