Bitcoin diventa uno scudo per gli attacchi informatici

Gaia Tommasi
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Bitcoin

Jason Lowery, membro della Forza Spaziale degli Stati Uniti, ha recentemente proposto una soluzione innovativa per proteggere il Paese dalla guerra informatica.

In una lettera indirizzata al Defense Innovation Board degli Stati Uniti, ha sottolineato come le reti proof-of-work (PoW), come Bitcoin, potrebbero proteggere il Paese da attacchi informatici sempre più sofisticati.

Anche se Bitcoin è spesso visto come un sistema monetario, il ricercatore ritiene che potrebbe avere un ruolo più ampio nel proteggere dati, messaggi e segnali di comando.

“Questa concezione sottovaluta l’utilizzo strategico della tecnologia per la sicurezza informatica e, di conseguenza, per la sicurezza nazionale”.

Lowery ha pertanto sollecitato il Defense Innovation Board a consigliare al Segretario della Difesa di approfondire le indagini su come i sistemi PoW, come Bitcoin, riescano a dissuadere i cyberattack.

Attaccare un sistema Proof-of-Work richiederebbe una notevole quantità di risorse computazionali e, di conseguenza, costi molto elevati. Questo, secondo Lower, potrebbe scoraggiare gli hacker, riducendo così il rischio di attacchi informatici.

Il ricercatore ha anche evidenziato le potenziali applicazioni di Bitcoin nella sicurezza e come possa preservare la posizione degli Stati Uniti come superpotenza globale in un mondo sempre più digitale.

Bitcoin protegge i trasferimenti di dati


Inoltre Lowery ritiene che utilizzare la rete di Bitcoin possa garantire la sicurezza di dati e i messaggi.

“È l’inizio di una rivoluzione della cybersecurity. Trasforma la rete elettrica globale in un computer di grandi dimensioni e costoso, o ‘macrochip’, per mettere in difficoltà gli hacker e salvaguardare una vasta gamma di dati e messaggi che attraversano Internet”.

Lowery, ricercatore per la difesa nazionale presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), è un sostenitore degli strumenti di cybersecurity basati su Bitcoin. Anche in precedenza aveva proposto questi strumenti per trasformare la sicurezza nazionale del Paese.

La visione del CEO di Coinbase


Brian Armstrong, CEO dell’exchange Coinbase, condivide la visione di Lowery sul ruolo di Bitcoin e le crypto nel sostenere il dominio del dollaro degli Stati Uniti.

 

In un post di dicembre sulla piattaforma X, Armstrong ha infatti riferito che le criptovalute possono affiancare il dollaro, piuttosto che rimpiazzarlo, come controllo e bilanciamento reciproco per difendere gli interessi americani nel lungo termine.

Ritiene che le crypto rappresentino un’alternativa alle valute tradizionali e possano servire come meccanismo di difesa contro l’inflazione. In particolare, ha sottolineato il ruolo delle stablecoin peggate al dollaro nel promuovere l’integrazione tra il mondo della finanza tradizionale e quello delle crypto.

Progetto ispirato a Bitcoin


Nel frattempo nel mercato sta emergendo un nuovo progetto di cloud di mining di Bitcoin che mira a rendere più sicura e decentralizzata la rete di Bitcoin, eliminando dall’equazione le entità centralizzate. Si tratta di Bitcoin Minetrix.

Questo progetto di cloud di mining sta riscontrando molto interesse per il suo meccanismo innovativo, chiamato Stake-to-Mine.

Questo sistema unisce le opportunità di guadagno offerte dallo staking e dal mining in un’unica soluzione. Una volta messo in staking il token nativo $BTCMTX, gli utenti riceveranno i crediti convertibili per acquistare la potenza di hashing da dedicare al mining di Bitcoin.

In questo modo, il mining di Bitcoin ritorna ad essere accessibile a tutti, oltre che redditizio anche per i piccoli investitori.

Inoltre non serve nessuna licenza di mining per iniziare, visto che i crediti sulla piattaforma cloud di Bitcoin Minetrix sono garantiti in proporzione alla quantità di token messi in staking.

Grazie al modello stake-to-mine l’utente potrà determinare autonomamente quanta potenza di mining di Bitcoin (hash power) desidera utilizzare. L’hash power può essere infatti acquistato solo tramite i crediti guadagnati con lo staking.

Il progetto opera sulla blockchain di Ethereum e questo assicura un alto livello di sicurezza, oltre al fatto che grazie agli smart contract i titolari del token nativo $BTCMTX potranno variare a piacimento il periodo desiderato per il mining.

Nella fase di prevendita è previsto che venga venduto il 70% dell’offerta totale di $BTCMTX, assicurando che la maggior parte dei token sia nelle mani degli investitori. Al momento il prezzo del token è di 0,012 dollari, ma è prevista una strategia di aumento dei prezzi. Questo vuol dire che il costo del token aumenterà in ogni fase.

Per ulteriori informazioni su come acquistarlo è disponibile la nostra guida.

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