ChatGPT usa l’intelligenza artificiale per sfidare Google nella ricerca Web

Laura Di Maria
| 3 min read

Cosa bolle in pentola in casa OpenAI? La verità potrebbe emergere già il prossimo 9 maggio, ma nel frattempo sul web circolano voci secondo cui il chatbot più famoso di tutti i tempi, ChatGPT potrebbe integrare la funzione di ricerca sul web. Il sole sta per tramontare sull’incontrastato regno trentennale di Google?

Un post nella community di Hacker News di Y Combinator ha sollevato dubbi che hanno animato il dibattito sul web. In pratica è stato registrato un nome di dominio e un certificato di sicurezza per “search.chatgpt.com”.

Al momento l’indirizzo non porta da nessuna parte, ma questo evento potrebbe significare qualsiasi cosa. Qualcuno in OpenAI potrebbe aver creato quell’indirizzo e il certificato per qualche scopo interno, e magari qualcun altro potrebbe essere subito saltato alle conclusioni. Ma ci sono le dichiarazioni del leader di OpenAI che non promettono nulla di buono per il gigante di Mountain View.

Il leader di mercato deve preoccuparsi


Da quando ChatGPT ha visto la luce nell’autunno del 2022, poche cose sono rimaste le stesse.

L’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave nei processi produttivi di parecchie imprese e ha attirato l’interesse dei maggiori player sin dal suo esordio. Il famoso chatbot di OpenAI ha avuto il pregio di far diventare mainstream il risultato di un lavoro ultradecennale nello sviluppo dei LLM, i modelli che operano su grosse basi di dati riproducendo le dinamiche del linguaggio umano. Tra i maggiori player che hanno mostrato interesse negli sforzi di OpenAI figura Microsoft che subito ha integrato le potenzialità AI nel proprio motore di ricerca Bing.

Google sta cercando di mettersi al passo con la propria intelligenza artificiale, ma ora il colosso tra i motori di ricerca potrebbe dover affrontare, per la prima volta dal suo esordio, un vero e proprio competitor su scala globale capace di rubargli la scena.

Le indiscrezioni che circolano attualmente sembrano alimentare la voce secondo cui OpenAI proprio questa settimana, il prossimo giovedì 9 maggio, potrebbe presentare importanti innovazioni, forse proprio un nuovo motore di ricerca.

La ricerca ChatGPT è in arrivo?


Da tempo il cofondatore e volto di OpenAI, Sam Altman, critica il gigante di Mountain View per l’approccio monopolistico nella gestione dei dati e durante un’intervista al noto giornalista e youtuber Lex Fridman ha lanciato il guanto di sfida.

“Nessuno ancora è riuscito a combinare i large language models e la ricerca, mi piacerebbe farlo. Google ti mostra 13 annunci e dieci link blu, forse esiste un modo migliore per aiutare le persone a trovare le informazioni.” 

Se OpenAI entrasse effettivamente nel business dei motori di ricerca, l’azienda mirerebbe al cuore di Google, dritto al suo core business.

Per il momento non ci sono notizie ufficiali ma solo voci che corrono sui social e sui forum specializzati che ipotizzano un nuovo dirompente ingresso dell’azienda più trasformativa degli ultimi anni in un settore chiave della vita di ognuno di noi.

L’intelligenza artificiale rappresenta un futuro che è già a portata di mano di chi sa cogliere le migliori occasioni


Intelligenza artificiale e meme coin sono le ultime tendenze anche in ambito Web3, ne sono una prova i recenti lanci di successo delle nuove crypto che sanno combinare questi due elementi. Peccato non siano molti i progetti in grado di mettere a frutto questi talenti in maniera efficace.

Uno di questi progetti da monitorare attivamente è WienerAI. Al contrario dei giganti del settore meme coin come Dogecoin, Shiba Inu o Floki Inu, il protagonista qui non è solo un cane ma anche un protocollo in grado di offrire utilità e con un market cap ben inferiore ai complessivi 37 miliardi di dollari che totalizzano i tre maggiori progetti memecoin.

WienerAI ha creato una narrazione unica e accattivante e il token WAI si potrebbe posizionare come un potenziale leader nel settore memecoin.

Gli investitori possono acquistare i token utilizzando diverse opzioni di pagamento, tra cui ETH, USDT e carta di credito. Il prezzo aumenta a ogni fase di prevendita, così da incentivare la partecipazione alla presale del token WAI il più presto possibile.

D’altra parte, un accesso anticipato consente di posizionarsi come early adopters e di puntare a maggiori profitti potenziali una volta che il token WAI sarà quotato su exchange.

Infatti, gli investitori stanno già mostrando interesse per la prevendita, riconoscendo l’opportunità di assicurarsi i token WienerAI con sconti interessanti e di capitalizzare potenzialmente il potenziale virale del progetto.

La proposta unica di WienerAI, la sua tokenomic strategica e il suo potenziale virale ne fanno un progetto da tenere sotto controllo.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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