Secondo la CFTC Ethereum è una commodity – E lo scrive anche nella causa contro Binance

Marcello Bonti
| 3 min read

Ethereum va considerato una commodity. Lo ha affermato, in maniera indiretta, la Commissione USA per la supervisione delle materie prime, o Commodity Futures Trading Commission (CFTC) nella causa intentata contro Binance, accusata di aver commercializzato titoli non registrati all’interno degli Stati Uniti.

La CFTC e la SEC, Securities and Exchange Commission, sono le due entità di supervisione dei mercati azionari e dei titoli negli Stati Uniti. Da tempo si contendono il primato sul controllo delle criptovalute e di recente la SEC ha ribadito la propria visione. Secondo il Presidente Gensler, quasi tutti i token convalidati dal meccanismo proof of stake sono da considerarsi alla stregua dei titoli azionari, incluso Ethereum.

La ragione sta nel fatto che gli investitori che acquistano il token da mettere in staking lo fanno in prospettiva di un futuro ritorno economico. Caratteristica che li equipara automaticamente a dei titoli azionari, secondo il metodo di verifica detto Howey test.

Binance sotto la scure della CFTC e compare anche ETH


I mercati oggi hanno subito gli effetti dell’attacco di CFTC a Binance, che accusa l’exchange di avere segretamente operato all’interno del Paese nonostante l’espresso divieto.

In un passaggio della documentazione presentata dall’organo di controllo, si legge:

“A partire da luglio 2019 e fino ad oggi […] Binance, sotto la direzione e il controllo di Zhao e con l’assistenza volontaria e sostanziale di Lim, ha richiesto e processato ordini, accettato collaterale a margine, e gestito una piattaforma per il trading di future, opzioni, swap e trading di commodity a leva compresi asset digitali asset da considerare commodity, inclusi Bitcoin, Ether e Litecoin.”

L’agenzia, dunque, equipara Ethereum alle altre due principali crypto proof of work, includendola, insieme ad altre che non vengono nominate, tra le criptovalute da considerare commodity.

Non è la prima volta che la Commissione fa riferimento a ETH. Anche durante il caso di bancarotta di FTX, la CFTC si era riferita alla seconda crypto per capitalizzazione di mercato, facendola ricadere sotto la propria giurisdizione.

È improbabile che ETH sia equiparata a un titolo azionario


Intanto prosegue la lotta tra titani e le due grosse entità di vigilanza sui mercati degli Stati Uniti continuano a contendersi il ricco mercato crypto. In vista di una, inevitabile, ulteriore crescita di questo comparto economico, le due entità si sfidano da tempo per definire chi tra le due dovrà controllarlo.

La scorsa settimana, si è espresso al riguardo il presidente della SEC, Gary Gensler, il quale sostiene che Ethereum debba rientrare sotto l’ombrello normativo e di vigilanza dell’agenzia che presiede.

Non è dello stesso parere, però, il co-fondatore di Ethereum. In una recente intervista alla CNBC, Joseph Lubin ha dichiarato di non ritenere plausibile il ragionamento di Gensler.

Intervistato durante l’evento Paris Blockchain Week 2023, Lubin si è detto certo che ETH non possa essere paragonato a una security, un titolo borsistico. “Possono dire ciò che credono, questo non significa che sia vero” ha precisato.

Il caso Kucoin


La procuratore generale di New York (NYAG) Letitia James è intervenuta contro Kucoin, un’exchange crypto con sede alle Seychelles. L’accusa contro Kucoin è di avere operato come broker-dealer di titoli e commodity, ma l’ha fatto senza avere licenza, sotto le mentite spoglie di exchange.

L’autorità competente in questo caso, il NYAG, ha incluso Ethereum tra i vari token di Kucoin permetteva la compravendita comparandoli a titoli azionari. In questo particolare contesto, Ethereum è stato considerato come un “asset speculativo”.

Al riguardo Lubin ha dichiarato:

“È spiacevole che sia stata fatta questa sorta di allusione, ma non credo che sia così rilevante.”

L’Ether, a differenza di Bitcoin, alimenta un ecosistema di applicazioni che consentono agli utenti di condurre transazioni, prestiti o acquistare token non fungibili, NFT. Con una capitalizzazione di mercato di 212,8 miliardi di dollari, è il secondo token più grande al mondo.

Lubin, tuttavia, sostiene che Ether dovrebbe essere considerato come una merce, o una commodity, perché: “La gente compra barili di petrolio con l’aspettativa di un profitto”. Interrogato sulla possibilità che Ether venga classificato come un titolo, ha risposto: “Non credo che abbia senso fare ipotesi su qualcosa che è estremamente improbabile”.

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