Perché il mercato crypto è in rosso dopo l’ETF Spot su Bitcoin?

Christian Boscolo
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L’introduzione di un ETF (Exchange-Traded Fund) spot su Bitcoin era vista da molti come un potenziale catalizzatore per l’aumento del prezzo del Bitcoin. Una previsione che si è però rivelata affrettata visto che il prezzo di BTC, dal momento dell’approvazione al 10 gennaio, risulta in flessione.

Il grafico di CoinMarketCap è inequivocabile. Dall’approvazione dell’ETF, ultimo picco verde a 46.7000, BTC è sceso fino ai 40.700 dollari di oggi, perdendo 7mila dollari in 12 giorni.

Una situazione complicata che ha preso in contropiede gli investitori, ormai certi che il prezzo di BTC sarebbe schizzato alle stelle. Del resto il 2024 porta in dote anche l’halving di BTC e questo avrebbe potuto innescare una vera tempesta perfetta per la valuta creata da Satoshi Nakamoto.

Eppure, a guidare questo calo di BTC possono esserci diverse ragioni. Vediamole insieme.

Perché BTC è in calo dopo l’approvazione dell’ETF Spot?


Aspettative già Prezzate

Il mercato potrebbe aver già “prezzato” l’introduzione dell’ETF spot nel prezzo del Bitcoin prima del suo lancio. Questo significa che gli investitori avevano già acquistato Bitcoin in anticipazione dell’evento, portando a un aumento del prezzo prima del lancio dell’ETF e successivamente a una vendita una volta che l’evento si è verificato.

Senza contare che gli emittenti avranno certamente fatto scorta di BTC per fronteggiare i primi acquisti, facendo salire ulteriormente il prezzo di Bitcoin.

Fattori di Mercato Esterni

Il prezzo di Bitcoin può essere influenzato da una varietà di fattori esterni, come la condizione economica globale, la politica monetaria delle banche centrali (es. tassi di interesse, inflazione), e il sentimento generale del mercato.

A preoccupare i mercati in questi mesi è soprattutto la Cina. Il Paese sta attraversando un periodo di deflazione, ovvero il calo del livello generale dei prezzi opposto all’inflazione ma combinata a una crescita debole. Le pressioni deflazionistiche si sono aggravate ad ottobre, quando i prezzi al consumo sono tornati sotto lo zero e il calo dei costi di produzione si è accentuato, segno che l’economia reale ha bisogno di maggiori stimoli per sostenere la crescita.

Realizzazione di Profitti

Gli investitori che hanno acquistato Bitcoin a prezzi più bassi potrebbero aver deciso di realizzare i profitti dopo il lancio dell’ETF, portando a una pressione di vendita sul mercato.

Bisogna preoccuparsi?


Al momento la situazione è sotto controllo. I cali degli ultimi mesi sono sempre stati momentanei, con BTC e il resto delle crypto che hanno quasi sempre recuperato le perdite. Di certo il mercato è altamente volatile e la congiuntura economica poco favorevole, ma Bitcoin non ha nulla da temere.

L’effetto ETF che ha portato BTC fino ai 46mila dollari si farà risentire nei prossimi mesi, trascinando anche le altcoin. Quest’ultime sono però ancora sotto il tiro della SEC, quindi è bene fare molta attenzione.

Al netto di qualche realizzo, documentato anche grazie alla trasparenza della blockchain, siamo certi che il mercato tornerà ad avere slancio nei prossimi mesi.  Questa pausa di riflessione potrebbe anche essere un tentativo di accumulo in vista del prossimo halving di BTC che dimezzerà le ricompense per i miners e renderà Bitcoin ancora più raro.

Anche se la portata degli halving si riduce ogni volta, è lecito aspettarsi un aumento di prezzo come si è sempre verificato in passato.

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