L’halving si fa sentire: Le società di mining segnano un calo della produzione di BTC

Gaia Tommasi
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Bitcoin

Le società di mining quotate in borsa hanno segnato un calo della produzione di Bitcoin durante il mese di aprile, riportando una diminuzione compresa tra il 6% e il 12%  dopo l’halving.

Secondo un report di The Miner Mag, tutti i grandi miner del settore, tra cui Bitfarms, Cipher, CleanSpark, Core Scientific, Riot e Terawulf, sono stati colpiti. Il report afferma anche che le fees già alte del mercato di Bitcoin hanno attenuato l’impatto dell’halving sulle aziende.

 

Hut 8 – La produzione di Bitcoin crolla del 36%


BTC

Hut 8, una delle principali società di mining di Bitcoin del Nord America, ha riportato un forte calo della produzione nel mese di aprile.

Secondo un aggiornamento mensile rilasciato lunedì, la società ha minato 148 BTC con la sua infrastruttura di mining durante il mese di aprile, segnando una diminuzione del 36% rispetto al mese marzo. La diminuzione ha portato a un hashrate realizzato di 3,44 EH/s. Si tratta di un forte calo del 51% rispetto al picco di 6,27 EH/s raggiunto nel mese di dicembre dopo la fusione con USBTC.

L’evento dell’halving ha avuto il suo impatto, ma Hut 8 attribuisce il calo della produzione principalmente al trasferimento dei propri miner  dai siti di Kearney e Granbury. Questi siti erano stata acquistati da Marathon a dicembre e nel mese di febbraio la società ha accelerato lo sgombro, provocando delle interruzioni nelle operazioni di mining di Hut 8.

Per ridurre i tempi di inattività, l’amministratore delegato di Hut 8, Asher Genoot, ha dichiarato che il team è riuscito a rimuovere con successo più di 25.000 miner su 440 pallet in soli otto giorni durante il mese di aprile.

I miner trasferiti dai siti di Kearney e Granbury hanno ora una nuova casa nel sito di Salt Creek, in Texas, che vanta una capacità energetica di 63 megawatt. La nuova sede è diventata operativa nel giro di tre mesi dall’inizio dei lavori.

Inoltre, Hut 8 ha riferito che la sua capacità totale di auto-mining, hosting e gestione dell’energia è aumentata a oltre un gigawatt in aprile. La crescita è dovuta in gran parte all’attivazione di un sito da 215 megawatt nella contea di Ward, in Texas, per conto di Ionic Digital, emersa dal caso di bancarotta del Chapter 11 di Celsius.

I miner di Bitcoin regolano le operazioni dopo l’halving


L’halving di Bitcoin del 20 aprile, che ha dimezzato le ricompense per i miner da 6,25 BTC a 3,125 BTC (circa 180.600 dollari al momento), ha spinto i miner come Riot Platforms ad aggiustare le proprie operazioni.

Secondo alcuni esperti, potrebbe essere all’orizzonte un forte deflusso di Bitcoin da parte dei miner nei mesi successivi all’halving.

Markus Thielen, responsabile della ricerca di 10x Research, ha stimato che i miner di Bitcoin potrebbero liquidare ben  5 miliardi di dollari di BTC. Ma secondo l’analisi del gestore patrimoniale CoinShares alcune società come Riot, TeraWulf e CleanSpark sembrano essere in una buona posizione per far fronte a questa sfida.

 

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