Hong Kong si prepara al lancio degli ETF Spot su Bitcoin ed Ethereum

Gaia Tommasi
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ETF

Hong Kong si sta preparando a lanciare i tanto attesi ETF Spot su Bitcoin ed Ethereum entro la fine del mese. Secondo quanto riportato da Bloomberg, gli ETF Spot di Bosera-HashKey Capital dovrebbero iniziare a essere negoziati il 30 aprile.

La SFC (Securities and Futures Commission), ovvero l’ente regolatore di Hong Kong ha recentemente dato il via libera a diversi gestori di fondi per far debuttare sul mercato questo tipo di ETF. La città sta infatti cercando di affermarsi come un hub per gli asset crypto.

Dopo il forte successo riscosso dagli ETF Spot su Bitcoin statunitensi, che sono riusciti a raccogliere un patrimonio di ben 56 miliardi di dollari in soli tre mesi, adesso i gestori cinesi si stanno preparando per introdurre sul mercato non solo gli ETF Spot su Bitcoin ma anche quelli su Ethereum.

La domanda per i nuovi ETF Spot basati sulle crypto di Hong Kong  potrebbe provenire da diverse fonti, come i capitali cinesi investiti nella città, nonché gli exchange e i market maker di criptovalute dell’Asia-Pacifico.

E secondo l’analista di ETF di Bloomberg Intelligence, Rebecca Sin, questi fondi potrebbero accumulare 1 miliardo di dollari di asset in gestione nei prossimi due anni.

Gli ETF Spot su Bitcoin statunitensi, come quelli offerti importanti operatori come BlackRock Inc. e Fidelity Investments, hanno riscosso molto interesse a livello globale e attirato anche ingenti investimenti.

I potenziali emittenti di Hong Kong, tra cui Harvest Global Investments Ltd. e una partnership tra HashKey Capital Ltd. e Bosera Asset Management (International) Co, potrebbero invece non riscuotere lo stesso livello di interesse.

A questo proposito, Roger Li, cofondatore di One Satoshi, una catena di negozi con sede a Hong Kong che offre conversioni da contanti ad asset crypto, ha dichiarato a Bloomber che le aspettative sulla domanda per gli ETF dovrebbero essere riviste, tenendo conto che si tratta del settore finanziario minore della città.

All’inizio dell’anno la SEC –  Securities and Exchange Commission – ovvero l’ente borsistico americano ha autorizzato a malincuore gli ETF Spot su Bitcoin, ma rimane scettica nei confronti degli asset crypto a causa della volatilità del mercato e per i casi di frode in passato.

L’approvazione degli ETF Spot su Ethereum, la seconda crypto per market cap, potrebbe incontrare ulteriori sfide. Hong Kong invece ha autorizzato questo tipo di ETF. Non solo, ma i prodotti finanziari di HashKey Capital e Bosera potranno utilizzare un modello di sottoscrizione e riscatto in-kind.

Questo meccanismo consente di scambiare direttamente gli asset sottostanti con le quote dell’ETF. In altre parole, anziché ricevere denaro quando vendono le quote degli ETF, gli investitori ricevono gli asset sottostanti, come ad esempio Bitcoin o Ethereum.

Questo modello offre una maggiore efficienza e opportunità di arbitraggio rispetto al modello in-cash utilizzato dai fondi statunitensi.

Hong Kong offre già gli ETF basati su contratti futures


La città ha già dato il via libera agli ETF basati sui futures su asset crypto ed è in fase di sviluppo anche un quadro per le stablecoin.

Anche se il destino di Hong Kong come hub crypto rimane incerto, il lancio degli ETF arriva in un momento in cui la crypto di maggior valore ha registrato un forte rally nell’ultimo anno, suscitando un forte interesse da parte degli holder di Bitcoin.

Ci vorrà del tempo prima che l’infrastruttura dell’ETF sugli asset crypto si sviluppi completamente e apra le porte a un maggior numero di partecipanti, a una maggiore liquidità e a migliori condizioni di mercato.

In Cina, c’è ancora un forte interesse per gli asset crypto, nonostante le incertezze riguardanti il mercato azionario e un settore immobiliare debole. Inoltre il trading crypto è vietato nella Cina continentale, quindi gli ETF Spot di Hong Kong potrebbero  essere al di fuori della portata degli investitori cinesi che cercano di accedere agli ETF tramite programmi specifici.

 

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