Crypto.com rimuoverà Tether in Canada per soddisfare i nuovi regolamenti
Crypto.com, exchange di criptovalute e fornitore di wallet, ha annunciato che eliminerà Tether (USDT), la stablecoin leader a livello mondiale.
La piattaforma ha recentemente inviato un’e-mail ai suoi clienti canadesi, informandoli che Tether non sarebbe stato supportato a partire dal 31 gennaio. La società ha dichiarato che in quella data rimuoverà USDT e sospenderà tutte le transazioni USDT.
“Si prega di intraprendere un’azione urgente per rivedere il proprio saldo in USDT e attuare qualsiasi azione necessaria (ad es. prelievo o conversione) prima della data effettiva”, ha avvertito.
La replica di Tether
In seguito alla pubblicazione di questo articolo ci è arrivata la richiesta da parte di Tether di aggiornare con la loro comunicazione in merito alla decisione di Crypto.com.
“La nostra filosofia consiste nel fornire un percorso verso la libertà finanziaria per i mercati emergenti con un’enfasi sull’istruzione. Il Canada non è un mercato chiave per Tether. Sebbene ciò non significhi che abbandoneremo il nostro interesse a garantire che i prodotti Tether possano essere utilizzati oltre i confini, ci atteniamo alle linee guida normative”.
Nel messaggio si sottolinea il fatto che il Canada si stia muovendo in modo più aggressivo in materie di normative sulle criptovalute, rispetto alla maggior parte delle altre nazioni.
Proprio per questo Tether ci tiene a comunicare la sua filosofia a riguardo:
“Riteniamo che debba essere incoraggiato un approccio all’accesso finanziario più equo, aperto e lungimirante. I regolamenti che incoraggiano la libertà finanziaria possono portare solo cambiamenti positivi”.
Per molti USD₮ è la stablecoin più affidabile, e sicuramente la più liquida nello spazio dei token digitali. Inoltre, Tether Limited, che è registrata come MSB presso FinCEN, ha un programma di conformità che effettua segnalazioni a FinCEN ed è soggetto a esame normativo.
Tether riferisce anche all’agenzia investigativa finanziaria delle BVI ai sensi della legge applicabile.
Nessun vincolo per i canadesi
Crypto.com ha aggiunto che l’exchange non supporterà più il trading, i depositi e i prelievi di Tether da quella data e non accrediterà alcun deposito USDT dopo gennaio.
Tutti i restanti saldi USDT verranno convertiti automaticamente in USDC, ha aggiunto. Secondo un portavoce, la mossa è conforme alle normative locali.
“Crypto.com ha rimosso USDT per gli utenti del Canada in conformità con le istruzioni della Ontario Securities Commission (OSC) come parte del nostro impegno di pre-registrazione per una licenza di rivenditore”.
A dicembre, la Canadian Securities Administrators (CSA) ha rafforzato la sua supervisione normativa su criptovalute e stablecoin. Il CSA continua a monitorare e valutare la presenza e il ruolo delle stablecoin nei mercati dei capitali canadesi.
“Come risultato di questo lavoro in corso, il CSA è del parere che le stablecoin, o accordi di stablecoin, possano costituire titoli e/o derivati.”
Resta da vedere se altri importanti exchange operanti in Canada seguiranno l’esempio.
Inoltre, Crypto.com è stato sotto i riflettori alla fine dello scorso anno per le preoccupazioni relative al fatto che le sue riserve fossero fortemente sostenute da token illiquidi.
L’ecosistema delle stablecoin
Tether rimane la più grande stablecoin al mondo con un’offerta circolante di 66,3 miliardi di USDT. Di conseguenza, questo gli conferisce una quota di mercato del 48%, secondo CoinMarketCap.
Dopo una riduzione dell’offerta del 21,6% da maggio a novembre 2022, l’offerta di Tether ha iniziato a salire leggermente.
Al secondo posto Circle detiene una quota di mercato del 32% con 43,7 miliardi di USDC attualmente in circolazione. Anche questa stablecoin avuto una riduzione del 22% dell’offerta nel corso del 2022.
Binance USD è la terza più grande stablecoin con 16,4 miliardi di BUSD in circolazione che le conferiscono una quota di mercato del 12%.
Inoltre, la capitalizzazione di mercato totale di tutte le stablecoin è di $ 137 miliardi, che rappresentano il 15,4% dell’intera capitalizzazione di mercato delle criptovalute.
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