La blockchain di Cardano ha arginato un tentativo di furto: i vostri fondi sono al sicuro?
La blockchain di Cardano è riuscita a evitare un attacco DDoS che cercava di rubare i token depositati nei pool di staking. Tutto è avvenuto senza alcun impatto significativo sul normale funzionamento della rete. L’attacco sarebbe avvenuto martedì.
Gli attacchi tramite Distributed Denial of Service (DDoS) sono molto più frequenti di quanto si possa pensare ecomportano l’inondazione di un server (o della blockchain in questo caso) con un massiccio traffico di spam; questo provoca il blocco delle transazioni degli utenti.
Il CTO di FluidTokens, conosciuto in rete con lo pseudonimo ElRaulito, ha riferito che l’attacco è iniziato nel blocco 10.487.530 di Cardano e che ogni transazione ha eseguito un totale di 194 smart contract.
Per ogni transazione, l’attaccante ha speso 0,9 ADA, riempiendo ogni riga del blocco con più transazioni nel tentativo di stressarlo.
Philip Disarro, fondatore di Anastasia, un protocollo di sviluppo di Cardano, ha dichiarato che il DDoS poteva essere rapidamente fermato annullando le credenziali dell’attaccante.
È interessante notare che questa procedura è servita anche a esporre i fondi dell’aggressore, e Phil ha commentato le reti:
“Il DDoSer ha interrotto il suo attacco dopo aver letto il mio tweet, nel tentativo di proteggere i suoi fondi. Purtroppo è arrivato troppo tardi e il saccheggio dei suoi fondi è già in corso“.
Se c’è una cosa di cui Cardano ha voluto vantarsi nel corso degli anni, è stata la difficoltà incontrata dagli attacchi che vogliono interrompere il funzionamento della rete. Sembra che ora la storia si sia ripetuta.
Cardano (ADA) non riesce a invertire la pressione al ribasso
Il token ADA si trova in una situazione complessa. È, insieme a Ripple, l’unico tra i 10 grandi token ad accumulare un valore negativo nel corso dell’anno.
In particolare, questa criptovaluta è scesa del -34,70% quest’anno, con una capitalizzazione di circa 13,9 miliardi di dollari. Il miglior record dell’anno è stato raggiunto l’11 marzo, quando ha chiuso la sessione a 0,77 dollari.
Cardano ha anche uno dei più grandi pullback dai massimi dell’ATH. Questi massimi sono stati raggiunti il 2 settembre 2021 a 3,09 dollari, che rispetto a oggi rappresenta un calo inferiore al -87%.
Non sorprende quindi che l’analista Adewale Olarinde abbia recentemente dichiarato che 3,31 milioni di indirizzi (il 74% del totale) sono “out of money”. In altre parole, in perdita.
Dal grafico si può notare che, al momento, le medie mobili a 50, 100 e 200 giorni sono state completamente rotte. Questo fa già pensare a un contesto piuttosto complicato:
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Nel caso dell’indicatore RSI, sembra che stiamo assistendo a un leggero rimbalzo dopo aver toccato i livelli di ipervenduto, anche se per il momento questo non ha portato a grandi cambiamenti nel prezzo.
Notiamo che il MACD ha incrociato al rialzo il segnale, che se consolidato potrebbe finire per essere un primo faro di speranza per Cardano
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In ogni caso, se vogliamo credere in un serio tentativo di ripresa, la prima cosa che si richiede ad ADA è la rottura della resistenza a 0,50 dollari. L’estensione di Fibonacci mostra che questo è un punto cruciale prima di raggiungere la vera sfida a 0,58 dollari.
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Quali fattori possono aiutare la ripresa di ADA?
Anche se la situazione di Cardano è complessa, ciò non significa che non abbia la possibilità di invertire la rotta e tornare a essere una delle migliori crypto su cui investire.
Alcuni lanci recenti, come SundaeSwap V3, sono riusciti ad attirare l’interesse di analisti e investitori grazie alle loro performance. Nel caso citato, ad esempio, il programma è stato visto eseguire fino a 35 transazioni al secondo.
Se estrapoliamo questo dato a un conteggio di 24 ore, parliamo di 907.200 transazioni al giorno.
Il creatore e portabandiera di Cardano, Charles Hoskinson, si occupa di incoraggiare tutti i seguaci di questo progetto sulle reti. A tal fine, ci fornisce regolarmente le ultime notizie sull’argomento.
Una di queste è stata l’imminente hard fork battezzata “Chang“. Si tratta di un importante aggiornamento che dovrebbe arrivare entro la fine di giugno o l’inizio di luglio. Tra le altre cose, questo aggiornamento porterà nuove funzionalità e, soprattutto, importanti miglioramenti al funzionamento di Cardano.
Per non parlare dei progressi che la rete sta facendo nel campo della governance decentralizzata. Cardano ritiene che il potere decisionale della comunità sia essenziale per la lealtà e l’insediamento a lungo termine, quindi sta lavorando a nuove formule di partecipazione che includono, ad esempio, rappresentanti decentralizzati (dReps) che contribuiranno a plasmare la direzione dell’ecosistema.
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