Edward Snowden e Elon Musk contro l’intelligenza artificiale di ChatGPT: spia gli utenti

Christian Boscolo
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L’ex analista di intelligence Edward Snowden, che in passato ha lavorato per la CIA e l’NSA ed è famoso per la divulgazione dei programmi di sorveglianza di massa segreti del governo USA che hanno generato uno scandalo nel 2013, si è espresso duramente nei confronti di alcuni membri importanti di ChatGPT, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale creato da OpenAI.

In particolare, Snowden ha criticato duramente la nomina di Paul M. Nakasone nel comitato direttivo dell’azienda.

Nakasone è un generale in pensione e un personaggio chiave della divisione di cyberspionaggio degli Stati Uniti. Ha lasciato l’NSA a febbraio, dopo aver ricoperto il ruolo di direttore dell’agenzia e di capo del Cyber Command statunitense. Si tratta quindi di un profilo che, può sollevare alcuni dubbi logici sulla neutralità di ChatGPT.

Edward Snowden, ex agente della CIA americano ora in esilio in Russia dopo lo scandalo del 2013- Fonte: Archivio

Snowden ne è addirittura convinto e ha commentato sui social media:

Non fidatevi mai di OpenAI o dei suoi prodotti. Si sono tolti completamente la maschera […] C’è solo una ragione per nominare un dirigente della NSA nel loro consiglio di amministrazione. Si tratta di un tradimento deliberato e calcolato dei diritti di ogni persona sulla Terra“.

Dal canto suo ChatGPT ha giustificato l’ingresso di Nakasone nel Board come un successo e un passo avanti per migliorare i benefici derivanti dall’intelligenza artificiale. Le parole di Bret Taylor, presidente del consiglio di amministrazione di OpenAI:

L’intelligenza artificiale ha il potenziale per avere enormi impatti positivi sulla vita delle persone, ma può raggiungerlo solo se queste innovazioni sono costruite e distribuite in modo sicuro […] L’impareggiabile esperienza del generale Nakasone in aree come la cybersicurezza aiuterà a guidare OpenAI nel raggiungimento della sua missione e garantire che l’intelligenza artificiale generale porti benefici a tutta l’umanità“.

Musk ha minacciato di porre il veto su Apple per il possibile spionaggio tramite ChatGPT


L’annuncio dell’accordo raggiunto tra Apple e ChatGPT per l’integrazione di quest’ultimo in iOS, iPadOS e macOS ha destato parecchio scalpore. Come sempre, le opinioni sono polarizzate in due schieramenti contrapposti.

Alcuni ritengono che due potenze tecnologiche come Apple e OpenAI possano solo fare bene allo sviluppo della tecnologia. Mentre alcuni personaggi di spicco, come Elon Musk, hanno subito criticato la partnership evidenziandone i rischi:

Se Apple integrerà OpenAI a livello di sistema operativo, i dispositivi Apple saranno banditi dalle mie aziende […] Si tratta di una violazione della sicurezza inaccettabile. I visitatori dovranno lasciare i loro dispositivi Apple alla porta, dove saranno conservati in una gabbia di Faraday“.

Musk ha voluto rendere chiara la sua posizione anche attraverso un divertente meme pubblicato su X:

Da parte loro, sia OpenAI sia Apple hanno dichiarato che la privacy degli utenti è al sicuro quando si utilizza ChatGPT all’interno di Siri. In base agli accordi raggiunti tra le parti, OpenAI non potrà memorizzare le richieste degli utenti e tutti gli indirizzi IP saranno nascosti.

Vale la pena ricordare che Musk è stato uno dei fondatori originari di OpenAI e che, dopo la sua partenza, ha criticato fortemente la direzione intrapresa dall’azienda.

Quella che in origine era stata concepita come una fondazione senza scopo di lucro ha finito per diventare l’azienda di intelligenza artificiale più famosa del mondo e con fatturati da capogiro.

Questo ha portato il proprietario di Tesla a intraprendere un’azione legale contro il top management, guidato da Sam Altman, con l’idea di riportare il progetto alla sua essenza originale.

Altre controversie sull’intelligenza artificiale


Il ricercatore e saggista di origine libanese Nassim Nicholas Taleb è un’altra voce autorevole mette in dubbio le reali capacità di ChatGPT.

Lo scrittore è noto per i suoi lavori sul rischio, l’incertezza e la probabilità, ed è particolarmente famoso per aver scritto una serie di libri noti come “Incerto o Cigno nero“, che esplorano il concetto di incertezza e il suo impatto sulle decisioni umane e sui sistemi economici.

Nassim Nicholas Taleb ha avuto un impatto significativo non solo nella finanza, ma anche in una vasta gamma di campi, inclusi la filosofia, l’economia e la teoria dei sistemi complessi. – Fonte: Archivio

A suo avviso problema principale è che sempre più persone abbracciano l’IA come fosse un oracolo inconfutabile.

Pochi esercitano uno spirito critico sulle risposte che fornisce e questo potrebbe essere estremamente pericoloso in un prossimo futuro.

In fin dei conti, sempre più persone delegano molti aspetti della propria vita questo tipo di soluzioni software: ma cosa succederebbe se l’intelligenza artificiale prendesse una decisione sbagliata o fornisse una soluzione imprecisa con gravi conseguenze per l’uomo?

Un altro motivo di aspro dibattito è quello del copyright. Diverse associazioni di scrittori, sceneggiatori e giornalisti hanno intrapreso azioni legali contro il software per l’uso non autorizzato delle loro opere. Si va dal celebre George RR Martin, creatore della saga di “Game of Thrones”, al New York Times.

Tuttavia, va anche detto che alcune aziende hanno collaborato attivamente con OpenAI, consentendo l’uso gratuito dei loro contenuti. È il caso, ad esempio, del gruppo editoriale Axel Springer, proprietario di testate come Business Insider e Autobild.

Di certo è chiaro che, in un’epoca in cui possiamo trovare persino criptovalute basate sull’intelligenza artificiale, è necessario garantire garantire prima di tutto la sicurezza.

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