Ripple potrebbe perdere la battaglia legale con la SEC? A dirlo è proprio lui…

Christian Boscolo
| 2 min read

Ripple continua a essere sotto pressione per la causa in corso con la SEC, ormai giunta alle battute finali. Una sconfitta potrebbe danneggiare non solo XRP ma anche ripercuotersi sull’intero mercato delle crypto, già provato dalle vicissitudini di FTX.

Che cos’è Ripple?

Fondata nel 2012, Ripple è una tecnologia per il pagamento in criptovalute pensata per il business. Mira infatti a fornire un modo rapido, sicuro ed efficiente per effettuare pagamenti in tutto il mondo. I suoi vantaggi includono basso costo, velocità, scalabilità e una bassa impronta di carbonio.

Ripple sta affrontando una dura battaglia legale con la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. La SEC ha infatti intentato una causa contro Ripple, sostenendo che la società ha violato le leggi federali sui titoli. In soldoni, la SEC sostiene che il token XRP non sia un criptovaluta ma un titolo azionario a tutti gli effetti, data la sua centralizzazione. 

La SEC ha dunque accusato Ripple di aver condotto una vendita di titoli non registrati da 1,3 miliardi di dollari. Se Ripple venisse ritenuta colpevole, potrebbe essere costretta a pagare una multa salatissima, inoltre XRP verrebbe classificato come titolo e soggetto alla regolamentazione della SEC.

Le opinioni su Ripple

Di recente, molti personaggi influenti del settore crypto hanno espresso la loro preoccupazione su Ripple. Uno di questi è Miles Jennings, Ex- Consigliere Generale della società di venture capital Andreessen Horowitz (a16z).  L’avvocato di A16z ha rivelato in un tweet di ritenere improbabile che Ripple possa vincere la causa contro la SEC. 

“È difficile analizzare, ma non esiste una teoria generale sulla sicurezza su cui il giudice possa pronunciarsi. Ci saranno solo decisioni basate sulle transazioni specifiche in cui Ripple si è impegnata e se l’XRP venduto in tali transazioni faceva parte di un contratto di investimento”.

Alternative Crypto

Una buona alternativa a XRP, anche in un’ottica di diversificazione del wallet, potrebbe essere il nuovo token IMPT. 
A poche settimane dall’inizio della prevendita, il token IMPT ha collezionato finanziamenti pari a 12 milioni di dollari.

La raccolta online degli investimenti è però solo il primo passo. IMPT.io punta infatti a trasformare radicalmente il settore del “carbon credit” ovvero la compensazione delle emissioni di CO2 emessa da privati e aziende.

IMPT fa appello agli investitori preoccupati per il degrado ambientale sostenendo iniziative “green” come la ricerca di energie rinnovabili e combattendo la deforestazione. Migliorare l’ambiente ed essere socialmente responsabili non è infatti in conflitto con la realizzazione di un profitto. Il principale contributo del progetto è proprio quello di evidenziare questa premessa, trasformandola in una realtà quotidiana per acquirenti, rivenditori e investitori.

Per essere coinvolti in questo nuovo processo completamente sostenibile, basta connettere un “Wallet”, ovvero il portafoglio digitale dove vengono custodite le criptovalute, all’indirizzo: impt.io. Qui sarà possibile acquistare i token IMPT tramite Etehreum o USDT.

Vai alla prevendita di IMPT

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.


 

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