La Fed chiude Signature – Un altra banca focalizzata sulle crypto

Baldassare Poma
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La Federal Reserve ha chiuso Signature Bank, come rivelato in un comunicato stampa emesso ieri sera. I regolatori hanno dichiarato di essere preoccupati per i rischi sistemici posti dalla banca focalizzata sulle criptovalute e famosa per essere stata una delle prime banche a investire in bitcoin. La FDIC ha assicurato che coprirà al 100% tutti i depositi dei clienti della banca.

Proteggere l’economia USA


La chiusura segna il crollo di un’altra banca negli Stati Uniti, dopo la chiusura della Silicon Valley Bank che ha fatto crollare le crypto la scorsa settimana e suscitato timori in molti paesi. Per quanto riguarda la decisione di chiudere Signature Bank, le autorità hanno affermato che si tratta di un tentativo di proteggere l’economia del paese.

“Stiamo intraprendendo azioni decisive per proteggere l’economia statunitense, rafforzando la fiducia del pubblico nel nostro sistema bancario. Questo passo garantirà che il sistema bancario statunitense continui a svolgere i suoi ruoli vitali di protezione dei depositi e di accesso al credito a famiglie e imprese in un modo che promuova una crescita economica forte e sostenibile”.

Ci sono molte discussioni in corso sull’impatto che potrà avere la chiusura della Silicon Valley Bank, non ultimi i suoi effetti sulla scena delle startup tecnologiche. Le autorità di regolamentazione sembrano fiduciose che le misure adottate dopo la recessione del 2008 siano sufficienti per evitare una crisi su vasta scala.

Signature Bank, Silicon Valley Bank e Silvergate influenzano i mercati


Signature Bank è una delle più grandi banche crypto del paese, seconda a un’altra importante banca crypto attualmente in subbuglio: Silvergate. I mercati hanno risposto allo stesso modo, vedendo il rosso prima di recuperare una certa crescita nel corso dell’anno.

Le polemiche su Silicon Valley Bank e Silvergate hanno recentemente dominato i titoli dei giornali finanziari USA. Gli analisti hanno prestato attenzione a quanto affermato dal segretario al Tesoro americano Janet Yellen, con quest’ultima che ha confermato che la Silicon Valley Bank non riceverà un piano di salvataggio. L’obiettivo è proteggere i depositi dei clienti al 100%.

Anche Silvergate ha deciso di chiudere, liquidando volontariamente i suoi asset per rimborsare integralmente tutti i depositi. Sta inoltre interrompendo la sua Silvergate Exchange Network (SEN), una piattaforma che offre un accesso sicuro e di livello istituzionale al capitale attraverso prestiti in dollari USA garantiti da bitcoin.

Le criptovalute potrebbero essere al centro dell’attenzione adesso?


L’ex politico americano Barney Frank ha attribuito gran parte della colpa alle criptovalute, che ritiene abbiano un effetto “potenzialmente destabilizzante” sul sistema finanziario. Alcuni altri legislatori degli Stati Uniti hanno opinioni simili sulle criptovalute, anche se alcuni credono nel potenziale di classe dell’asset. Mentre alcuni senatori repubblicani esortano le autorità a non punire il settore.

Nel frattempo, i ricercatori di JPMorgan Chase ritengono che il crollo di Silvergate metterà alla prova l’industria delle criptovalute. Offrendo un po’ di sollievo agli investitori, il CEO di Binance Changpeng Zhao ha confermato che il popolare exchange non ha alcuna esposizione con Silicon Valley Bank.

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