Elon Musk furioso con il creatore di Dogecoin. Ecco perché

Marcello Bonti
| 2 min read

Il CEO di Tesla non è contento dell’auto che ha scelto il cofondatore di Dogecoin Billy Markus.

Markus insieme a Jackson Palmer è uno dei creatori della crypto più amata da Elon Musk, Dogecoin. In una recente intervista ha dichiarato che la sua “auto dei sogni” è la Toyota Camry (che tra l’altro è un auto elettrica). “Combattetemi, haters”, ha aggiunto Markus.

Elon Musk ha commentato la dichiarazione con un’emoji arrabbiata, forse lasciando intendere che Billy Markus dovrebbe preferire un’auto elettrica Tesla o, forse, anche un Cybertruck, invece di Toyota e altre case automobilistiche.

Strano a dirsi, a differenza degli altri tweet di Musk, questo non ha avuto alcun impatto su Dogecoin.

L’effetto Elon sui prezzi di DOGE


All’inizio della settimana, il 22 febbraio, Musk ha fatto una “confessione”, postando il verso di una popolare canzone dei Baha Men, “Who Let The Dogs Out”.

Musk ha postato una foto con il testo: “Sono stato io, ho fatto uscire i cani”. Questo è bastato a dare un po’ di incoraggiamento ai fan di Dogecoin, dato che il prezzo della prima memecoin è salito del 5,48%, disegnando una gran bella candela verde sul grafico DOGE/USD.

A questo, però ha fatto seguito una rapida caduta, che ha fatto perdere a DOGE i guadagni generati dall’intervento di Musk.

Rimangono forti i rumor di una possibile inclusione di DOGE tra i metodi di pagamento su Twitter. Elon Musk non è solo l’amministratore delegato di Tesla, ma anche del popolare social media e non manca occasione per mostrare il suo sostegno a DOGE.

La scorsa settimana è diventato virale un tweet con una foto del suo cane Shiba Inu, Floki, un tweet che ha causato un picco momentaneo. Inoltre, ha partecipato al Super Bowl LVII indossando una maglietta a tema Dogecoin, cosa che è stata vista da milioni di persone (compreso il proprietario della Fox Rupert Murdoch, che gli era seduto accanto).

Intanto qualcuno ha già iniziato ad acquistare le prime coin ufficiali della piattaforma social, che potranno essere usate per effettuare piccoli pagamenti ai creatori più prolifici sulla piattaforma.

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