3 criptovalute da non acquistare per nessun motivo la prossima settimana

Christian Boscolo
| 3 min read

Il mercato delle criptovalute è falcidiato da notizie e variabili economiche che possono influenzarne l’andamento. Di solito si parla sempre delle crypto che esploderanno, che faranno 10X o che andranno tothemoon, ma non si parla quasi mai di quelle che potrebbero scendere e provocare risultati disastrosi.

In alcuni momenti specifici, non fare trading su determinati asset quando dominano paura, incertezza e dubbio, il cosiddetto FUD, può rappresentare la decisione migliore.

I trader di criptovalute traggono profitto seguendo strategie basate sulla probabilità e gestendo correttamente i rischi. Quando l’esito è incerto, l’osservazione fa parte di una solida strategia di gestione del rischio, in attesa di ulteriori approfondimenti e sviluppi.

Per questo motivo, Finbold ha selezionato le tre criptovalute, tra i progetti di maggior valore, da evitare di negoziare la prossima settimana.

Solana (SOL)


La prima crypto è Solana (SOL), una delle blockchain layer-1 più efficienti e considerata la concorrente più accreditata di Ethereum (ETH).

La rete di Solana sta però attraversando problemi di congestione, con un aumento del tasso di transazioni fallite. In particolare, oltre la metà di tutte le transazioni ricevute dai validatori di Solana non riesce a raggiungere il consenso.

Nel momento in cui scriviamo, il 12 aprile, il tasso di fallimento delle transazioni è del 52,6%, secondo la dashboard di Dune Analytics realizzata da scarn_eth. Questo livello è stato mantenuto per oltre un mese e in precedenza ha raggiunto tassi superiori al 75%.

Tasso di transazione di non voto fallito e quota. Fonte: Dune Analytics/scarn_eth

Al momento SOL rimane la quinta criptovaluta di maggior valore, scambiata a 173 dollari, correlata all’indice di capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute di TradingView.

Questo suggerisce che i trader di Solana non hanno ancora considerato le cattive condizioni della chain.

Grafico giornaliero del prezzo di Solana (SOL) rispetto all’indice totale delle criptovalute. Fonte: TradingView/Finbold

 XRP: attività insolita per Ripple


La seconda criptovaluta da evitare la settimana prossima è XRP, visto l’insolito ritardo con cui Ripple ha effettuato i sell-offs di aprile.

Ripple ha sbloccato 1 miliardo di XRP il 1° aprile. Successivamente, la società ha inviato 200 milioni di token per un valore di 120 milioni di dollari al proprio conto di Tesoreria, preparandosi alla vendita del mese.

Tuttavia, l’indirizzo “Ripple (1)” non ha effettuato alcuna vendita al momento. Questo è insolito per una società che ha sempre venduto il primo lotto di token entro i primi 11 giorni di ogni mese.

Storicamente, queste vendite hanno anticipato cali significativi del prezzo di XRP, come mostra il grafico giornaliero del prezzo da un anno all’altro.

Il token è ora scambiato a 0,608 dollari, in una fase di delicato equilibrio, mentre si profila un’importante oscillazione dei prezzi.

Grafico giornaliero del prezzo di XRP. Fonte: TradingView/Finbold

Uniswap (UNI) subisce le pressioni normative della SEC


Infine, l’ultima criptovaluta è Uniswap (UNI), il più grande DEX  per volume di scambi, che deve affrontare l’attacco della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.

A questo proposito, Haydenz Adams, creatore di Uniswap, ha dichiarato che la società è disposta a combattere.

Di conseguenza, UNI ha subito un duro colpo questa settimana. Il token è passato da circa 11,5 a 9,0 dollari, con una perdita del 20% in quattro giorni.

Grafico giornaliero del prezzo di Uniswap (UNI). Fonte: TradingView

Conclusioni


Rimanere aggiornati su quello che succede nel mondo crypto è essenziale per prendere decisioni informate, che spesso possono fare la differenza tra guadagno e perdita.

Le criptovalute sono intrinsecamente volatili, ma fattori esterni possono potenziare i rischi di alcuni asset, che i trader esperti dovrebbero evitare di negoziare.

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