Ultimi aggiornamenti sugli ETF spot di Bitcoin negli USA

Laura Di Maria
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Ci sono novità sul fronte dell’attuale dibattito negli USA che precede la sempre più attesa approvazione del primo ETF spot di Bitcoin. Gli ultimi aggiornamenti riguardano gli incontri tra i rappresentanti della SEC statunitense e quelli del colosso della gestione patrimoniale Fidelity.

Ci sono novità anche per quanto riguarda il gestore specializzato in criptovalute, VanEck che ha fatto sapere come intende nominare il proprio ETF nell’ipotesi in cui questo venga approvato.

Intanto, gli analisti di Bloomberg ETF, Eric Balchunas e James Seyffart, ritengono che già il 10 gennaio tutte le richieste di ETF Bitcoin spot in attesa di approvazione verranno evase.

VanEck vuole un ETF dal nome inconfondibile, ma non a prova di boomer


Il gestore patrimoniale VanEck ha la presentato la quinta modifica alla domanda per un ETF spot di Bitcoin l’8 dicembre.

La richiesta è stata depositata con un modulo S-1 presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti e riguarda la denominazione del veicolo d’investimento qualora fosse approvato.

Parlando direttamente alla pancia dei membri della community crypto, VanEck vorrebbe denominare il ticker “HODL”, termine in voga tra i trader crypto più fedeli. L’acronimo sta per “hold on for dear life” cioè, l’invito rivolto soprattutto ai massimalisti di Bitcoin, di mantenere l’investimento per tutta la vita.

Nate Geraci, presidente della società di consulenza The ETF Store, su X, ex Twitter, ha ribadito che i membri attivi della community crypto possono apprezzare la scelta, un po’ meno i boomer che potrebbero faticare a comprenderne il senso.

Secondo Eric Balchunas, analista senior dell’ETF di Bloomberg Intelligence, la scelta si distingue dalle soluzioni più tradizionali per le quali hanno optato gli altri gestori patrimoniali ora in lizza come BlackRock e Fidelity.

Nuovi incontri tra i rappresentanti di SEC e Fidelity Investments


I rappresentanti della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti e quelli di Fidelity Investments si sono incontrati per scambiare ulteriori chiarimenti a proposito dell’ETF spot di Bitcoin.

La notizia è stata pubblicata il 7 dicembre, due rappresentanti della borsa Cboe BZX Exchange, sei membri della SEC e nove membri di Fidelity si sono incontrati per discutere come dovrebbe operare il fondo Wise Origin Bitcoin Trust.

La discussione ha riguardato la proposta di modifica delle norme del Cboe BZX riguardo quotazione e trading delle azioni del Wise Origin Bitcoin Trust, Fidelity ha fornito a tal proposito la presentazione di seguito.

Fonte SEC

Nel documento si fa riferimento alla metodologia impiegata dal fondo per determinare i prezzi di Bitcoin sul mercato secondario per tutti i partecipanti al fondo.

La domanda di Fidelity risale allo scorso 19 giugno, poco dopo quella di BlackRock e altri gestori patrimoniali. La SEC nel 2022 aveva già respinto una prima richiesta di ETF spot di Bitcoin presentata da Fidelity.

Tra i tredici candidati che hanno presentato domanda per l’ETF figura anche Hashdex, la compagnia ritiene che il primo ETF possa vedere la luce entro il secondo trimestre del 2024. Di recente, Dramane Meite, responsabile di prodotto per gli Stati Uniti e l’Europa di Hashdex, di recente ha dichiarato:

“Non si conosce l’esatta tempistica dell’approvazione di un ETF spot di Bitcoin negli Stati Uniti, ma nel 2023 la questione al riguardo è passata dall’interrogarsi sul ‘se’ all’interrogarsi sul ‘quando’.”

L’entusiasmo per l’ETF di Bitcoin ha fatto crescere i prezzi, ecco come capitalizzare al meglio il rally


L’interesse per Bitcoin cresce per due ragioni: da un lato l’inevitabile avvicinarsi dell’halving delle ricompense e, dall’altro, l’interesse istituzionale per il previsto incremento del valore in seguito a questo evento su base quadriennale.

I grossi gestori patrimoniali hanno quindi fatto richiesta per la creazione di grossi fondi collegati a Bitcoin per capitalizzare quello che si prospetta un importante rally nei prossimi mesi.

I piccoli investitori hanno l’opportunità di sfruttare questa occasione di guadagno partecipando attivamente al finanziamento di altri prodotti derivati da Bitcoin, come nel caso del nuovo progetto Bitcoin Minetrix (BTCMTX). Si tratta di una piattaforma di cloud mining che ha raccolto oltre 5 milioni di dollari durante la sua prevendita, tuttora in corso.

Il progetto è sviluppato su Ethereum e combina staking e mining in una piattaforma altamente accessibile. In pratica consentirà di minare veri Bitcoin (BTC) semplicemente mettendo in staking il token nativo BTCMTX.

L’innovativo stake to mine attira l’attenzione degli investitori


Lo staking offre la possibilità di ottenere crediti di mining tokenizzati, che si possono poi usare per ottenere potenza di hash di Bitcoin.

A sua volta, la potenza di hash consente di guadagnare una frazione dei nuovi BTC minati. D’altra parte, lo staking genera un rendimento in nuovi token BTCMTX.

Per semplificare l’accesso a un settore complesso, il team del progetto ha annunciato che Bitcoin Minetrix conterà su una dashboard e un’interfaccia intuitive. Saranno quindi facili da usare, così da eliminare tutte le difficoltà che limitano l’accesso al mining di Bitcoin.

Con l’obiettivo di democratizzare il mining e l’accesso alle ricompense, BTCMTX ha attirato l’interesse degli investitori che stanno supportando la campagna di raccolta fondi.

Per acquistare i token BTCMTX a 0,012$ è sufficiente collegarsi al sito ufficiale di Bitcoin Minetrix e seguire le istruzioni.

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