È colpa della Fed – David Sacks dice la sua sul crollo delle banche

Gaia Rossi
| 3 min read

 

David Sacks

“Dov’è Powell? Dov’è la Yellen? Fermate questa crisi ORA”, ha twittato David Sacks prima della chiusura dei mercati di venerdì 10 marzo.

David Sacks, il VC famoso per aver co-fondato PayPal, per i suoi investimenti tecnologici e per aver comprato e liquidato 1 miliardo di dollari in Solana, stava lanciando l’allarme sul fatto che la Silicon Valley Bank (SVB) avesse problemi finanziari e potesse rischiare una corsa agli sportelli.

Nei suoi tweet Sacks sosteneva che se SVB non fosse stata salvata, allora anche le banche regionali e le piccole banche avrebbero rischiato una corsa agli sportelli, causando quindi il caos finanziario.

SVB era una delle banche di maggior rilievo nel circuito dei venture capital (VC) della Silicon Valley e operava con diverse società in cui Sacks aveva investito. Un gruppo di clienti importante per SVB era la cosiddetta PayPal Mafia, ovvero un gruppo di investitori che ha fondato PayPal. Sembra però che alcuni membri della PayPal Mafia abbiano ritirato il denaro dalla banca prima di chiedere l’intervento delle autorità. Il media Bloomberg ha riferito che il 9 marzo il cofondatore di PayPal, Peter Thiel, aveva rimosso i suoi fondi dalla SVB e stava avvertendo gli investitori di procedere allo stesso modo. Stranamente, dopo aver lanciato l’allarme su una potenziale corsa agli sportelli, Sacks ha dichiarato che la sua società di VC, Craft Ventures, non deteneva alcun denaro in SVB.

Colpa della Fed


Sacks incolpa la Federal Reserve per il crollo della banca e il rapido innalzamento dei tassi di interesse. Afferma che i rialzi dei tassi sono stati effettuati in seguito all’inflazione causata dalla “stampa di denaro” del governo, ma non menziona l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la conseguente crisi energetica.

Inoltre ritiene che i tassi bassi hanno invogliato le banche ad acquistare titoli garantiti da ipoteca e titoli di stato, che ora invece sono scesi di valore a causa dell’aumento dei tassi. Secondo lui la crisi della SVB è associata a quelle di Signature e Silvergate Bank, anche se i loro problemi non hanno nulla in comune con SVB.

Inoltre Sacks sostiene che le banche hanno rischiato di acquistare obbligazioni e titoli garantiti da ipoteca a rendimento negativo, perché il governo sosteneva che fosse sicuro. La realtà è un po’ più complessa. Le banche sono autorizzate a contrarre prestiti a fronte di obbligazioni, titoli del Tesoro e titoli garantiti da ipoteca. Possono quindi utilizzare questi prestiti per negoziare altri strumenti finanziari e/o coprire le loro garanzie.

Anche la copertura contro i rialzi dei tassi d’interesse con gli swap è una caratteristica comune per le banche che hanno portafogli significativi a reddito fisso. Tuttavia SVB è sembrata andare all-in senza considerare i potenziali rischi.I suoi documenti mostrano che alla fine dello scorso anno il portafoglio di titoli della banca, pari a 120 miliardi di dollari, era composto principalmente da obbligazioni e MBS per un totale di circa 90 miliardi di dollari.

La banca aveva depositi per circa 189 miliardi di dollari e un totale di 74 miliardi di dollari di prestiti ai suoi clienti. C’era però un problema: il suo wallet a reddito fisso era completamente privo di copertura e la banca è accusata di aver nascosto le perdite con una contabilità creativa.

Pur essendo alle prese con un bilancio sovradimensionato di titoli che si trovavano dalla parte sbagliata, SVB ha continuato a concedere generosi prestiti e linee di credito ai suoi clienti fino ai suoi ultimi giorni.

Nel momento in cui l’amministratore delegato di SVB, Gregory Becker, ha venduto le sue azioni ed è partito per le Hawaii, HSBC ha annunciato di aver acquistato la banca per la cifra simbolica di una sterlina.

Prima dell’acquisizione da parte di HSBC, i depositanti di SVB erano garantiti dalla FDIC, rendendo di fatto superfluo il limite assicurativo di 250.000 dollari. Una “missione compiuta” per il gruppo PayPal Mafia.

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social