Ecco 5 crypto che potrebbero fare il botto a marzo 2023

Marcello Bonti
| 6 min read

La community crypto ricorderà il 2022 come uno tra i peggiori anni per le criptovalute. Anche se in passato si è assistito a tre mercati ribassisti, nessuno è mai stato di questa portata, con perdite che hanno toccato in media l’80%. Al contrario il 2023 potrebbe essere l’anno giusto per andare a caccia di criptovalute che potrebbero esplodere.

Vari fattori hanno contribuito ad abbattere la soglia dei rendimenti del mercato. A livello macro, l’aumento dell’inflazione ha spinto le banche centrali ad attuare politiche monetarie rigide aumentando i tassi d’interesse. Durante l’anno colossi all’apparenza incrollabili sono venuti giù come castelli di carte, e stiamo pensando a Terra ed FTX.

Però non tutto il male viene per nuocere, si sa e anche il 2022 potrebbe essere messaggero di uno sviluppo positivo nel settore crypto. Finora, ogni volta che il mercato ha affrontato momenti difficili, è sempre tornato a performare alla grande.

Non si può negare che il mercato crypto abbia sovraperformato rispetto ad altre asset class negli ultimi dieci anni con crescite annue stimate intorno al 170%. Va considerata anche la natura estremamente volatile delle criptovalute quando si valutano queste performance.

Se la storia ci ha insegnato qualcosa, il 2023 andrà meglio che l’anno precedente. Insomma, per i più impavidi quest’anno potrebbe riservare delle belle sorprese. In questo senso sono incoraggianti i risultati dei primi due mesi dell’anno. Bitcoin ed Ethereum hanno ripreso la loro marcia verso l’alto e altri progetti stanno seguendo l’esempio.

Se pensi di investire nel 2023, scegli progetti con un grande potenziale e casi d’uso accertati. Ecco la selezione delle 5 principali criptovalute che hanno il potenziale per esplodere a marzo 2023.

1. Figth Out – FGTH


Fight Out è un progetto nato da una semplice costatazione. Le palestre tradizionali fanno fatica a mantenere coesa e motivata la propria community. Per risolvere la questione, il progetto sfrutta innovazioni introdotte da altre piattaforme su blockchain come Stepn in questi ultimi anni.

L’idea di Fight Out è combinare fitness e Web3 in modo da poter premiare gli utenti che si allenano. In altre parole, Fight Out offre ricompense tangibili a chi ci mantiene in forma con costanza e pratica sport. Il concetto che porta avanti è quello stranoto della gamification delle attività per introdurre abitudini sane che mantengono coesa la community intorno al progetto.

Fight Out sviluppa il concetto di move to earn (M2E) rispetto a quanto fa Stepn. Non si limita a ricompensare gli utenti per il numero di passi, azioni ripetitive che alla lunga annoiano, ma per tutte le attività sportive svolte in ambito fitness, dallo yoga alla boxe. Oltre all’app, il progetto Fight Out prevede la creazione di una catena di palestre di fascia alta in tutto il mondo. In questo modo la community che orbita intorno all’app potrà incontrarsi anche nel mondo reale e partecipare a sessioni dal vivo con allenatori professionisti.

Guadagnare è semplice: gli iscritti devono completare delle sfide o gareggiare tra loro in competizioni virtuali per mettere alla prova le proprie capacità fisiche. Le ricompense vengono corrisposte in REPS, la valuta virtuale della piattaforma. Per assegnare le ricompense, l’app tiene conto della durata dell’attività, livello di difficoltà e altri parametri.

L’utilità del REPS si limita all’ambito della sola app M2E ma potrà essere scambiato con FGHT , il token nativo del progetto.

FGHT al momento è in prevendita che ha fruttato finora oltre 4,7 milioni di dollari. La prevendita si concluderà il 31 marzo e il token sarà quotato su exchange. Se vuoi aggiudicarti FGHT a 0,02467$, il prezzo attuale, e godere del vantaggio del prezzo più basso prima della vendita pubblica non c’è tempo da perdere.

 

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

2. Polygon – MATIC


Polygon è una blockchain decentralizzata detta layer-2 che permette di sfruttare a pieno il potenziale della blockchain layer-1 a cui è collegata, cioè Ethereum. Il suo scopo è funzionare come Ethereum ma risolvendo i problemi di velocità e scalabilità abbattendo i costi delle transazioni. Si tratta di un punto di riferimento chiave per tutti gli sviluppatori di applicazioni decentralizzate (dApp).

Il recente andamento di mercato di Polygon ha dato prova del grande potenziale della crypto collegata. L’ecosistema Polygon ha registrato una notevole crescita negli ultimi tempi, come evidenziato da Cryptoslam.io. Tra i primati che vanta in questo momento c’è il superamento di Solana per quanto riguarda le transazioni intraday di NFT, e all’inizio della settimana si è posizionato al secondo posto subito dopo Ethereum. In particolare, la scorsa settimana Polygon ha registrato 7,5 milioni di dollari nelle vendite dei soli NFT, dato che figura tra i primi tre più importanti sul mercato blockchain.

L’ecosistema di Polygon dovrebbe continuare a crescere nei prossimi mesi. Ecco perché MATIC è tra le criptovalute da tenere d’occhio: il suo valore potrebbe esplodere a marzo.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

3. C+Charge – CCHG


C+Charge è un nuovo progetto green che sfrutta la tecnologia crypto per promuovere l’adozione delle auto elettriche. La mission è rivoluzionare il sistema di pagamento delle ricariche dei veicoli elettrici sfruttando la tecnologia peer-to-peer e dando la possibilità agli utenti di guadagnare crediti di carbonio ogni volta che ricaricano l’auto.

Altro vantaggio su cui punta il progetto è costruire una rete di stazioni di ricarica per ampliare l’offerta per il numero crescente di conducenti di questo tipo di veicoli. L’app di C+Charge permette di individuare la posizione delle stazioni di ricarica più vicine, il prezzo della ricarica e i crediti di carbonio accumulati.

Il token nativo è CCHG che può essere utilizzato per pagare le ricariche e al momento è in prevendita. La raccolta fondi è arrivata alla fase 4 e il token è venduto a 0,017$. C+Charge è un’opportunità da cogliere se si vuole investire in progetti crypto dall’animo green per prendersi cura del pianeta. Se anche tu vuoi investire nella  crypto green CCHG, non resta che visitare il sito della prevendita.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

4. Fetch.ai – FET


Fetch.ai è un progetto creato da Humayun Sheikh, una compagnia che sviluppa intelligenza artificiale e ha sede a Cambridge.

L’obiettivo è creare un ecosistema semplice da usare per progettare e distribuire bot che sfruttano l’intelligenza artificiale. Fethc.ai punta alla leadership nel settore AI per il lancio di software utili a fini commerciali.

Lo sviluppo della piattaforma è stato rallentato dalla crisi del mercato delle criptovalute nel 2022, ma FET è riuscito a tenere testa alle incertezze del mercato. La crypto, infatti, ha registrato un notevole guadagno del 525% in corrispondenza del ​​rialzo di gennaio 2023.

Il prezzo del token ha sfruttato l’andamento di Bitcoin all’inizio dell’anno. Inoltre, Fetch.ai ha beneficiato direttamente della popolarità di ChatGPT. Questo rally è continuato a febbraio con ottime performance del token FET.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

5. Ethereum – ETH


Ethereum è la seconda maggiore criptovaluta al mondo dopo Bitcoin. È anche il principale ecosistema per i progetti DeFi e ha gettato le basi per molte delle innovazioni in ambito blockchain e del mercato delle criptovalute.

Tra le principali intuizioni dei fondatori di Ethereum ci sono i token non fungibili o NFT. Tantissimi sono i progetti che cercano di scalzare il primato di Ether, ma nessuno finora c’è ancora riuscito.

Dopo il recente passaggio di Ethereum al meccanismo di consenso Proof of Stake (PoS) rispetto all’originaria Proof of Work (PoW), ha determinato un’ulteriore accelerazione delle potenzialità della piattaforma.

Oggi la blockchain di Ethereum è meno energivora e offre commissioni più basse sulle transazioni. ETH, il token nativo del progetto, raccoglie i frutti di tanto lavoro e torna ad alzare la testa dopo un 2022 caratterizzato dal segno meno.

 

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili

 

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