Fabio Panetta: Le criptovalute sono gioco d’azzardo

Sauro Arceri
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In un discorso tenuto la scorsa settimana presso la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), il membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) Fabio Panetta, ha dichiarato che le criptovalute, comprese anche Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH), non hanno alcuno scopo benefico o significativo per la società e dovrebbero essere considerate una forma di gioco d’azzardo.

Inoltre ha anche chiarito che ritiene che gli asset digitali manchino di valore intrinseco perché non sono sostenuti da alcuna autorità o istituzione centrale, e di conseguenza mancano anche di fiducia.

La dichiarazione è stata fatta durante la 22esima Conferenza Annuale della BRI a Basilea, in Svizzera. Durante l’intervento, Panetta ha sottolineato che:

“Gli asset digitali non sono sostenuti da alcuna autorità o istituzione centrale, di conseguenza mancano di valore intrinseco e di fiducia. Sono proprio queste caratteristiche a rendere le criptovalute intrinsecamente molto volatili e inadatte come mezzo di pagamento”.

Legame tra criptovalute e gioco d’azzardo


Panetta ha tracciato un parallelo tra i rischi associati al gioco d’azzardo e la natura delle criptovalute, e ha avvertito che:

“L’instabilità stessa delle criptovalute non garantite le rende attraenti come mezzo di gioco d’azzardo”.

Secondo Panetta questo è essenzialmente ciò che gli exchange centralizzati di criptovalute hanno facilitato. Il dirigente della BCE ha affermato che:

“Invece di offrire sostegno a questa industria, i politici di tutti i Paesi dovrebbero semplicemente trattarla come una forma di gioco d’azzardo e sottoporla a standard normativi rigorosi che affrontino il loro costo sociale”.

Una regolamentazione coordinata a livello globale


Panetta è convinto che se le criptovalute non vengono regolamentate adeguatamente, in futuro il settore potrebbe crescere al punto da diventare una minaccia per la stabilità finanziaria.

Per evitare ciò, il dirigente della BCE ha affermato che tutte le attività di criptovaluta dovrebbero essere regolamentate, compresa la finanza decentralizzata (DeFi) e i portafogli autocustoditi.

“Nell’Unione Europea siamo a buon punto grazie all’introduzione dei nuovi regolamenti MiCA, ma c’è ancora molto lavoro da fare”. Ha affermato Panetta, e ha ribadito che “La regolamentazione delle criptovalute non deve essere finalizzata a legittimarle, ma si dovrebbe applicare il principio ‘stessa attività, stesso rischio, stessa regolamentazione’, affinché gli investitori siano pienamente consapevoli dei rischi”.

 

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