L’attesissimo GTA VI integrerà una criptovaluta in-game? Ecco la situazione

Lucio Prosperi
| 3 min read

 

Grand Theft Auto (GTA) VI, uno dei videogame più attesi di sempre e nuovo capitolo di una saga da record, dovrebbe vedere la luce nel corso del 2024 (al momento una data ufficiale non c’è ancora). Avrà al suo interno delle nuove criptovalute?

Rockstar Games, lo sviluppatore di GTA, solo pochi giorni fa ha annunciato che mostrerà a dicembre il primo trailer di presentazione. Non stiamo nella pelle!

Da qualche tempo, tra l’altro, circolano alcune voci che GTA VI potrebbe integrare una criptovaluta in-game o permettere di scambiare NFT. Cerchiamo di capire insieme se si tratta semplicemente di voci di corridoio o se c’è del fondamento.

Grand Theft Crypto?


Cominciamo smorzando subito l’entusiasmo e riportando una dichiarazione di John Montague, un avvocato della Florida specializzato in beni digitali, che ha suggerito che l’incertezza normativa negli Stati Uniti impedirà con ogni probabilità a qualsiasi software house di utilizzare le criptovalute in un videogame.

Ecco la dichiarazione di Montague: “L’ambiguità normativa, al momento, impedisce agli sviluppatori di giochi di entrare nello spazio delle crypto, cosa che ritengo molto sensata, almeno finché non si raggiunge una maggiore chiarezza.”

“C’è un’ampia area legale “grigia”, che ritengo sia piuttosto consistente anche per una potenza come Rockstar Games che – ha proseguito l’avvocato – la costringe a pensare molto bene prima di includere qualsiasi tipo di criptovaluta nei propri giochi o addirittura a emetterne una propria”.

“L’attuale titubanza di Rockstar Games – ha continuato Montague – è probabilmente motivata dalla preoccupazione per potenziali responsabilità legali, in particolare a causa dell’atteggiamento assertivo recentemente assunto dalla Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente di regolamentazione finanziaria degli Stati Uniti”.

Inoltre, Montague “comprende la scelta di Rockstar Games di adottare un approccio più cauto, perché il bilanciamento tra rischio e ricompensa potrebbe non essere favorevole per gli azionisti”.

In altre parole, la società sembra voler andare coi piedi di piombo prima di prendere decisioni che potrebbero comportare rischi legali o finanziari significativi, preferendo un approccio più prudente per preservare gli interessi degli investitori.

C’è però la possibilità di un cambiamento di prospettiva che potrebbe aprire scenari alternativi…

Un modo per superare l’ostacolo


Nel luglio 2019, la SEC ha scritto una lettera agli sviluppatori del crypto-game Pocket Full of Quarters. In quel contesto temporale specifico, la Divisione dei Servizi Aziendali ha comunicato che, solo in quell’occasione, non avrebbe proposto azioni di esecuzione alla Commissione.

Questa, per Montague, è una lettera di non opposizione e potrebbe essere rilevante nel caso di Rockstar Games. La SEC ha suggerito che i token in-game a prezzo fisso non sono titoli perché non vengono utilizzati per investimenti ma per utilità di gioco.

Pertanto, ha detto l’avvocato, “questo potrebbe essere un elemento determinante nelle considerazioni normative”.

C’è però un “ma” che potrebbe portare Rockstar Games a non inserire alcuna criptovaluta in GtA VI ed è legato al prezzo.

Nel contesto della DeFi (Finanza Decentralizzata) e delle criptovalute a fluttuazione libera, il prezzo di tali asset è spesso determinato dal mercato in modo dinamico, senza essere ancorato a un valore fisso.

Considerando l’evoluzione della DeFi e la natura volatile delle criptovalute, la pratica del fissaggio del prezzo potrebbe non essere rilevante o necessaria.

Inoltre, tale approccio comporterebbe solo costi aggiuntivi di sviluppo, API e spese per gli sviluppatori di giochi che integrano strutture tokenomiche.

In conclusione, allo stato attuale delle cose, data l’incertezza normativa attorno agli oggetti in-game nei principali mercati, tra cui gli Stati Uniti, il Giappone, la Cina e la Corea del Sud, sembra improbabile che GTA VI includa criptovalute in-game.

Ma Rockstar Games è abituata a sorprendere gli appassionati di videogiochi. E quindi potrebbe sorprenderli anche questa volta…

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