Facebook crede ancora nel metaverso ma punta forte anche sull’AI

Marcello Bonti
| 2 min read

Circa due anni fa, il 28 ottobre 2021, Facebook ha ufficializzato il suo ingresso nel metaverso.

Con una mossa strategica, il CEO Mark Zuckerberg ha rinominato l’azienda “Meta Platforms Inc”, sottolineando la sua dedizione allo sviluppo del metaverso.

Meta ha descritto il metaverso come “l’ambiente integrato che collega tutti i prodotti e i servizi dell’azienda”.

Nel frattempo le cose sono cambiate e i recenti sviluppi hanno alimentato i sospetti che Meta si stia convertendo all’Intelligenza Artificiale. Lo si deduce dalla sua nuova linea di prodotti e il tipo di sponsorizzazioni.

La presenza di Meta in progetti di intelligenza artificiale alimentano le ipotesi


Meta è stata una tra le maggiori compagnie a fare ricerca in ambito AI. Sono stati pubblicati molti risultati di ricerca su questa tecnologia, specie per quanto riguarda le traduzioni in tempo reale.

Altri ambiti di indagine hanno riguardato l’animazione dei disegni dei bambini e l’uso dell’immagini per decodificare i discorsi.

In particolare, Meta ha lanciato due importanti progetti ispirati all’intelligenza artificiale, Galactica e BlenderBot 3.

Galactica è un modello di linguaggio naturale di grandi dimensioni progettato per sintetizzare la ricerca scientifica, mentre BlenderBot 3 è un chatbot universale con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e le competenze.

C’è da dire che entrambi i progetti hanno dovuto affrontare delle sfide.

Il progetto Galactica è stato pubblicamente criticato per via della propria imprecisione, tanto da comportarne una pausa completa del suo sviluppo.

Mentre BlenderBot 3 non è riuscito a generare sufficiente interesse da parte degli utenti e non ha registrato una crescita apprezzabile.

Nonostante queste battute d’arresto, Meta non ha smesso di esplorare le diverse innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale. In particolare l’attenzione è stata rivolta agli strumenti pubblicitari, anche se finora non ha fatto faville.

Uno dei prossimi strumenti pubblicitari di Meta è AI Sandbox, un’applicazione che consentirà ai marketer di creare e testare più versioni delle campagne pubblicitarie.

I dirigenti hanno dichiarato che AI Sandbox consentirà agli operatori di creare annunci più mirati per i diversi clienti, permettendo loro di apportare lievi modifiche a sfondi, testi e immagini.

Secondo un articolo del Washington Post, gli stessi dipendenti di Meta Platforms hanno chiesto se l’azienda fosse ancora interessata al metaverso durante un incontro con i vertici dell’azienda ad aprile.

In questa occasione i dirigenti hanno ribadito che Meta non ha cambiato obiettivo rispetto al metaverso.

L’intelligenza artificiale è uno strumento vitale per lo sviluppo del metaverso per Zuckerberg


Zuckerberg ha anche smentito le voci secondo cui l’attenzione di Meta verso l’IA significhi una minore spinta sul metaverso.

Al contrario, ha sostenuto che l’AI è importante per il metaverso, perché consentirà agli sviluppatori di creare più prodotti per far progredire la visione del metaverso.

Ecco perché chi è meno avvezzo alla tecnologia può utilizzare l’AI generativa per creare nuove applicazioni per Meta alimentate dalla realtà virtuale.

Nel ribadire l’importanza dell’AI per le attività e le applicazioni di Meta, Zuckerberg ha dichiarato a questa tecnologia si devono i risultati ottenuti dall’azienda in tutte le sue attività e applicazioni.

Ne è un esempio il successo dei reel di Instagram. L’intelligenza artificiale stabilisce anche la distribuzione degli annunci, propone i contenuti agli utenti e rimuove i contenuti offensivi e che violano le regole.

In più, Zuckerberg ha spiegato durante la pubblicazione del rapporto sui guadagni in aprile che l’AI ha facilitato la crescita dei ricavi di Meta nel primo trimestre del 2023.

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