Hong Kong lancia una Task Force per far decollare il Web3

Gaia Rossi
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Hong Kong

Il governo di Hong Kong ha compiuto un altro importante passo avanti per diventare un hub di riferimento per le crypto e la tecnologia blockchain.

È stata istituita la Web3 Development Task Force, un gruppo dedicato alla promozione della crescita del settore Web3 con un forte focus sullo sviluppo etico. Questa iniziativa è stata annunciata dal segretario finanziario di Hong Kong, Paul Chan, durante la presentazione del bilancio 2023-24.

La task force è composta da 15 professionisti del settore e 11 funzionari governativi di spicco, tra cui lo stesso Paul Chan. Inoltre vi sono 15 membri non ufficiali, tra cui esperti del settore. La task force avrà un periodo di due anni per portare avanti il proprio lavoro, che mira a fornire raccomandazioni sullo sviluppo sostenibile e responsabile del Web3.

Paul Chan ha dimostrato un forte sostegno verso le crypto e la tecnologia blockchain, oltre ad affermare che Hong Kong deve cogliere “l’opportunità d’oro” rappresentata dal Web3.

Inoltre ha riferito che Hong Kong sta puntando ad essere un leader nello sviluppo innovativo, attraverso la creazione di nuovi modelli applicativi e l’attrazione di aziende di alto livello e talenti di spicco, al fine di costruire un ecosistema fiorente.

E la presenza di leader e professionisti di settore all’interno della task force sarà fondamentale per raggiungere questo obiettivo.

Hong Kong invita Coinbase a stabilirsi nella città


L’impegno di Hong Kong nel settore crypto sta già dando risultati concreti. Al momento oltre 80 aziende legate agli asset virtuali hanno mostrato interesse a stabilirsi nella città da quando il governo ha annunciato la propria policy sugli asset virtuali nell’ottobre 2022.

Inoltre il governo stesso sta promuovendo attivamente la regione come una destinazione ideale per le società crypto.

Recentemente, Johnny Ng, membro del Consiglio legislativo di Hong Kong, ha invitato le piattaforme di trading di asset virtuali globali a considerare l’opzione di stabilirsi a Hong Kong e richiedere una licenza di fornitore di servizi di asset virtuali. Questo invito è arrivato in seguito all’azione legale intrapresa dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti contro Coinbase, una delle più grandi piattaforme di trading crypto.

Ha dichiarato in un tweet:

“Con la presente invito a dare il benvenuto a tutti gli operatori globali di trading di asset virtuali, tra cui Coinbase, a venire a Hong Kong per la richiesta di piattaforme di trading ufficiali e per ulteriori piani di sviluppo”.

Hong Kong ha anche introdotto un nuovo quadro normativo per le crypto, consentendo agli investitori al dettaglio di negoziare gli asset virtuali. E questa apertura ha già attirato l’attenzione di importanti società del settore.

Circle guarda a Hong Kong


Ad esempio Circle, l’emittente della stablecoin USDC, ha dichiarato che sta monitorando attentamente le policy di Hong Kong in materia crypto.

Inoltre Jeremy Allaire, CEO di Circle, ha riferito che la crescita dei mercati digitali si sta concentrando sempre di più in Asia, e ciò che sta accadendo a Hong Kong potrebbe rappresentare “un indicatore di come questi mercati cresceranno nella Grande Cina”.

 

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