La Biblioteca Vaticana lancia il progetto NFT per la conservazione dei beni culturali

Aniello Raul Barone
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Biblioteca Vaticana lancia progetto NFT

Lunedì la Biblioteca Apostolica Vaticana ha rivelato l’intenzione di ampliare l’adozione del Web3 concedendo NFT (Non-Fungible Token) non trasferibili a coloro che sostengono le sue collezioni di manoscritti.

Il progetto, che è ancora in fase sperimentale, al momento è limitato ai soli donatori italiani che sostengono la Biblioteca Apostolica Vaticana.

La Biblioteca, che possiede un’enorme collezione di antichi documenti manoscritti e libri stampati, ha rilasciato informazioni sul programma attraverso un comunicato ufficiale.

Gli italiani che promuoveranno il progetto NFT sui loro profili social media fino al 16 luglio riceveranno un “NFT d’argento“. Questo NFT permette di accedere a una collezione unica di immagini ad alta risoluzione che ritraggono 15 manoscritti della biblioteca.

Nel frattempo, coloro che effettueranno una donazione riceveranno un “NFT d’oro” per accedere a tutte le immagini ad alta risoluzione dei manoscritti della selezione.

Questo esperimento potrebbe anche ampliarsi ulteriormente in futuro permettendo alle persone di esplorare la Biblioteca in maniera virtuale, attraverso la tecnologia immersiva XR (extended reality).

La Biblioteca Apostolica si trova all’interno della Città del Vaticano, in un edificio che risale alla fine del XVI secolo.

La trasformazione digitale della Biblioteca Vaticana per un mondo moderno


Con il suo nuovo progetto Web3, la Biblioteca Apostolica Vaticana continua la sua missione secolare di sensibilizzazione del pubblico.

Fondata nel XIV secolo, la Biblioteca ha radici che risalgono al IV secolo e fa parte della vasta collezione di documenti storici della Chiesa cattolica.

Questo progetto è il segno del continuo impegno della Biblioteca a rendere accessibili i suoi antichi tesori a un pubblico più vasto.

Nel 2020, il Vaticano ha presentato un sito web modernizzato per la sua biblioteca. Questo aggiornamento ha migliorato le funzioni di ricerca e semplificato l’accesso ai tesori digitalizzati.

Gli utenti possono ora esplorare riproduzioni ad alta risoluzione di manoscritti, materiali d’archivio, monete, medaglie e persino incunaboli – opere europee stampate prima del XVI secolo.

La Biblioteca Vaticana accenna a esperienze di realtà immersiva con la spinta del Web3


In futuro, la Biblioteca Vaticana ha accennato alla possibilità di consentire tour della Biblioteca stessa in realtà virtuale o aumentata (AR-VR). Il prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, padre Mauro Mantovani, questa settimana ha dichiarato:

“Credo che il nostro patrimonio richieda un’attenzione particolare e una dedizione mirata alla conservazione e alla promozione”.

La partnership con il colosso giapponese NTT DATA


Il Vaticano ha dichiarato di aver stretto una partnership con il gigante tecnologico giapponese NTT DATA per sfruttare il Web3 e costruire una comunità online più forte. Il progetto mira a collegare la Biblioteca con i suoi sostenitori attraverso questo approccio.

L’anno scorso NTT ha rivelato l’intenzione di investire pesantemente nell’infrastruttura Web3, con un impegno fino a 4 miliardi di dollari. L’azienda si sta inoltre tuffando nel settore delle criptovalute con una filiale che mira a lanciare il proprio wallet di criptovalute entro la fine del 2024.

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