Ethereum è la blockchain che ha subito più attacchi hacker nel 2024

Aniello Raul Barone
| 3 min read

Ethereum è la blockchain più hackerata

Secondo uno studio condotto di recente, la rete Ethereum è emersa come la principale vittima di hacking della blockchain nel 2024, con 33 incidenti segnalati dall’inizio dell’anno a oggi.

I dati di Smart Betting Guide rivelano che nel 2024, dopo Ethereum, la seconda catena a essere colpita dal maggior numero di attacchi è stata BNB, con 14 hacking. Arbitrum e Solana hanno subito 6 attacchi ciascuno, mentre Bitcoin ne ha subiti soltanto due.

In particolare, il settore della finanza decentralizzata (DeFi) è stato il più suscettibile a questi attacchi, rappresentando la totalità degli episodi segnalati dall’inizio dell’anno fino a oggi.

Le 10 maggiori perdite registrate finora quest’anno sono:

  • Orbit Bridge: 81,68 milioni di dollari
  • Munchables: 62,8 milioni di dollari
  • PlayDapp: 32,35 milioni di dollari
  • FixedFloat: 26,1 milioni di dollari
  • GMEE: 15 milioni di dollari
  • WOOFi: 8,75 milioni di dollari
  • Coinspaid: 7,5 milioni di dollari
  • Abracadabra Money: 6,5 milioni di dollari
  • Seneca: 6,5 milioni di dollari
  • Gamma Strategies: 6,2 milioni di dollari

Il rapporto ha inoltre rivelato che, nel 2024, gli utenti di criptovalute hanno subito perdite significative superiori a 437 milioni di dollari a causa di truffe e hacking.

Anche le attività fraudolente, tra cui i rug pull, hanno contribuito alle perdite totali, anche se in misura minore, per un ammontare di 14 milioni di dollari.

A marzo un calo dei furti


Inoltre, un recente rapporto di CertiK indica un calo significativo dei furti di criptovalute nel mese di marzo. Il rapporto ha illustrato in maniera dettagliata che i responsabili degli attacchi hacker hanno rubato circa 79 milioni di dollari dai progetti DeFi, con una diminuzione sostanziale del 48% rispetto ai 160 milioni di dollari rubati a febbraio.

A marzo, uno dei furti di criptovalute più significativi ha riguardato uno smart contract basato su MakerDAO e distribuito da Curio su Ethereum. Mentre le stime iniziali indicavano una perdita di circa 16 milioni di dollari, PeckShield ha successivamente rivisto la cifra, suggerendo che l’importo effettivo rubato potrebbe essere più vicino ai 40 milioni di dollari.

Nel mese di marzo, la seconda perdita più grande è stata quella subita da Prisma Finance, con un attacco flash loan che ha portato all’appropriazione indebita di circa 12,4 milioni di dollari. L’aggressore, che si è autodefinito un hacker white-hat, in seguito a una conferenza online tenuta dal team del progetto ha inizialmente promesso di restituire i fondi rubati.

Tuttavia, durante l’evento, le richieste dell’aggressore sono cambiate nella pretesa che i membri del team rivelassero pubblicamente le loro identità e presentassero delle scuse.

Secondo CertiK, le violazioni della sicurezza si sono estese oltre i protocolli DeFi.

La piattaforma NFPrompt, sostenuta da Binance, ha subito un’intrusione informatica che ha portato all’appropriazione indebita di fondi per circa 10 milioni di dollari. Inoltre, l’exchange decentralizzato WooFi ha riportato perdite per circa 8,5 milioni di dollari in seguito a un incidente di hacking.

Consigli di sicurezza online per gli utenti di criptovalute


Secondo Smart Betting Guide, per garantire la massima sicurezza nel settore delle criptovalute bisogna innanzitutto custodire le password e le frasi seed al di fuori del cloud storage.

Le frasi seed, che fungono da chiavi di recupero, se conservate sul computer o nel cloud storage sono di gran lunga più esposte al rischio di furto da parte degli hacker che tentano di rubare criptovalute.

Per una maggiore protezione, il rapporto raccomanda di utilizzare un wallet hardware. Questo dispositivo, simile a una chiavetta USB, memorizza in modo sicuro le chiavi private dell’utente offline (cold storage). Quando necessario, le chiavi possono essere collegate online per completare le transazioni.

Inoltre, gli utenti dovrebbero adottare misure di sicurezza fondamentali. Queste includono l’astensione dal cliccare sui link che si trovano all’interno di e-mail dubbie, l’implementazione dell’autenticazione a due fattori (2FA) per i login e l’evitare di interagire con pop-up o link online.

Inoltre, una delle truffe più diffuse sui social media e quella delle e-mail o dei messaggi che promettono rapidi guadagni finanziari, in questo caso si consiglia di prestare molta attenzione a questi messaggi poiché spesso provengono da account fraudolenti.

 

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