Ripple diventa un rivale di Tether e Circle con la sua nuova stablecoin

Gaia Tommasi
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Ripple

Ripple ha in programma di introdurre quest’anno una stablecoin “peggata” al dollaro USA. La scelta deriva dalle proiezioni che stimano una crescita del mercato fino a 2,8 trilioni di dollari, $2,800 miliardi di dollari, entro il 2028.

L’azienda ha dichiarato giovedì che la stablecoin sarà interamente garantita da depositi in dollari USA, insieme a titoli di stato americani a breve termine e altri equivalenti in contanti.

“Questi asset di riserva saranno verificati da una società di revisione contabile e Ripple pubblicherà attestazioni mensili”, ha dichiarato Ripple, senza specificare quale società condurrà le verifiche.

Con questa scelta Ripple diventerà un nuovo rivale di altri leader del settore come Tether e Circle. Anche PayPal è entrata in questo segmento l’anno scorso con il debutto della sua stablecoin, PayPal USD (PYUSD) “peggata” a USD e basata sulla chain di Ethereum.

 

Il cofondatore di Tether, William Quigley, ha riferito a Cryptonews che è improbabile che PayPal possa riuscire a dominare questo mercato, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti. Ad ogni modo, la stablecoin di PayPal occupa attualmente la dodicesima posizione a livello globale, vantando un market cap di 190 milioni di dollari.

Le stablecoin sono una classe distinta di asset crypto, dato che sono appositamente progettate per minimizzare le oscillazioni di prezzo. La loro stabilità si ottiene grazie al loro ancoraggio, o peg, al valore di asset esterni, come le valute fiat o gli strumenti finanziari.

Questa caratteristica le rende meno volatili rispetto ad altre crypto come Bitcoin ed Ethereum, risultando interessanti per gli investitori che preferiscono evitare rischi e che cercano un investimento stabile.

La stablecoin debutterà sulle chain XRP Ledger ed Ethereum


Il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, ha dichiarato che le istituzioni che si stanno avventurando nel segmento delle stablecoin stanno riscontrando successo collaborando con operatori conformi del settore. Inoltre ha aggiunto:

“Il  track record e la resilienza di Ripple parlano da soli, dato che lanciamo nuovi prodotti e acquisiamo aziende attraverso molteplici cicli di mercato”.

La decisione di introdurre la stablecoin, porterà anche a “più casi d’uso, una maggiore liquidità e anche più opportunità per gli sviluppatori e utenti”. La stablecoin di Ripple debutterà inizialmente sulle blockchain XRP Ledger (XRPL) ed Ethereum (ETH), ma l’azienda prevede di estendere la sua disponibilità ad altre chain, ai protocolli DeFi e a varie applicazioni.

La decisione di lanciarla sia su XRPL sia su Ethereum facilita l’interoperabilità tra le chain, una caratteristica fondamentale per un’interazione senza soluzione di continuità tra blockchain diverse.

I mercati emergenti spingono la domanda dei pagamenti in stablecoin


Ripple ha in programma di integrare sia il suo token XRP sia la nuova stablecoin nelle sue soluzioni di pagamento. L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza dei clienti e di creare il primo caso d’uso aziendale su larga scala per l’asset.

In particolare, i clienti di Ripple nei mercati emergenti stanno mostrando molto interesse per l’utilizzo dei pagamenti in stablecoin.

Sebbene il lancio iniziale sia concentrato sul mercato statunitense, la società non ha escluso la possibilità di introdurre varianti regionali per altri mercati, come Europa e Asia.

 

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