Samsung investe in Beoble, l’app che punta a essere il WhatsApp del Web3

Lucio Prosperi
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Samsung, il gigante coreano delle telecomunicazioni e dell’elettronica, ha deciso di puntare su un’applicazione SocialFi. Si tratta di Beoble che, con estrema sintesi, potremmo definire come il WhatsApp del web3.

Una messaggistica decentralizzata e “gamificata”


Finora Samsung si è mossa in modo piuttosto discreto nell’universo Web3. Adesso però ha scelto di puntare su un progetto con un grande potenziale e tutti gli elementi per diventare un’applicazione di successo nel campo della messaggistica.

Il colosso sudcoreano, tramite la sua società Samsung Ventures Investment, fa infatti parte del pool di investitori dell’applicazione Beoble, una chat decentralizzata che consente agli utenti di comunicare tra loro guadagnando punti e collegando il loro wallet crypto (MetaMask o Phantom).

Il progetto è stato lanciato solo tre mesi fa ma, in questo breve lasso di tempo, ha già completato due round di finanziamento – pre-seed e seed – per un totale di 7 milioni di dollari.

Oltre a Samsung, tra gli investitori chiave figurano Hashkey, DCG (Digital Currency Group), DWF Ventures, Nomura Laser Digital, Cypher Capital e Blockchain Founders Fund.

Il grande entusiasmo da parte di così tante aziende, che dimostrano di credere fortemente nelle potenzialità di Beoble, si riflette anche nei numeri nei numeri già messi in fila in queste prime settimane di vita: l’applicazione conta 354.000 utenti mensili (dal lancio della sua versione beta nel dicembre 2023), e circa 600.000 wallet attivi solo nel mese di gennaio 2024. Il numero di conversazioni ha raggiunto i 21 milioni di chat scambiate in un mese, un dato significativo per un’app appena lanciata.

Significa forse che Beoble ha già trovato il suo mercato?

Il lancio del token BBL è previsto per il 28 febbraio


La SocialFi sembra essere una delle tendenze principali di questo ciclo rialzista del mercato, come testimonia, per esempio, la crescita esplosiva di progetti come Farcaster o FriendTech.

Beoble ha l’ambizione di posizionarsi come il “WhatsApp del Web3”, proprio nel momento in cui i social media centralizzati sono sotto il fuoco delle critiche, sia da parte degli inserzionisti sia degli utenti.

Da un punto di vista tecnologico, le conversazioni su Beoble non vengono memorizzate on-chain per motivi ovvi di sicurezza e privacy. Al contrario, sono i metadati che vengono conservati in modo locale e su soluzioni decentralizzate, come IPFS o Arweave, evitando così l’utilizzo di un server centralizzato (tipo AWS o Google Cloud).

Oltre ad aiutare il progetto a continuare a sviluppare nuove funzionalità, i fondi raccolti saranno utilizzati per perfezionare il lancio del token $BBL, previsto per il 28 febbraio 2024.

Il token verrà utilizzato per i pagamenti B2B e potrà essere impiegato per effettuare donazioni, social trading, per le commissioni OTC NFT e la pubblicità all’interno dell’applicazione, come specificato dal progetto in un comunicato:

“Integrando elementi DeFi su una piattaforma di social network Web3, questo lancio di token ha tutto il potenziale per creare un ecosistema digitale senza precedenti basato sui principi del SocialFi per gli utenti.”

Una piattaforma “versatile” e “interattiva”


“Beoble mira a rispondere alle esigenze in evoluzione della nostra comunità Web3, garantendo una piattaforma non solo versatile e interattiva ma anche orientata al futuro”, spiega Sung Min Cho, CEO e co-fondatore di Beoble.

“La nostra recente fase di finanziamento pre-seed è la naturale prosecuzione della nostra visione, che ha l’obiettivo di rivoluzionare la comunicazione Web3, consentendo a ciascuno di interagire in modo sicuro e autentico. Speriamo un giorno di favorire un mondo connesso in cui ogni individuo possa impegnarsi e interagire in modo autenticamente Web3.” – ha concluso Sung.

Beoble non è il primo tentativo di messaggistica Web3. L’applicazione Status – lanciata nel 2017 – aveva già cercato di affrontare questo tema, consentendo agli utenti di comunicare tramite i loro indirizzi crypto.

Status è stata però penalizzata da una serie di vincoli e problemi tecnici, che hanno ritardato l’espansione del progetto e che adesso si prepara a lanciare una nuova versione (prevista nel corso del 2024).

Beoble sembra già un bel passo avanti ed è pronta a lanciare il suo guanto di sfida a giganti come WeChat, WhatsApp e Line. Potrà uscire vincitrice dalla lotta? Solo il tempo lo dirà…

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