Due commissari della SEC su cinque hanno votato contro l’approvazione dell’ETF Spot su Bitcoin

Christian Boscolo
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Dopo anni di rifiuti, la Securities Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha finalmente approvato l’ETF Spot su Bitcoin. Anche se l’approvazione era data per scontata, la votazione non lo è stata affatto.

Il voto della commissione è stato infatti reso pubblico tramite il sito ufficiale della SEC e ha rivelato quali commissari hanno sostenuto Bitcoin.

Contro ogni aspettativa, il presidente della SEC Gary Gensler, noto per la sua posizione poco favorevole alle criptovalute, ha votato a favore dell’ETF, salvo poi precisare pubblicamente che le sue preoccupazioni rimangono intatte, e dimostrando così anche una bella dose di faccia tosta. Anche i commissari Hester Peirce e Mark Uyeda si sono uniti a Gensler nella scelta di approvare l’ETF Spot su Bitcoin,

Due commissari, tra cui Caroline Crenshaw e Jaime Lizárraga, hanno votato contro l’approvazione.

I commissari della SEC che hanno votato sull’ETF Bitcoin spot. Fonte: SEC

Le divisioni tra i commissari della SEC


Vale la pena notare che tra i commissari della SEC, Peirce ha espresso pubblicamente il suo sostegno al settore delle criptovalute, talvolta in disaccordo con la posizione dell’agenzia sugli asset digitali.

Nonostante il voto favorevole, Gensler è invece rimasto scettico nei confronti del settore, e lo ha ribadito in una dichiarazione raccolta subito dopo l’approvazione:

“Bitcoin è principalmente un bene speculativo e volatile che viene utilizzato anche per attività illecite, tra cui ransomware, riciclaggio di denaro, evasione delle sanzioni e finanziamento del terrorismo. Sebbene oggi abbiamo approvato la quotazione e la negoziazione dell’ETF Spot su BTC, non abbiamo approvato o appoggiato il Bitcoin”, ha dichiarato Gensler.

D’altro canto, Peirce ha accusato la Commissione di aver perso un’opportunità per non aver approvato prima Bitcoin:

“Abbiamo sprecato un decennio per fare il nostro lavoro. Se avessimo applicato lo standard che utilizziamo per gli altri ETP basati sulle materie prime, avremmo potuto approvare questi prodotti anni fa, ma ci siamo rifiutati di farlo finché un tribunale non ha scoperto il nostro bluff”, ha rivelato Pierce.

Da parte sua, Crenshaw ha giustificato il suo voto contrario indicando la concentrazione del mining come un problema critico e che potrebbe portare a una manipolazione del mercato.

Genesi dell’approvazione dell’ETF spot


A rendere possibile l’arrivo di un ETF Spot, dopo i continui rifiuti della SEC, ci è voluta una sentenza del tribunale, in particolare quella che si espressa nel merito del rifiuto della SEC a Greyscale. Anche Gensler ha del resto ammesso che si è trattato di una approvazione obtorto collo,  dovuta esclusivamente alla sentenza.

Come avevamo suggerito questa mattina, il prezzo di Bitcoin non ha reagito immediatamente al momento dell’approvazione, perché la notizia era stata ampiamente prezzata dal mercato.

La risalita di BTC è invece arrivata con il debutto sul mercato degli ETF, che costringeranno i gestori ad acquistare BTC sul mercato a garanzia. La legge delle domanda e dell’offerta farà il resto.

Nel momento in cui scriviamo Bitcoin ha riagganciato quota 48.000 euro. Tutto il resto è noia…

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