ETF Bitcoin Spot ad Hong Kong: previsti $300 milioni di afflussi nel primo giorno di trading

Gaia Tommasi
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Hong Kong ha lanciato il suo primo gruppo di ETF basati sugli asset crypto e gli emittenti si aspettano che possano registrare circa 300 milioni di dollari di afflussi combinati durante il primo giorno, principalmente verso quelli basati su Bitcoin. I sei nuovi ETF potrebbero diventare dei rivali per i fondi su Bitcoin americani.

Harvest Global Investments Ltd., l’unità locale di China Asset Management, insieme a una partnership tra HashKey Capital Ltd. e Bosera Asset Management (International) Co. hanno listato gli ETF Spot basati su Bitcoin ed Ethereum martedì scorso.

ETF di Hong Kong: previsti $300 milioni di afflussi nel primo giorno


Negli Stati Uniti, gli ETF Spot su Bitcoin di emittenti come BlackRock Inc. e Fidelity Investments sono stati lanciati a gennaio e finora hanno accumulato un patrimonio di 52 miliardi di dollari.

Rebecca Sin di Bloomberg Intelligence prevede che i fondi su Bitcoin ed Ether di Hong Kong potrebbero accumulare circa 1 miliardo di dollari nei prossimi due anni.

Secondo il CEO di Harvest Global, Han Tongli, questa stima è troppo prudente, dato che i prodotti e i servizi finanziari di Hong Kong sono accolti dagli investitori sia occidentali sia orientali, mentre quelli americani si rivolgono principalmente ai primi.

Per questo gli emittenti dei fondi si aspettano circa 300 milioni di dollari di afflussi combinati nel primo giorno per i sei nuovi ETF Spot su crypto di Hong Kong.

 

Gli afflussi potrebbero provenire dai patrimoni cinesi depositati in città, oltre agli asset degli exchange crypto e dei market maker nella regione dell’Asia-Pacifico.

Anche se nella Cina continentale il trading di crypto è vietato, i nuovi fondi non rientrano nel programma esistente che dà accesso solo a certi tipi di fondi. Questo situazione solleva dei dubbi riguardo alla possibilità che vengano inclusi in futuro.

Gli ETF di Honk Kong si distinguono per il fatto che utilizzano un modello di sottoscrizione e riscatto in-kind, che permette di scambiare gli asset sottostanti con le quote del fondo e viceversa. A differenza degli ETF statunitensi, che adottano un modello in-cash, gli investitori ricevono gli asset sottostanti, come Bitcoin o Ethereum, anziché denaro, quando vendono le loro quote.

Il CEO di Harvest Global ritiene che questo tipo di approccio possa aumentare l’attrattiva dei prodotti di Hong Kong e potrebbe far sì che l’adozione degli ETF sia tre volte superiore a quella dei fondi statunitensi.

Alcuni, invece, ritengono che la domanda stimata dovrebbe essere rivista, tenendo conto che si tratta del settore finanziario minore di Hong Kong.

La città ha già approvato gli ETF basati su futures su crypto, ma il loro patrimonio totale di circa 164 milioni di dollari è una frazione dei 2,3 miliardi di dollari detenuti dal ProShares Bitcoin Strategy ETF, un prodotto basato su derivati negli Stati Uniti.

Nonostante le possibili sfide, i prodotti di Hong Kong attraggono per loro accessibilità, in particolare durante gli orari di negoziazione asiatici.

Il responsabile dei prodotti di Bosera Asset Management (International), Ethan Li, è fiducioso nell’appeal degli ETF di Hong Kong e ha menzionato i piani dell’azienda per espandere il proprio team e l’offerta di prodotti basati sugli asset digitali.

Il mercato crypto ha registrato una forte crescita dopo il crollo nel 2022, ma la recente ripresa sembra aver perso slancio.

Al momento Bitcoin si aggira intorno ai 63.540 dollari, circa 10.000 dollari al di sotto del suo massimo storico di marzo.