L’inflazione USA fa scendere Bitcoin: lieve ritracciamento ma il mercato crypto tiene

Christian Boscolo
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Dopo la sbornia di ieri con il raggiungimento dei 50mila dollari per BTC e le buone performance di oggi, in questo momento è in atto un lieve ritracciamento dovuto all’inflazione negli USA, con la comunicazione dei dati del mese.

I prezzi al consumo negli Stati Uniti in gennaio sono saliti del 3,1%, una dato superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un più modesto +2,9%. Su base mensile i prezzi sono saliti dello 0,3%, oltre il +0,2% previsto dal mercato.

Come ha reagito Bitcoin?


Bitcoin è sceso a $48.800 ritracciando leggermente, ma nel momento in cui scriviamo il mercato crypto sembra tenere bene. Il dato USA molto probabilmente non permetterà un taglio dei tassi di interesse da parte della FED a marzo.

Le ripercussioni sul costo del denaro sono evidenti, maggiori costi significano una riduzione degli investimenti, anche su Bitcoin. Un dato poco piacevole per gli amanti delle crypto ma che difficilmente pregiudicherà quanto di buono visto finora.

Al momento BTC sembra reggere la pressione così come le altcoin che hanno guadagnato di più in questi giorni come Solana, Super e Avalanche.

Senza contare il superamento della soglia di $50,000 da parte di Bitcoin nella giornata di ieri ha consentito a BTC di raggiungere una capitalizzazione di mercato di $1 trilione, posizionandola tra i primi dieci asset di maggior valore nel mondo.

Se questo trend dovesse continuare, Bitcoin potrebbe superare la capitalizzazione di mercato di Meta, a $1,214 trilioni, e avvicinarsi agli $1,28 trilioni dell’argento. Al momento, invece, la capitalizzazione di mercato dell’oro, pari a $13,65 trilioni, appare fuori portata.

BTC a gonfie vele grazie agli ETF spot


Al momento la classifica degli ETF Bitcoin spot in termini di afflussi è dominata da BlackRock con 250,7 milioni di dollari di investimenti al 9 febbraio. Al secondo posto si colloca Fidelity, con 188,4 milioni di dollari, mentre l’ETF Ark 21Shares è al terzo posto con 136,5 milioni di dollari. I deflussi di Grayscale sono invece scesi al livello più basso della settimana, pari a 51,8 milioni di dollari.

Inoltre il pioniere di Bitcoin Anthony Pompliano ha evidenziato il crescente interesse di Wall Street per Bitcoin e ha sottolineato che la domanda di BTC è 12,5 volte superiore alla sua produzione giornaliera.

Gli ETF spot sono riusciti ad accumulare il 5% dell’intera offerta negoziabile di Bitcoin in soli 30 giorni, a dimostrazione del grande interesse per la valuta digitale creata da Satoshi Nakamoto.

 

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