Atlas, sostenuta da Square Enix, utilizza l’Intelligenza Artificiale per creare giochi blockchain

Lucio Prosperi
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Atlas è un nuovo attore nel panorama dell’Intelligenza Artificiale generativa, spesso già integrata in nuove criptovalute. In questo caso però, l’azienda, con sede a Vienna, si occupa dello sviluppo di videogiochi basati sull’IA.

Nonostante non sia ancora conosciuta a livello globale, Atlas è già all’avanguardia nella creazione di modelli di Intelligenza Artificiale avanzati per l’industria dei videogame ed è già in grado di abbreviare il processo di sviluppo, tradizionalmente lungo, riducendolo a solo poche ore.

“Il motivo per cui stiamo uscendo dall’ombra ora è che lanceremo una versione alpha della piattaforma entro la fine dell’anno”, ha dichiarato il CEO di Atlas, Ben James. “Vogliamo permettere a sviluppatori di giochi di medie dimensioni e indipendenti di sfruttare Atlas per poter costruire i propri mondi e facilitare alcune di queste esperienze altrimenti impossibili”.

Un incentivo alla creatività


Lanciata nel 2020, Atlas offre una piattaforma di Intelligenza Artificiale 3D che mira ad accelerare la creazione di mondi virtuali ed esperienze per sviluppatori che realizzano videogiochi e ambienti di realtà estesa (XR).

“Negli ultimi anni, il crescente costo dello sviluppo di giochi è stato una sfida per l’intera industria e l’IA generativa è in grado di contribuire a semplificare il processo in modi nuovi ed eccitanti”, ha dichiarato Hideaki Uehara, General Manager di Investimenti e Sviluppo Aziendale di Square Enix. “Siamo entusiasti della tecnologia unica di Atlas e non vediamo l’ora di vedere come poterla sfruttare nei nostri prodotti”.

Proprio Square Enix, una delle software house più importanti al mondo, è tra i sostenitori che hanno permesso ad Atlas di raccogliere un finanziamento di $6 milioni. Tra gli altri ci sono Shrapnel, Contango, Gaingels, GFR Fund e New Renaissance Ventures, solo per citarne alcuni.

“Le grandi case di produzione si concentrano spesso sui vantaggi che questa tecnologia può offrire in termini di tempo e costi, mentre gli studi più piccoli potrebbero essere interessati a esplorare nuovi giochi ed esperienze,” ha spiegato James. “Vorrei però sottolineare che la nostra tecnologia ha l’obiettivo fondamentale di arricchire l’intuizione creativa dei designer”.

Un’evoluzione etica


James ha sottolineato l’importanza di costruire la tecnologia IA su dati di apprendimento ottenuti eticamente, dando priorità alla privacy e alla protezione della proprietà intellettuale.

“Atlas ha completato il suo addestramento facendo uso esclusivamente dei propri dati, evitando l’utilizzo di set di dati provenienti da altri sviluppatori di giochi. Questo processo è stato eseguito mediante una tecnica di codifica in cui viene impiegato solo un numero limitato di elementi anziché una grande quantità”.

“Questa caratteristica è preziosa poiché consente di isolare questi modelli in modo che, se la tua proprietà intellettuale specifica sta per sviluppare un generatore di Intelligenza Artificiale dedicato al tuo gioco, diventa effettivamente il tuo modello di IA esclusivo, inaccessibile ad altri”, ha proseguito James. “Nessuno sarebbe in grado di ottenere risultati identici a meno che non disponesse della tua proprietà intellettuale come input in tale processo”.

La piattaforma Atlas è stata costruita seguendo anche le Linee guida etiche dell’Unione Europea per un’Intelligenza Artificiale affidabile, che eleva i principi di trasparenza, privacy, supervisione e inclusione.

“Credo che sia importante costruire con questo tipo di principi in mente perché vediamo ovunque quanto questo diventi importante, specialmente in un’industria come quella del gioco, in cui la proprietà intellettuale è così critica”, ha concluso James.

Guardando al futuro, infine, il CEO ha dichiarato di essere ottimista ed è certo che Atlas evolverà in modo significativo, con l’obiettivo di includere una gamma più ampia di strumenti alimentati da Intelligenza Artificiale per semplificare compiti complessi come la modellazione 3D e la codifica.

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