Previsione prezzo Dogecoin: DOGE cresce dopo gli annunci di Musk e Space X

Laura Di Maria
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Dogecoin (DOGE) è stata la prima memecoin ad essere generata ed è nata per scherzo esattamente dieci anni fa per mano degli ingegneri informatici Billy Markus e Jackson Palmer. Oggi che la più famosa tra le memecoin compie dieci anni tocca il livello di 0,1$ come non si vedeva da mesi.

Nella giornata di ieri ha iniziato la risalita toccando il massimo in otto mesi sopra 0,095$ e oggi il sentiment continua a essere positivo e spingere in alto il prezzo sull’onda lunga delle novità in casa Musk e X Corp.

A dieci anni dalla fondazione DOGE segna un nuovo record


La notizia che ha innescato la spinta dei prezzi verso l’alto proviene ancora una volta da Elon Musk e i suoi annunci magniloquenti. Nello specifico, è stato depositato presso la SEC il documento che attesta l’intenzione della società X.AI di proprietà di Musk di raccogliere 1 miliardo di dollari attraverso una quotazione azionaria.

X.AI è la nuova start-up di intelligenza artificiale di Musk che è stata presentata all’inizio dell’anno insieme al rebranding di Twitter, ribattezzato X Corp.

Musk aveva acquistato Twitter nel 2022 e allora aveva promesso di trasformare la piattaforma socia in una “app per fare tutto”. Nel descrivere la divisione dedicata all’intelligenza artificiale, aveva detto di aver creato X.AI per “comprendere l’universo”.

Dogecoin risponde agli stimoli che provengono da Musk e X


Dogecoin è sensibile alle notizie che riguardano Elon Musk, X e ora pare anche dalla società di intelligenza artificiale X.AI. Di fatto, Musk è stato un attivo supporter della memecoin negli ultimi anni. Ha spesso twittato a tema DOGE e ha fatto riferimento alla possibilità che Dogecoin potrebbe essere impiegata nei servizi di pagamento che si dovrebbero attivare su X, ex Twitter.

DOGE gode anche degli effetti più generali del rally del mercato crypto, alimentato dal successo di Bitcoin che ha superato quota 44.000$ come non faceva da oltre un anno e mezzo.

In un giorno DOGE ha guadagnato il 14% raggiungendo finalmente la soglia psicologica di 0,1$. In un mese l’apprezzamento si attesta intorno al 39,23% e supera il 70% rispetto ai minimi registrati a ottobre.

DOGE ha trovato supporto costante sulla 21DMA nelle ultime settimane e ha infranto la resistenza rappresentata da una struttura a pennant inviolata dall’inizio di novembre.

Dogecoin ha attualmente una capitalizzazione di mercato di circa 14,4 miliardi di dollari in crescita del 14,34% nelle 24 ore.

A sostenere la crescita contribuiscono alcuni fattori tipici di Dogecoin. In particolare, gioca un ruolo chiave il fatto che la criptovaluta conta su un’attiva base di sostenitori attivi che promuovono la piattaforma e il fatto che a differenza del resto delle memecoin, Dogecoin è una blockchain layer-1.

Dogecoin si attesta come uno tra i progetti crypto maggiormente decentralizzati. Forse anche per questo si presta bene a essere utilizzato come sistema di pagamento pur patendo i noti problemi di scalabilità come succede anche alla blockchain di Bitcoin. In più, la memecoin può contare sul prestigioso supporto di Elon Musk che a volte rappresenta un limite ma più spesso è stato una forte occasione di rilancio.

Il Dogefather di DOGE


Elon Musk si era proclamato Dogefather, eppure oggi figura tra gli illustri assenti che ancora non hanno reso omaggio a Dogecoin per il suo decimo anniversario.

Si tratta di un’assenza che pesa molto perché il suo intervento potrebbe spingere il prezzo verso vette al momento impensabili. Un impiego più strutturato del token potrebbe dare luogo ad apprezzamenti di dieci volte tanto il prezzo attuale.

Se DOGE raggiungesse il valore di 1$ si tradurrebbe in un market cap di 142 miliardi di dollari, tenendo conto della dimensione attuale della supply.

Si tratta di una stima molto ottimista, ma non del tutto irraggiungibile.

Infatti, sono molti gli analisti i quali ritengono che Bitcoin possa raggiungere la capitalizzazione dell’oro andando a quota 10.000 miliardi di dollari e oltre. A quel punto una capitalizzazione nell’ordine di 100 miliardi di dollari per Dogecoin sarebbe del tutto plausibile.

A fare la differenza, però, dovrebbe essere l’eccentrico miliardario che con X ha alimentato le aspettative di crescita del token suggerendo che potesse essere impiegato come sistema di pagamento sulla piattaforma. Quello che ha deciso di nominarsi “Dogefather” in passato ha spesso interferito con l’andamento del prezzo di DOGE, ai limiti delle accuse di aggiotaggio.

L’influenza di Musk sul prezzo di Dogecoin è stata innegabile in passato, i suoi post sui social sono stati la scintilla che ha innescato l’impennata dei prezzi e oggi molti trader aspettano un nuovo cenno per riversare capitali sul mercato.

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