Settembre 2023 segna il record di exploit crypto con 329 milioni di dollari rubati!

Sauro Arceri
| 2 min read

Il mese di settembre del 2023 è stato un periodo decisamente allarmante per il settore delle criptovalute, con un totale di circa 332 milioni di dollari persi a causa di una serie di exploit, hack e truffe, come riferito da CertiK. Finora, questi eventi hanno portato le perdite annuali all’incredibile cifra di 1,34 miliardi di dollari.

Exploit, truffe e hacking: un settembre da incubo


Settembre è stato un mese caotico per il mondo delle criptovalute con una serie di incidenti che hanno scosso il settore. Le truffe hanno causato perdite per circa 1,9 milioni di dollari mentre i prestiti flash hanno portato a perdite di circa 400.000 dollari.

Tuttavia, il contributo più significativo a queste perdite è stato dato dagli exploit, che hanno causato danni per circa 329,8 milioni di dollari.

Uno degli eventi più rilevanti è stato l’attacco al Mixin Network il 23 settembre. Questo protocollo di trasferimento decentralizzato, con sede a Hong Kong, ha subito una grave violazione, con una perdita di 200 milioni di dollari.

Un altro incidente importante è avvenuto il 12 settembre, quando CoinEx, una piattaforma di scambio di criptovalute, è stata presa di mira da un attacco che ha causato perdite superiori a 53,1 milioni di dollari nei suoi hot wallet.

Inoltre, il 4 settembre, stake.com ha subito un attacco che ha comportato una perdita di 41 milioni di dollari.

L’anno “da incubo” delle criptovalute


Questi incidenti si aggiungono a un anno già difficile per il settore delle criptovalute.

Ad agosto, le perdite ammontavano a 45 milioni di dollari, portando il totale annuale a 997 milioni di dollari; nel mese di luglio le perdite legate agli exploit hanno raggiunto i 285,8 milioni di dollari.

Nel complesso, il 2023 ha visto perdite record di 1,34 miliardi di dollari dovute a exploit, truffe e hacking.

Il Gruppo Lazarus e le accuse di attacchi alle criptovalute


Gran parte di questi attacchi sono stati attribuiti al Lazarus Group, un collettivo di hacker nordcoreani. Tra i loro obiettivi ci sono state piattaforme come stake.com, CoinEx e il ponte Ronin di Sky Mavis, che ha subito una perdita di 620 milioni di dollari.

Secondo il governo statunitense circa la metà dei finanziamenti della Corea del Nord per il suo programma missilistico proviene da attività di hacking e furto di criptovalute. Resta da capire come abbia fatto una nazione come la Corea del Nord a diventare così abile nelle attività illegali connesse alle criptovalute.

Attualmente, il gruppo Lazarus detiene circa 45,6 milioni di dollari in criptovalute, con portafogli contenenti 1.600 Bitcoin (BTC), 10.810 Ether (ETH) e 64.490 Binance Coin (BNB). Questa cifra è diminuita rispetto agli 86 milioni di dollari detenuti il 6 settembre, poco dopo l’attacco a stake.com in cui Lazarus era coinvolto.

 

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