25enne ruba 450.000 dollari in NFT e crypto da OpenSea!

Gaia Rossi
| 2 min read

NFT

In un caso di presunto furto di crypto e token non fungibili (NFT), Soufiane Oulahyane, un marocchino di 25 anni, è stato incriminato dal Dipartimento di Giustizia (DOJ).

L’accusa afferma che Oulahyane avrebbe creato una versione contraffatta del noto marketplace OpenSea, ingannando le vittime affinché fornissero le private key dei loro wallet.

Secondo il DOJ, Oulahyane avrebbe pagato delle inserzioni pubblicitarie per far sì che il suo sito web fraudolento comparisse come primo risultato sui motori di ricerca quando gli utenti cercavano “OpenSea”.

Utilizzando questa strategia, avrebbe convinto le persone a inserire le private key dei loro wallet, senza rendersi conto che stavano consegnando l’accesso alle loro crypto.

Damian Williams, procuratore distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, ha descritto questa tattica come “spoofing“, una della più vecchie tecniche criminali.

Nonostante Oulahyane sia attualmente detenuto in Marocco per altre accuse, è stato formalmente incriminato dal procuratore degli Stati Uniti Damian Williams e da Christie M. Curtis, vicedirettore ad interim responsabile dell’ufficio di New York del Federal Bureau of Investigation (FBI).

Il procuratore Damian Williams ha dichiarato:

“Soufiane Oulahyane ha utilizzato una tecnica di criminalità informatica comune per rubare crypto e NFT alle sue vittime. Le accuse presentate oggi servono per ricordare che gli asset digitali, come le crypto e gli NFT, non sono al sicuro dagli individui fraudolenti, e il mio ufficio si impegna a perseguire questi truffatori sia a livello nazionale che internazionale”.

Christie M. Curtis, vicedirettore ad interim dell’FBI, ha sottolineato l’impegno dell’agenzia nel rendere responsabili le persone che commettono attacchi informatici dannosi per gli interessi degli Stati Uniti, ovunque si trovino.

Oulahyane è accusato di quattro capi d’accusa, tra cui frode telematica, uso di un dispositivo di accesso non autorizzato, furto d’identità aggravato ed esecuzione di transazioni con un dispositivo di accesso per ricevere qualcosa di valore pari o superiore a 1.000 dollari. In caso di condanna, potrebbe affrontare una lunga pena detentiva.

Il metodo “spoofing” utilizzato da Oulahyane


Secondo l’accusa, Oulahyane avrebbe effettuato il furto di 450.000 dollari in NFT e crypto ai danni di una vittima con sede a Manhattan nel corso del 2021.

Il modus operandi di Oulahyane coinvolgeva la creazione di una versione “spoofed” della pagina di login di OpenSea, che la vittima ha creduto erroneamente essere il sito web legittimo.

Di conseguenza, la vittima ha inconsapevolmente fornito la frase iniziale del proprio wallet a Oulahyane, concedendogli un accesso non autorizzato. Oulahyane ha prontamente trasferito le crypto della vittima in un altro wallet e ha venduto 39 NFT della vittima sul marketplace OpenSea, incassando i fondi.

Tra gli NFT ottenuti illecitamente e venduti c’erano NFT della serie Bored Ape Yacht Club, tra cui uno acquistato dalla vittima per circa 49 ETH.

Altri NFT venduti da Oulahyane includevano un Meebit acquistato per 9,88 ETH, un NFT Bored Ape Kennel Club acquistato per 6 ETH e un NFT della serie CryptoDad acquistato per 1,789 ETH.

Questo caso legale mette in luce la crescente importanza della vigilanza nel settore crypto e gli sforzi delle forze dell’ordine per perseguire i criminali informatici e renderli responsabili delle proprie azioni.

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