Gli sviluppatori di giochi hanno perso interesse per la blockchain?

Massimo De Vincenti
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Fonte: Findbold

Le tecnologie blockchain, come le criptovalute, i token non fungibili (NFT) e Web3, sono sempre più adottate dagli investitori e si stanno espandendo nel mainstream, ma gli sviluppatori di videogiochi non sembrano essere così entusiasti come un tempo.

Infatti, secondo un recente sondaggio della piattaforma di analisi Statista, pubblicato il 23 gennaio, il 75 % degli sviluppatori di giochi non è interessata ad utilizzare la tecnologia blockchain. Solamente il 7% ha dichiarato di essere “molto interessato” e un misero 2% dei 2.300 intervistati ha affermato che i propri studi utilizzavano già le criptovalute e NFT nei giochi.

Fonte: Statista

L’opinione personale degli sviluppatori riguardo all’uso della tecnologia blockchain non sembra essere cambiata molto nell’ultimo anno: il 56% degli intervistati in un sondaggio della Games Developers Conference ha dichiarato di essere “contrario alla tecnologia blockchain”.

Detto questo, alcune società invece hanno confermato il loro interesse.

Square Enix e Blockchain: la società conferma il suo interesse

Secondo quanto riferito dal media finbold, il gigante giapponese Square Enix ha annunciato di lanciare nuovi titolo nel settore dei giochi crypto nel 2023, mentre il suo CEO, Yosuke Matsuda, spera che “i giochi blockchain entrino in una nuova fase di crescita” quest’anno.

Bisogna anche ricordare che uno studio precedente aveva indicato che l’attività degli utenti nei giochi Web3 nei mesi di ottobre e novembre 2022 aveva rappresentato quasi la metà di tutta l’attività blockchain (42,67%) su 50 reti.

Più di recente, l’ex Chief Product Officer di Tinder, Josh Sell, è stato nominato nuovo Chief Operating Officer dello sviluppatore di giochi blockchain N3twork Studios, per contribuire ad accelerare la produzione dei giochi di ruolo (RPG) Web3, Legendary: Heroes Unchained e Triumph, entrambi previsti per il 2023.

 

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