È guerra aperta sulle commissioni degli ETF Spot su BTC

Aniello Raul Barone
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Con l’avvicinarsi dell’approvazione dei primi ETF Bitcoin spot, le società emittenti hanno iniziato a competere tra loro per acquisire un vantaggio iniziale e catturare l’interesse degli investitori. In questo caso specifico, il campo di battaglia è quello delle commissioni sugli ETF.

A posizionarsi meglio è stata Fidelity, che ha fissato una commissione dello 0,39%, altamente competitiva rispetto a quelle della concorrenza, mentre Invesco/Galaxy ha preferito annunciare l’esenzione dal pagamento delle commissioni per i primi sei mesi di attività (e per i primi 5 miliardi di dollari di patrimonio detenuto), seguita però da una commissione dello 0,59%.

L’analista Eric Balchunas di Bloomberg ha anche previsto che, secondo un recente rapporto di Fortune, molto probabilmente BlackRock fisserà la sua commissione allo 0,47%.

L’introduzione di un ETF Bitcoin spot è stata a lungo anticipata come una porta d’ingresso per attirare gli investitori tradizionali nel volatile settore delle criptovalute, a cominciare dai trader fino ai gestori patrimoniali.

Le precedenti richieste di ETF Bitcoin spot sono state respinte dalla SEC a causa delle preoccupazioni legate all’immaturità del mercato di Bitcoin e ai potenziali rischi di manipolazione.

Tuttavia, dopo che Grayscale, un importante gestore di criptovalute, ha vinto una causa cruciale contro l’agenzia nel 2023, la SEC ha segnalato la sua intenzione di aprire le porte a questo strumento d’investimento che segue il prezzo di Bitcoin.

Sono 12 le società emittenti in competizione per l’approvazione dell’ETF Bitcoin spot


Attualmente sono 12 gli emittenti in lizza per l’approvazione dell’ETF spot su Bitcoin, tra cui giganti del settore come BlackRock, Fidelity, Grayscale e Franklin Templeton.

A fine dicembre, la SEC ha chiesto agli emittenti di presentare le revisioni finali delle loro domande entro la fine dell’anno, aprendo potenzialmente la strada a un lancio già il 10 gennaio, termine ultimo per la decisione della SEC sul primo richiedente in linea, ARK/21Shares.

Man mano che gli emittenti perfezionano le loro richieste, ulteriori dettagli sul funzionamento di questi ETF vengono messi a fuoco. Una questione fondamentale riguarda il modello di rimborso che adotteranno le società emittenti.

Gli ETF si basano tipicamente su partecipanti autorizzati e investitori istituzionali che creano o riscattano singole azioni del fondo attraverso un sistema di arbitraggio che mantiene il prezzo dell’ETF vicino al valore dell’attività sottostante. Tuttavia, gli ETF Bitcoin presentano una sfida unica.

Invece di consentire ai partecipanti autorizzati di acquistare o ricevere direttamente Bitcoin dalla società emittente, la SEC ha incoraggiato un modello basato sul denaro contante che attribuisce la responsabilità dell’acquisto e della vendita di Bitcoin alla società emittente. Questo riflette la riluttanza dell’agenzia a coinvolgere i broker-dealer nelle transazioni di Bitcoin.

Nei documenti aggiornati del 29 dicembre, Fidelity, Galaxy/Invesco, WisdomTree, Valkyrie e BlackRock hanno reso noti i primi partecipanti autorizzati con cui collaboreranno.

Fidelity e WisdomTree hanno nominato Jane Street Capital, una società di trading a carattere riservato nota per aver assunto il fondatore di FTX Sam Bankman-Fried.

BlackRock e Galaxy/Invesco, una partnership tra la società di criptovalute Mike Novogratz e la società di gestione di investimenti tradizionale, hanno nominato JPMorgan e Virtu, una società di market-making. Valkyrie ha nominato Jane Street e Cantor Fitzgerald.

Bitcoin crolla dell’8% dopo le voci sul ritardo dell’ETF


Nella giornata di ieri, mercoledì 2 gennaio,  Bitcoin è crollato fino a 40.000 dollari dopo che un rapporto di Matrixport ha affermato che la SEC è pronta a respingere le richieste di ETF Bitcoin spot per questo mese.

“Matrix on Target prevede un rifiuto a gennaio per gli ETF Bitcoin Spot da parte della SEC, avvertendo i trader di coprire l’esposizione lunga”, ha scritto la società in un recente post su X (ex Twitter).

“Con lo scetticismo del presidente della SEC Gensler nei confronti delle criptovalute, si prevede un potenziale calo del prezzo del Bitcoin del -20% al momento del rifiuto dell’ETF, anche se le prospettive per la fine del 2024 restano positive”.

 

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