Halving 2028: Bitcoin a 416.000 dollari se la storia si dovesse ripetere

Lucio Prosperi
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Bitcoin ha registrato una performance di quasi il 642,5% tra i due halving del 2020 e del 2024. Se la principale criptovaluta dovesse ripetere questo exploit, potrebbe avvicinarsi al mezzo milione di dollari al momento dell’halving del 2028.

Tornando un po’ indietro nel tempo, ricordiamo che al momento del dimezzamento delle ricompense dei miner del 2020, BTC valeva circa 8.740 dollari. L’ultimo halving del 20 aprile 2024 ha visto il prezzo aggirarsi attorno ai 64.900 dollari, il che rappresenta una crescita del 642,5%.

Una semplice proiezione di questa percentuale sul prezzo di 64.900 dollari ci darebbe, teoricamente, un Bitcoin a 416.000 dollari al prossimo halving del 2028.

L’ambiente macroeconomico è in piena evoluzione


L’analisi storica di Bitcoin rivela una tendenza interessante. Come abbiamo visto ogni halving è stato seguito da un apprezzabile aumento del prezzo della criptovaluta sui mercati. Secondo JDC, per esempio, BTC ha realizzato un 8x dopo il suo halving nel 2020.

Tuttavia, proiettandosi nel futuro, è cruciale tenere conto delle attuali condizioni macroeconomiche e geopolitiche, che differiscono notevolmente dai periodi precedenti, nei quali non erano in pieno svolgimento due conflitti drammatici come quello in Ucraina e in Palestina.

Quest’anno, inoltre, il contesto economico globale presenta sfide importanti, con tassi d’interesse elevati e una persistente inflazione. Tutto questo potrebbe “moderare l’appetito” per il rischio e influenzare la dinamica del mercato delle criptovalute.

C’è però un fattore significativo che ha già sostenuto Bitcoin e potrebbe continuare a farlo, ovvero la recente introduzione degli ETF Spot su Bitcoin. Questo sviluppo è promettente poiché segna l’ingresso di Bitcoin nella finanza tradizionale e attira nuovi investitori di alto livello, come per esempio Blackrock.

Sono stati proprio questi prodotti finanziari ad aver portato BTC a raggiungere un nuovo ATH nel 2024.

Inoltre, secondo Mark Yusko, CEO di Morgan Creek, questi ETF potrebbero riversare ancora circa 300 miliardi di dollari sul mercato. Secondo le sue previsioni, il settore potrebbe arrivare a essere valutato oltre 6.000 miliardi di dollari.

Bitcoin ha reso felici molti trader in un anno


L’anno trascorso ha segnato una svolta spettacolare per il mercato delle criptovalute, con un significativo aumento del suo valore complessivo e l’emergere di nuovi miliardari. Secondo Coin Telegraph, questo settore ha registrato una crescita di circa il 170% in un anno.

Attualmente, secondo i dati di CoinMarketCap, è valutato a circa 2.340 miliardi di dollari. Questa rapida ascesa è stata principalmente stimolata dall’approvazione degli ETF Spot su Bitcoin, che hanno spinto BTC intorno ai 73.000 dollari nel mese di marzo.

Questo notevole dinamismo, non solo ha consolidato la fortuna degli investitori già affermati, ma ha anche creato una nuova classe di milionari delle criptovalute. Tra il 2023 e il 2024, il numero di “nuovi ricchi” provenienti dal settore è aumentato di oltre il 50%, passando da 9 a 17 individui, secondo una stima effettuata da BFM TV.

Tutti insieme, questi pionieri dell’universo delle crypto rappresentano ora un patrimonio cumulato valutato a 93 miliardi di dollari, contro i 37 miliardi di dollari dell’anno precedente. Decisamente un bel balzo in avanti!

Secondo la classifica di Forbes, Changpeng Zhao, fondatore ed ex CEO di Binance, rimane una figura iconica, nonostante i grossi guai giudiziari che sta vivendo in questi mesi. Con una fortuna stimata di 33 miliardi di dollari, continua a dominare la classifica e, dando un’occhiata al suo conto in banca, trova il modo comunque di sorridere, tanto più che la sua posizione non sembra vacillare…

Altre figure di spicco di questo settore sono Michael Saylor di MicroStrategy e Brian Armstrong di Coinbase. Le loro fortune sono salite rispettivamente a 4,4 miliardi e 11,2 miliardi di dollari. La scena dei miliardari delle criptovalute si è poi arricchita anche di nuovi volti come Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino di Tether.

Questi enormi guadagni testimoniano la solidità e l’attrattiva persistente delle criptovalute. Non sono più solo asset speculativi ma anche catalizzatori di nuove fortune nell’economia digitale.

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